Educazione civica – IERI E OGGI Borghesi e operai Nella società industriale di metà Ottocento, un pensatore come teorizzava una rigida divisione tra , i e i , destinate a scontrarsi. All’interno del proletariato, nella ricostruzione di Marx, i più numerosi erano gli , soprattutto quelli ordinari, cioè non specializzati: il loro salario ridotto e le misere condizioni di vita contrastavano fortemente con i profitti e la ricchezza crescente dei borghesi e dei proprietari delle fabbriche. I lavoratori delle fabbriche Karl Marx due classi sociali contrapposte borghesi da una parte proletari dall’altra operai Questa visione della società ha dominato per oltre un secolo. Il , ha continuato a essere quello . La difesa degli operai e il supporto alle loro richieste per ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro sono stati garantiti da sempre più potenti, che con il passare del tempo effettivamente hanno ottenuto grandi risultati: la riduzione dei turni di lavoro, la garanzia di sicurezza e di assistenza in caso di malattia o infortuni, il diritto allo sciopero e così via. set tore secondario dell’economia , quello dell’industria prevalente in Europa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo occidentale almeno fino agli anni Sessanta del Novecento movimenti sindacali e partiti politici Accanto a queste lotte concrete, vi era poi una , con il mondo degli operai ancora contrapposto a quello dei borghesi, e cioè (in una visione apertamente negativa) dei privilegiati, di coloro che si arricchivano alle spalle dei più deboli e ai quali non volevano concedere diritti. competizione a livello ideo logico La catena di montaggio per assemblare i motori in una fabbrica automobilistica Ford nel XIX secolo. Nel corso della seconda metà del Novecento, prima negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo occidentale, è però avvenuto un cambiamento importante. L’economia si è infatti spostata dal settore secondario a quello terziario, i cosiddetti servizi: i sistemi economici più avanzati si basano sui commerci, sui trasporti, sul turismo, sui servizi bancari e assicurativi e, negli ultimi decenni, sull’informatica. Le fabbriche lavoravano meno, poi hanno cominciato a chiudere. I proprietari, spesso grandi gruppi internazionali, hanno deciso di , cioè di portarla all’estero, in paesi dove il costo del lavoro è più basso; in altre parole, in paesi in cui le battaglie politiche e sindacali non hanno ancora riconosciuto agli operai un giusto salario e una serie di diritti (che per gli imprenditori costituiscono un costo). Questo processo, tuttora in corso nel mondo occidentale, non si sta verificando in altre zone del mondo, che invece solo negli ultimi decenni stanno conoscendo un vero sviluppo industriale, soprattutto nel Sud-Est asiatico, in Africa e in America centro-meridionale. Il settore dei servizi e l’esternalizzazione “ esternalizzare” la produzione La chiusura di molte fabbriche e la conseguente hanno cambiato la società. La contrapposizione di cui parlava Marx tra borghesi e operai appare oggi superata, con lo che anzi si è ormai esteso a buona parte della popolazione e non costituisce più il privilegio di una minoranza. Ciò non vuol dire, naturalmente, che le divisioni sociali e le differenze di ricchezza siano scomparse, anzi, per certi versi sono persino aumentate. , e le categorie che, come gli operai ai tempi di Marx, devono ancora lottare per vedersi riconosciuti diritti e conquiste vanno oltre le vecchie classi sociali: pensiamo agli , regolari e irregolari, spesso sfruttati senza garanzie nel mondo del lavoro; o ai , che non hanno certezze per il futuro e talvolta si vedono costretti ad accettare lavori a condizioni sfavorevoli o addirittura senza contratto; o anche alle , per le quali la parità di salario e di trattamento con gli uomini è ancora lontana dall’essere raggiunta. Giovani, donne, immigrati diminuzione del numero di operai stile di vita borghese Al giorno d’oggi è però certamente dimi nui to, fino quasi a scomparire, il senso di appartenenza a una classe sociale immigrati giovani donne Spesso ancora oggi le donne non hanno un salario e un trattamento pari a quelli degli uomini, anche quando svolgono lo stesso lavoro. Molti immigrati che arrivano in Europa vengono impiegati in lavori agricoli, spesso senza nessuna garanzia. Rifletti e discuti Fra le diverse categorie di ci sono gli immigrati. persone che oggi continuano a lottare per i propri diritti Che cosa sai di questa realtà? Hai un’esperienza diretta o ne hai solo sentito parlare? Esprimi il tuo parere, motivandolo. OBIETTIVO LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA 8