Le storie di Galatea Un tè all’acqua di mare Porto di Boston, 1773 Sonny scosta i capelli dagli occhi. Non è abit to a tenerli slegati, e il leggero vento gl li scompigl . “Maledetta q lla volta che abb mo deciso di travestirci da ind ni!” pensa tra sé e sé. Ma non c’è tempo per le lamentele. ua ie ia ue ia ia Il capogruppo dà il segnale. La notte è calata sul molo di Griffin’s Wharf. Attorno c’è una strana calma. Nessuno si aspetta un attacco. La , la nave che vogl no colpire, è ormegg ta e dondola tranq lla, al ritmo delle onde. Il capitano Roch ha ottenuto dal governatore l’assicuraz ne che potrà partire senza problemi. Sì, certo, pensa Sonny. Ma non con il s carico di tè. Hanno p nificato tutto loro, i Figli della Libertà, il gruppo segreto comandato da Sam l Adams. Dartm ou th io ia ui io uo ia ue Al segnale escono d loro nascondigli, divisi in tre gruppi. Si avvicinano di sopp tto alla nave. I marin sono addormentati, non fanno in tempo a capire cosa st succedendo. Prima che possano opporre resistenza, Sonny e gli altri salgono a bordo. Vanno nella stiva. Ci sono più di trecento casse ammassate, pronte per essere vendute. «In mare, in mare!» ai ia ai ia Sonny prende una cassa, sv ta il contenuto nell’acq . Le fogl gallegg no per pochi attimi tra le onde, p scomp ono misch ndosi all’acq . Una zaffata pungente di odore di tè lo investe: Sonny annusa soddisfatto. Le signore e i signori inglesi sono abit ti a bere tè mentre trattano i loro affari, in tazze di porcellana. Ma ora dovranno pagarlo a caro prezzo, come caro costa a loro vivere nelle colon americane, visto che gli inglesi mentano a dismisura le tasse a chi abita in America, e coloni non consentono di avere d rappresentanti nel Parlamento inglese. «Bevetevi il tè all’acq di mare!» dice a voce alta, mentre i compagni esultano. «E la prossima volta butteremo in acq gli inglesi!» uo ua ie ia oi ai ia ua ua ie au ai ei ua ua Sonny ride. L’acq del porto è orm un’immensa tazza di tè. Ma è una bevanda che agli inglesi resterà a lungo indigesta. ua ai Asset ID: 2010 Che cosa c’è di vero Il 16 dicembre 1773 un gruppo di uomini che aderivano alla società segreta dei Figli della Libertà attaccò la nave Dartmouth nel porto di Boston e rovesciò in mare le casse di tè contenute nella stiva. L’atto divenne famoso con il nome di e diede il via alla rivoluzione americana. I Figli della Libertà erano agli ordini di Samuel Adams, che, come molti coloni americani, era stato danneggiato dal continuo innalzamento delle tasse da parte degli inglesi e dalla decisione di affidare alla Compagnia delle Indie Orientali il monopolio della vendita di tè. Boston Tea Party Perché te l’ho raccontato Come studierai in questo capitolo, la rivoluzione americana partì da rivendicazioni economiche ma poi sfociò in una guerra di liberazione che si concluse con la sconfitta degli inglesi e la nascita degli Stati Uniti d’America. Questi si organizzarono in una repubblica federale e si diedero una Costituzione democratica fondata sul principio dell’uguaglianza di tutti gli uomini di fronte alla legge. La rivoluzione americana fu un esempio di ribellione a cui si ispirarono anche i francesi qualche anno dopo per dare il via alla loro Rivoluzione. I tuoi pensieri Che significato ha per te il concetto di “rivoluzione”? Quale rivoluzione ritieni significativa per l’umanità? ENTRA NEL CAPITOLO 11 – La rivoluzione americana