Le Guerre d’Italia 3 Per l’Ital fu il t tro di una lunga ser di g rre per il predomin nella penisola e per il controllo di alcune s parti. LA CONQUISTA DI CARLO VIII E LA LEGA ANTIFRANCESE oltre trent’anni (1494-1530) ia ea ie ue io ue , ma , nello stesso anno. Contro il sovrano si era infatti formata una , alla q le avevano aderito gli Stati ital ni indipendenti più il Sacro Romano Impero e la Spagna. Nonostante la ritirata di Carlo VIII da Napoli e dalla penisola, le G rre d’Ital contin rono ancora a lungo, finalizzate principalmente al controllo di d territori: il Regno di Napoli e il Ducato di Milano. Carlo VIII conq ui stò facilmente il Regno di Napoli, nel 1495 dovette abbandonarlo dopo pochi mesi lega antifrancese ua ia ue ia ua ue studio con metodo ▶ Memorizzo Conquista del Regno di Napoli da parte di Carlo VIII 1495 La flotta aragonese nel porto di Napoli in un dipinto del XV secolo. Dopo la ritirata di Carlo VIII, il Regno di Napoli tornò solo per un breve per do in mano alla locale dinast aragonese. La famigl r le aragonese era infatti divisa in d rami, e ben presto il ramo più debole, q llo d re di Napoli, finì vittima della sete di conq sta del ramo più forte, q llo spagnolo, g dato dal . Fu propr q st’ultimo a prevalere, nel 1503, dando così il v a (comprese la Sicil e la Sardegna). Il REGNO DI NAPOLI io ia ia ea ue ue ei ui ue ui re Ferdinando il Cattolico io ue ia d ue secoli di domin io spagnolo in tutto il Sud Ital ia ia Dopo la morte di Carlo VIII (1498), i successivi re di Franc , L gi XII e Francesco I, non rinunc rono loro progetti di espans ne territor le in Ital , tentando non solo di riconq stare il Regno di Napoli, ma soprattutto occupando a più riprese il Ducato di Milano. Anche in q sto caso, si trattò di una . Il Ducato di Milano ia ui ia ai io ia ia ui ue lunga lotta tra Spagna e Franc ia pagina 47  LEGGERE LA STORIA ATTRAVERSO LE FONTI: GLI ERRORI DEI PRINCIPI Lo scrittore e politico fiorentino   (1469-1527) fu testimone oculare delle Guerre d’Italia ed espresse un sincero   a favore delle potenze straniere. Niccolò Machiavelli dispiacere nel vedere gli Stati italiani perdere la loro libertà Credevano i nostri principi italiani, prima ch’egli 1 assaggiassero i colpi delle oltramontane guerre 2 , che a uno principe bastasse sapere negli scrittoi 3 pensare una acuta risposta, scrivere una bella lettera, mostrare ne’ detti e nelle parole 4 arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude 5 , ornarsi di gemme e d’oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri [...], governarsi co’ sudditi 6 avaramente e superbamente, marcirsi nello ozio 7 , dare i gradi della milizia per grazia 8 , disprezzare se alcuno avesse loro dimostrato alcuna lodevole via, volere che le parole loro fussero responsi di oraculi 9 ; né si accorgevano i meschini che si preparavano ad essere preda di qualunque 10 gli assaltava. Di qui nacquero poi nel mille quattrocento novantaquattro i grandi spaventi, le sùbite 11 fughe e le miracolose perdite; e così tre potentissimi stati che erano in Italia, sono stati più volte saccheggiati e guasti 12 . Ma quello che è peggio, è che quegli che ci restano 13 stanno nel medesimo errore e vivono nel medesimo disordine, e non considerano che quegli che anticamente volevano tenere lo stato, facevano e facevano fare tutte quelle cose che da me si sono ragionate, e che il loro studio 14 era preparare il corpo a’ disagi e lo animo a non temere i pericoli. (da Niccolò Machiavelli,   Tipografia e Libreria Elvetica, Capolago 1843) Dell’arte della guerra, Leggi il testo e svolgi l’attività. Scegli l’alternativa corretta. A che cosa allude Machiavelli quando parla di «oltramontane guerre»? 1.   Le guerre portate dai popoli che vivono al di là delle Alpi. a  Le guerre combattute in montagna. b  Quale accusa rivolge Machiavelli ai principi italiani? 2.  Di non aver creato un forte esercito. a  Di essere incapaci di governare. b Secondo Machiavelli, di che cosa non si accorsero i principi? 3.  Di essere diventati facile preda di chiunque. a  Di essersi fatti molti nemici. b    che essi. 1. ch’egli:    guerre portate da oltre le Alpi, cioè dalla Francia. 