Gli artisti del Rinascimento 3 Lo stud della cultura e della letteratura del mondo classico generò camb menti fondamentali nel modo di vedere il mondo e il r lo che l’essere umano era ch mato a svolgere. : per esemp i fenomeni naturali, come i terremoti o le inondaz ni, erano visti come manifestaz ne del volere di D , della s ira o della s volontà di punire gli esseri umani. Gli esseri umani erano dunq considerati come soggetti totalmente impotenti di fronte alla forza divina, da c dipendeva il loro destino. UNA NUOVA VISIONE del mondo io ia uo ia Per tutto il Med io evo, D io era stato al centro di ogni rifless io ne e az io ne io io io io ua ua ue ui Non era più D a essere al centro del mondo, ma l’ mo, che sentiva di avere gli strumenti per camb re la s vita e darle una direz ne. , percepito come un’epoca di grave crisi in c si viveva nel timore del g diz divino, si era entrati in , che per q sto è stata ch mata . L’ uo mo del Q ua ttrocento e del Cinq ue cento si considerava invece artefice del propr io destino. io uo ia ua io In opposiz io ne al Med io evo ui iu io un’epoca n uo va, di rinascita ue ia Rinascimento studio con metodo ▶ Comprendo nel testo la risposta. Sottolinea – Che cosa significa che l’essere umano si considerava ? artefice del proprio destino ▶ Lo spunto digitale Fai una ricerca sul territorio in cui abiti e : puoi scegliere un palazzo, una chiesa oppure una scultura o un dipinto che si trova in un museo della tua zona. e prepara una con immagini e notizie da condividere con la classe. individua un’opera del periodo rinascimentale Ricerca notizie sull’opera presentazione digitale Leonardo da Vinci, , 1490 circa. Il corpo umano è in un armonioso rapporto con il quadrato e il cerchio, due figure geometriche ritenute perfette dagli antichi. Oltre a rappresentare la centralità dell’essere umano nel mondo, quest’opera è anche il simbolo dell’unione tra arte e scienza. Uomo vitruviano pagina 25 La figura dell’artista Il simbolo dell’“uomo nuovo” del Rinascimento fu la figura dell’artista. Per tutto il Medioevo, chi si dedicava alla pittura, alla scultura o all’architettura era considerato un esponente delle cosiddette “arti meccaniche”, c è man li e pratiche, non adatte membri d gruppi soc li più alti. Il mest re veniva insegnato in una bottega, sotto la g da di un m stro, e le opere non venivano firmate, bensì considerate frutto del lavoro collettivo della bottega. Nel Rinascimento invece la produz ne artistica entrò a far parte delle , c è intellett li, che venivano insegnate nelle università. L’artista diventava così una figura degna di rispettabilità: la s presenza e le s opere (che ora venivano firmate) davano lustro principi e signori che commiss navano il s lavoro e che si contendevano il s serviz . io ua ai ei ia ie ui ae io arti liberali io ua ua ue ai ai io uo uo io L’artista del Rinascimento non si limitava a coltivare una sola arte, ma era , padroneggiando pittura, scultura e architettura e dimostrandosi capace anche di costr re palazzi e fortezze, di inventare complessi congegni meccanici, di essere, insomma, . I d esempi più famosi di artista rinascimentale e del s eclettismo furono (1452-1519) e (1475-1564). ▶ eclettico ui artista e anche scienziato ue uo Leonardo da Vinci Michelangelo Buonarroti individuo che ha molteplici e differenti interessi e attività. eclettico: L’arte del Rinascimento si poneva l’ob ttivo di raffigurare la r ltà in modo verosimile, ma senza rinunc re alla pretesa di renderla migl re, più armonica, più raz nale e più c rente. Per q sto furono fissate . Uno degli aspetti più significativi della n va arte del Rinascimento fu l’utilizzo della . la prospettiva ie ea ia io io oe ue regole specifiche per rappresentare l’Uomo, la Stor ia e la Natura uo ▶ prospettiva la parola TRECCANI Con il termine si intende la (in lunghezza, larghezza e profondità) , come può essere un disegno, una pittura o una scultura in bassorilievo. prospettiva rappresentazione tridimensionale degli oggetti su una superficie bidimensionale Per dare l’idea della profondità gli artisti hanno utilizzato, sin dalle epoche più lontane, i , noti già nell’antica Grecia e a Roma. Caduta in disuso nel corso del Medioevo, la prospettiva è stata riscoperta nella Firenze del XV secolo (dove fu coniato il termine), a opera del grande architetto, ingegnere e scultore (1377-1446). La svolta nella storia dell’arte è stata fondamentale: uomini, animali, edifici, oggetti e interi paesaggi non furono più rappresentati, da quel momento in poi, a due dimensioni, cioè solo in lunghezza e larghezza, ma anche dando l’illusione ottica della profondità, grazie all’applicazione di precise regole geometriche. princìpi scientifici dell’ottica e della rappresentazione geometrica Filippo Brunelleschi (1404-72) dedicò alla prospettiva una trattazione specifica nella sua opera (1436), ma le tecniche erano già note e utilizzate da tutti i grandi artisti fiorentini del periodo. Dal Cinquecento in poi la prospettiva diventò uno dei capisaldi della formazione dell’artista. Leon Battista Alberti Della pittura Nel quadro , dipinto da Piero della Francesca dopo il 1459, le figure non si trovano tutte sullo stesso piano. Secondo le regole della prospettiva, gli elementi in secondo piano sono più piccoli. La flagellazione di Cristo