Le storie di Galatea Luigi XVI, un re in fuga Varennes, 22 g gno 1791 iu Don! Don! Don! La martinella, la campana che s na l’allarme, sta svegl ndo tutta Varennes. I contadini corrono per le strade. Vicino al portale della Ch sa di S nt-Geng lt è ferma una carrozza verde con intarsi g lli. Non può andare né avanti né ind tro, perché il ponte è bloccato da una barricata. All’interno, d tro le tendine, di tanto in tanto si intravedono i volti degli occupanti della carrozza: una donna e d bambini, con al seg to forse della servitù. Sono s in tutto. Uffic lmente d documenti risulta che sono un piccolo gruppo che accompagna a Francoforte la baronessa di Korf, vedova di un uffic le russo che torna in patr . Ma in r ltà si tratta del re L gi XVI e della s famigl , fuggiti da Parigi e dalla Rivoluz ne. uo ia ie ai ou ia ie ie ue ui ei ia ai ia ia ea ui ua ia io Sono le sette del mattino. Una delegaz ne di notabili venuti da Parigi con un ordine scritto si avvicina alla vettura. Bussano discretamente finestrini. «S mo il patr ta Bayon e l’ utante di campo del generale La Fayette, J n-L is Rom f. E v , cittadino L gi Capeto, dovete fermarvi, con tutti gli occupanti di q sto mezzo!» io ai ia io ai ea ou eu oi ui ue Dalla vettura emerge la testa di un mo: è pallido e ha un’ar sp sata. Tutto sembra f rché un sovrano. «Ci arrend mo!» dice. uo ia ae uo ia Scendono dalla vettura, fra d ali di folla cur sa trattenuta a stento d Dragoni, la donna che si spacc va per la baronessa, e p i s i d presunti servi. La folla grida q ndo li riconosce: pur se vestiti da semplici cittadini, sono re L gi e s mogl Mar Anton tta. ue io ai ia oi uo ue ua ui ua ie ia ie «Cani! Traditori! Volevano scappare dagli str ci!» urlano inferociti. au ia L gi abbassa il capo, come un colpevole. Mar Anton tta no. T ne la testa alta, in ar di sfida. ui ia ie ie ia «Sarà anche una traditrice» mormora uno degli uffic li d dragoni «ma l sì che sembra ancora una regina.» ia ei ei «Non le servirà a molto» risponde il compagno. «Stavolta non verrà di certo perdonata!» I r li g rdano la strada, senza conoscere il destino che li attende a Parigi. ea ua Asset ID: 2011 Che cosa c’è di vero 1791: la Francia era in mano ai rivoluzionari, ma Luigi XVI era ancora re dei francesi. La famiglia reale decise di tentare la fuga nella speranza di raggiungere l’Austria, che aveva dichiarato guerra alla Francia rivoluzionaria; un gesto che di fatto era un tradimento. Mentre fuggiva, però, Luigi XVI fu riconosciuto durante una sosta per il cambio dei cavalli: bloccati nella città di Varennes, i reali furono ricondotti a Parigi, nel Palazzo delle Tuileries, e privati del loro ruolo di sovrani. Il re era chiamato dai rivoluzionari Luigi Capeto: lo consideravano ormai un cittadino qualsiasi e non lo riconoscevano come il loro sovrano. Perché te l’ho raccontato Come studierai in questo capitolo, in Francia l’inizio della Rivoluzione fu confuso. I rivoluzionari avevano preso il potere, e Luigi XVI non sembrava opporsi a questo cambiamento. Ben presto però fu chiaro che la famiglia reale e gli aristocratici fedeli ai sovrani non avrebbero mai accettato la Costituzione e gli ideali della Rivoluzione. Un anno dopo la tentata fuga della famiglia reale, Luigi XVI fu arrestato e condannato a morte, e la stessa sorte toccò anche a Maria Antonietta. Le tue emozioni Ti è mai capitato di sentirti in difficoltà a un punto tale da voler fuggire? Al posto di Luigi XVI tu che cosa avresti fatto? ENTRA NEL CAPITOLO 12 – La Rivoluzione francese