2. oltramontane guerre:    studi. 3. scrittoi:    nei pensieri e nelle parole. 4. mostrare ne’ detti e nelle parole:    un inganno. 5. una fraude:    rapportarsi con i sudditi. 6. governarsi co’ sudditi:    abbandonarsi all’ozio. 7. marcirsi nello ozio:    concedere i comandi militari in base al favore e non al merito. 8. dare i gradi della milizia per grazia:    fossero sempre credute vere. 9. fussero responsi di oraculi:    chiunque. 10. qualunque:    improvvise. 11. sùbite:    rovinati. 12. guasti:    allude agli Stati e ai principi che sono ancora in Italia. 13. quegli che ci restano:    preoccupazione. 14. studio: Niccolò Machiavelli in un ritratto anonimo cinquecentesco. pagina 48  L’EVOLUZIONE DELLA GUERRA Le Guerre d’Italia combattute tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del secolo successivo costituirono un evento epocale anche per l’evoluzione della cosiddetta  , cioè dei modi, delle tecniche e delle strategie usate dagli eserciti per combattere la guerra. arte bellica Innanzitutto furono introdotte le  , il cui uso si intensificò con il passare degli anni. I fanti, ovvero i soldati che combattevano a piedi, non erano più muniti solo di armi da taglio (soprattutto particolari tipi di lance, come le alabarde e le picche), ma avevano in dotazione anche gli  , antenati dei moderni fucili. Inoltre fecero la loro comparsa armi da fuoco adatte per i lunghi assedi e per cercare di aprire una breccia, un varco, nelle mura delle città fortificate: le   e le   possono essere considerate come le antenate dei cannoni. Di fronte ad armi così potenti, anche coloro che dovevano difendersi dagli assedi furono costretti a introdurre delle innovazioni: ecco dunque che molte città italiane si dotarono di   molto più complessi e solidi, con la comparsa, in particolare, dei  , più bassi e spessi delle mura medievali e quindi più resistenti ai colpi di bombarda. armi da fuoco archibugi bombarde colubrine sistemi di fortificazione bastioni Per altri versi, le Guerre d’Italia furono invece uno degli ultimi esempi di conflitto combattuto come si faceva nel Medioevo: basti pensare all’uso della   (cioè composta da cavalli e cavalieri dotati di solide armature), che di lì a poco sarebbe di fatto sparita dai campi di battaglia europei perché resa inutile dal miglioramento delle armi da fuoco. Anche  , come nel Medioevo, continuarono nelle Guerre d’Italia a guidare personalmente i loro eserciti  : già nella generazione successiva i sovrani sarebbero rimasti nelle loro corti, affidando il comando delle truppe ai militari di professione, i generali. cavalleria pesante i re sui campi di battaglia Incisione di fine Quattrocento che raffigura un archibugiere in battaglia. La bombarda progettata da Leonardo da Vinci in un disegno del 1504. pagina 49  Tra gli Stati ital ni, ebbero un r lo di primo p no in q ste g rre la Repubblica di Venez e lo Stato della Ch sa. abbandonò q ls si sogno di espans ne territor le nell’Ital nord-occidentale q ndo nel 1509 perse la , combattuta n pressi di Cremona, contro la Franc : da q l momento in p , la Serenissima si concentrò sul s impero marittimo e commerc le. Venezia e lo Stato della Chiesa ia uo ia ue ue ia ie Venez ia ua ia io ia ia ua battagl ia di Agnadello ei ia ue oi uo ia Per q nto rig rda invece lo , i successori di papa Alessandro VI Borg furono anch’essi protagonisti delle G rre d’Ital . , in particolare, noto anche come il , r scì non solo a rafforzare i confini dello Stato, ma anche a g dare var all nze nel tentativo di isolare e sconfiggere le potenze che, di volta in volta, sembravano più pericolose e temibili. ua ua Stato della Ch ie sa ia ue ia G iu l io II “papa g ue rr ie ro” iu ui ie ea studio con metodo ▶ Memorizzo  Battaglia di Agnadello 1509 ▶ Comprendo con colori diversi le notizie riguardanti la e quelle relative allo . Sottolinea Repubblica di Venezia Stato della Chiesa Il Leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia, in una tela di Vittore Carpaccio del 1516. Papa Giulio II ritratto da Raffaello nel 1511-12. studio con metodo ▶ Organizzo le informazioni Completa la mappa sul Regno di Napoli con i termini elencati. aragonese – il cattolico – spagnola – sud