Il dispotismo illuminato in Italia 7 Nato tra Franc e Inghilterra, l’Illuminismo si diffuse in tutta Europa, compresa l’Ital . D furono, in particolare, i centri di diffus ne della cultura illuminista. Milano e Napoli centri di diffusione della cultura illuminista ia ia ue io La città di , che dopo q si d secoli passati sotto il domin spagnolo era divenuta parte dell’Impero str co agli inizi del Settecento, fu la sede di un circolo di intellett li che si espresse attraverso le pagine della rivista « », pubblicata tra il g gno 1764 e il g gno 1766. Le figure dominanti di q sto gruppo furono i fratelli P tro e Alessandro Verri e il g rista , tore di , un’opera letta in tutta Europa e fondamentale per la battagl contro la tortura e la pena di morte. Milano ua ue io au ia ua Il Caffè iu iu ue ie iu Cesare Beccar ia au D ei delitti e delle pene ia L’altra città dove nacq una f rente cultura illuminista fu , rimasta, dopo una breve parentesi str ca (1702-34), in mano spagnola. ue io Napoli au ia studio con metodo ▶ Colgo le relazioni Rispondi. – Secondo te, perché a   si diffuse la cultura illuminista? Milano ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... Per q nto rig rda il dispotismo illuminato, vennero att te riforme ispirate princìpi illuministi soprattutto nell’Ital str ca, q lla c è governata direttamente da esponenti della famigl Asburgo. Anzi, spesso in Ital si sperimentarono innovaz ni che p in seg to furono portate in Austr . Esemp principale di q sta attitudine fu l’introduz ne del , che venne utilizzato per la prima volta propr in Lombard , graz al ministro . Le riforme degli Asburgo in Italia ua ua ua ai ia au ia ue io ia ia io oi ui ia io ue io catasto io ia ie Pomp eo Neri In Toscana, governata dal , fratello minore dell’imperatore G seppe II, fu att to un vasto programma di riforme. In ambito g ridico, la del 1786 rese P tro L poldo il . granduca P ie tro L eo poldo iu ua iu riforma del codice penale ie eo primo sovrano eu rop eo ad abolire la pena di morte e la tortura studio con metodo ▶ Comprendo  nel testo le risposte. Sottolinea – Quali furono le figure dominanti che si riunirono intorno alla rivista « »? Il Caffè – Chi fu il primo sovrano europeo ad  ? abolire la pena di morte Dipinto del 1781 che ritrae la famiglia del granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Nel Regno di Napoli invece si sollevarono molte più contro i tentativi di att re le riforme, soprattutto q lle volte a limitare il potere e i privilegi della Ch sa, del clero e d nobili. Anche q venne comunq introdotta, nel 1741, una forma di catasto, ovvero il , dal nome dell’unità di misura in esso adottato, l’onc . Il Regno di Napoli resistenze ua ue ie ei ui ue catasto onc ia r io ia pagina 237  LEGGERE LA STORIA ATTRAVERSO LE FONTI: DI CESARE BECCARIA DEI DELITTI E DELLE PENE Pubblicato per la prima volta a Livorno nel 1764,   è certamente l’opera più celebre dell’Illuminismo italiano. Essa costituì un punto di riferimento per tutti coloro che, nella seconda metà del Settecento, inseguirono l’obiettivo dell’ . Nel brano seguente, Beccaria si scaglia appunto contro la pena di morte, giudicata inutile e contraria alla natura. Dei delitti e delle pene abolizione dell’uso della tortura e della pena di morte […] […] Questa inutile prodigalità di supplicii 1  che non ha mai resi migliori gli uomini, mi ha spinto a esaminare se la morte sia veramente utile e giusta in un governo bene organizzato. Qual può essere il diritto che si attribuiscono gli uomini di trucidare i loro simili? Non certamente quello da cui risulta la sovranità e le leggi.   Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l’arbitrio di ucciderlo?   come si accorda un tal principio coll’altro, che l’uomo non è padrone di uccidersi, e doveva esserlo se ha potuto dare altrui 2  questo diritto o alla società intera? Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale essere non può 3 , ma è una guerra della nazione con un cittadino, perché giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere. Ma se dimostrerò non essere la morte né utile, né necessaria, avrò vinto la causa dell’umanità. (da Cesare Beccaria,  , ed. a cura di R. Fabietti, Einaudi, Torino 1973) Dei delitti e delle pene Leggi il testo e rispondi alle domande. Secondo Beccaria, lo Stato ha il diritto di applicare la pena di morte? Perché? 1.  ............................................................................................................................................................................. La pena di morte con quale principio è in contraddizione? 2. .............................................................................................................................................................................    varietà di supplizi, di pene. 1. prodigalità di supplicii:    a qualcun altro. 2. altrui:    che così non può essere. 3. che tale essere non può: PARALLELI: LA PENA DI MORTE L’abolizione della pena di morte è stata   del dibattito pubblico e intellettuale  . Il pensiero di Cesare Beccaria fu fondamentale per spingere prima il granduca di Toscana Pietro Leopoldo, nel 1786, e poi suo fratello maggiore, l’imperatore Giuseppe II, nel 1787, a stabilire per legge l’abolizione della pena di morte. uno dei temi dominanti nel periodo dell’Illuminismo Tuttavia oggi  . Tra i paesi democratici, in cui cioè non vige una dittatura o un regime assolutista, la pena di morte rientra nei sistemi legislativi solo di Stati Uniti e Giappone. Nel caso americano, di fronte a una minoranza di Stati dove non si applica questa condanna, vi è una maggioranza che la prevede, anche se non tutti vi fanno poi effettivo ricorso. Tra i paesi che ricorrono alla pena di morte ricordiamo l’Arabia Saudita, il Pakistan e l’Iran.   la pena di morte fu abolita nel 1889, salvo poi essere reintrodotta nel Novecento durante il regime fascista. La  , entrata in vigore il 1° gennaio 1948,  . la pena di morte è ancora presente in molti Stati nel mondo Nell’Italia unita Costituzione della Repubblica italiana vieta espressamente la pena di morte IERI – ESECUZIONI PUBBLICHE OGGI – MANIFESTAZIONI CONTRO LA PENA DI MORTE