Le storie di Galatea In piazza contro Metternich, per riprendersi la storia V nna, 13 marzo 1848 ie «Metternich, vattene, il t tempo è finito!» uo Il ventenne Hans grida con tutta la voce che ha in gola; accalcati presso i cancelli del Parlamento di V nna, ins me a l ci sono tutti i compagni di università. Ma non solo loro: ogni angolo della p zza è p no di studenti, passanti, borghesi, persino q lche signora. Sono lì e gridano, come di solito non fanno i composti v nnesi, così poco abit ti alle rivoluz ni. Ma vogl no tutti che le loro voci arrivino oltre il cortile presid to d soldati, alle finestre ch se da tende pesanti, nello stud dove sanno che c’è l , Klemens von Metternich. È asserragl to lì da g rni, ha persino dormito con la famigl all’interno della Canceller . Troppo pericoloso tornare a casa, per q lle strade dove tutti vorrebbero colpirlo. ie ie ui ia ie ua ie ua io io ia ai iu io ui ia io ia ia ue «Da q nto tempo è cancell re?» ch de H nrich, amico e compagno di studi di Hans. ua ie ie ei «Non lo so, da che ricordo c’è sempre stato l al governo. C’era già q ndo hanno sconfitto Napol ne.» ui ua eo Q si q rant’anni al potere: ha ridisegnato con il Congresso di V nna i confini dell’Europa, ha governato l’Impero con il pugno di ferro, ma in un g nto elegante, da vero principe q l è. ua ua ie ua ua «Be’, è ora che si tolga di torno, allora!» ride H nrich. ei La n va generaz ne ha n ve idee, n vi bisogni, è stanca di essere governata da anz ni, v le che il mondo vada avanti. Non può reggere lo Stato un signore che da bambino ha imparato a danzare il min tto e non capisce la n va vogl di democraz , di libertà, la n va econom non più basata s privilegi degli aristocratici ma sulle fabbriche e sul risch degli imprenditori borghesi. uo io uo uo ia uo ue uo ia ia uo ia ui io «È scappato, è scappato!» La voce si sparge tra la folla, all’improvviso. Q lcuno indica una carrozza ch sa che si allontana da un ingresso laterale. «V le andare in Inghilterra!» ua iu uo H nrich si lanc verso l’uscita della p zza: «Intercett molo! Blocch molo!». ei ia ia ia ia Hans lo ferma: «Ma no, lasc molo andare. È un mo che ha fatto il s tempo, e il s tempo è finito. Ora è il nostro». ia uo uo uo  Asset ID: 2013 Che cosa c’è di vero Klemens von Metternich (1773-1859), politico austriaco, rimase al potere per quasi quarant’anni, prima come ministro degli Esteri e poi come cancelliere. Finissimo diplomatico, era però contrario a tutte le innovazioni politiche. Nel 1848, quando scoppiò la rivolta a Vienna, divenne il bersaglio del malcontento popolare: la gente era disposta a obbedire all’imperatore ma pretendeva la cacciata del suo primo ministro. I più accaniti oppositori furono gli studenti viennesi. Assediato per giorni, decise alla fine di dimettersi e fuggire. Perché te l’ho raccontato In questo capitolo studierai la storia della cosiddetta “primavera dei popoli”, la serie di rivolte che sconvolsero i principali paesi d’Europa nel 1848 sovvertendo l’ordine che era stato imposto nel 1815 dal Congresso di Vienna. Le rivolte non erano legate tra loro, ma scoppiarono sull’onda dell’entusiasmo e travolsero la Francia, l’Impero asburgico e anche l’Italia, portando alla nascita di nuovi Stati indipendenti e allontanando dalla scena politica molte figure fino ad allora al potere. I tuoi pensieri Per quale causa (o quali cause) pensi sia importante scendere in piazza? Che significato ha per te il concetto di “riprendersi la storia”? ENTRA NEL CAPITOLO 14 – La Restaurazione e le lotte per l’indipendenza nazionale