Principi e mecenati 5 Fra Q ttrocento e Cinq cento nacq ro in Ital , spec nella parte centro-settentr nale della penisola, numerose e piccoli Stati, n q li si imposero con gli anni dinast di (capitolo 2, p. 42). Le in c q sti principi vivevano erano centri di potere, ma anche l ghi in c f rì b na parte dell’arte e della letteratura del Rinascimento. Le principali corti rinascimentali si svilupparono a Milano, Firenze, Roma, Napoli, Ferrara e Mantova. Le corti rinascimentali ua ue ue ia ie io signor ie ei ua ie principi corti ui ue uo ui io uo I principi ital ni furono grandi protagonisti di q sta fase storica nelle vesti di , c è di protettori di artisti e letterati oltre che finanz tori delle loro opere. Avere nella propr corte un grande pittore o un celebre p ta era motivo di vanto per il signore locale e l’artista veniva utilizzato s per costr re della corte e del principe che la dominava, s per portare a termine compiti specifici. Promuovere le arti, le lettere e le scienze ia ue mecenati io ia ia oe ia ui un’immagine di potere e di magnificenza ia Artisti-sc nz ti furono infatti i grandi artefici d , che si r mpirono di palazzi luss si, p zze, strade amp e dritte (al posto delle v zze strette e tort se del Med evo), colonnati, g rdini e stat . La città seg va un modello di “città id le” a misura dell’ mo del Rinascimento; furono inoltre costr te , con mura più basse di q lle med vali ma più massicce e rinforzate da bast ni, pensate appositamente per reggere alle cannonate di event li eserciti invasori. ie ia ei camb ia menti architettonici nelle città ie uo ia ie iu uo io ia ue ui ea uo ui n uo ve fortificaz io ni ue ie io ua studio con metodo ▶ Comprendo Rispondi sul quaderno. – Perché i signori ospitavano nelle proprie corti ? intellettuali e artisti – Perché nelle città furono costruite ? piazze e ampie strade La   (particolare), dipinta verso il 1480-90, rappresenta il modello di perfezione e armonia del Rinascimento italiano. città ideale pagina 29  A corte dominava la figura del   , protagonista di una celebre opera della letteratura ital na, (1513-24) di Baldassarre Castigl ne. Il cortig no doveva saper e conoscere i g sti comportamenti e le da tenere. Non a caso, un altro libro fondamentale di q st’epoca fu il di monsignor G vanni della Casa, pubblicato nel 1558. Il cortig no doveva però saper svolgere anche un . La vicinanza al principe, che era l’unica e riconosc ta fonte di potere, costit va infatti la ch ve per fare carr ra e ottenere denaro, incarichi e posti di comando. In q sto amb nte, dunq , i cortig ni dovevano scegl re con cura i propri all ti e g rdarsi dagli avversari. Vivere a corte ▶ cortig ia no ia Il libro del Corteg ia no io ia vivere nel lusso della corte iu b uo ­ne man ie re ue Galat eo io ia r uo lo politico iu ui ia ie ue ie ue ia ie ea ua cortigiano:  gentiluomo che viveva a corte. LEGGERE LA STORIA ATTRAVERSO LE FONTI: UNA LETTERA DI MICHELANGELO AL RE DI FRANCIA I grandi   furono   d’Europa. Lo dimostra questa lettera inviata da Michelangelo Buonarroti (ritratto qui a fianco) al re di Francia Francesco I, il 26 aprile 1546. Il re gli aveva chiesto di lavorare per lui e Michelangelo lo ringrazia. artisti del Rinascimento contesi dai principali sovrani […]  Ora mi trovo vechio e per qualche mese ocupato nelle cose di papa Pagolo 1 ; ma se mi resta dopo tale ocupazione qualche spazio di vita, quello che ò desiderato, come è detto, più tempo di fare per vostra Maestà m’ingegnierò metterlo a effetto 2 , cioè una cosa di marmo, una di bronzo, una di pittura. E se la morte interrompe questo mio desiderio, e che si possa sculpire o dipigniere nell’altra vita, non mancherò di là, dove più non s’invechia 3 . Ed a vostra Maestà prego Dio che doni lunga e felice vita. (da  , a cura di G. Milanesi, Le Monnier, Firenze 1875) Le lettere di Michelangelo Buonarroti Leggi il documento e rispondi alle domande. Che cosa risponde Michelangelo all’invito del re di Francia? 1. ....................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................... Che tipo di opere promette di fare Michelangelo per il re di Francia? 2. ....................................................................................................................................................................................... Nel caso in cui dovesse sopraggiungere la morte, che cosa farà Michelangelo? 3. ....................................................................................................................................................................................... Che cosa augura Michelangelo a Francesco I? 4. .......................................................................................................................................................................................    Paolo III. 1 . papa Pagolo:    cercherò di metterlo in pratica. 2. m’ingegnierò metterlo a effetto:    lo farò nel luogo dove non si invecchia più, cioè nell’altro mondo, dopo la morte. 3. non mancherò di là, dove più non s’invechia: