Leggiamo la storia ad alta voce oppure ascoltiamola insieme IN CLASSE Perché te l’ho raccontato Come studierai nel capitolo, nel 1919, alla fine della Prima guerra mondiale, si tenne a Parigi una conferenza per la pace. Gli Stati vincitori imposero alla Germania il pagamento di una cifra enorme per i danni di guerra, ritenendola responsabile dello scoppio del conflitto. Questa decisione, tuttavia, causò nella giovane Repubblica di Weimar, sorta sulle ceneri dell’Impero tedesco, una profonda crisi economica, che aggravò le tensioni sociali e fece nascere nella popolazione un pericoloso desiderio di rivalsa. di Galatea Galatea Le storie Keynes: un economista alla Conferenza di pace Londra, 1919 «H comprato un n vo dipinto, Maynard?» Il pittore Duncan Grant g rda incur sito la tela appesa al muro. Anche se molti pensano che gli economisti s no freddi e calcolatori, Maynard Keynes ama l’arte e collez na libri rari. ai uo ua io ia io «Dovevo consolarmi con q lcosa di bello, Duncan. Non ne posso più delle sc cchezze che propongono a Vers lles!» ua io ai «So che c’è stata maretta nella t delegaz ne per gli accordi di pace con la German .» ua io ia «Maretta? Ho deciso di dimettermi. Non si può costr re la pace in Europa trattando la German come se fosse l’unica responsabile dello scopp della g rra. Come se n tutti non avessimo colto l’occas ne che aspettavamo da anni per scannarci! È vergognoso.» ui ia io ue oi io «I tedeschi avrebbero fatto lo stesso con n se avessero vinto…» oi «E avrebbero commesso lo stesso fatale errore! Imponendo alla German di pagare danni di g rra spropositati, c seremo insicurezza economica nel p se, e l’insicurezza economica genera mostri.» ia ue au ae «È il capitalismo, amico m !» io Keynes sbuffa: «Il capitalismo non è bello, non è g sto, non mant ne le promesse, ma q ndo ci ch d mo cosa mettere al s posto, non abb mo una risposta. Q però non si tratta di capitalismo, si tratta di stupidità. Prima o dopo la rabb monterà e ci ritroveremo in un’altra g rra, persino più devastante di q sta a c s mo sopravvissuti. Non dovremmo lavorare per rendere il mondo migl re?». iu ie ua ie ia uo ia ui ia ue ue ui ia io Duncan sorride: «Non s tu a dire che sul lungo per do saremo tutti morti?». ei io Keynes sospira, amaro: «Non è un b n motivo per fare scelte sbagl te nel presente, Duncan». uo ia Che cosa c’è di vero John Maynard Keynes (1883-1946) fu uno dei più importanti economisti del Novecento. Alla fine della Prima guerra mondiale fece parte della delegazione britannica che si recò alla Conferenza di pace di Parigi. Si dimise però dall’incarico in segno di protesta contro le condizioni imposte alla Germania, che considerava troppo punitive. entra nel capitolo 6 Un dopoguerra difficile in Europa e in Italia I tuoi pensieri Quando litighi con qualcuno, tendi a pensare che sia solo l’altra persona ad aver sbagliato? O ti metti in discussione e provi a capire se anche tu hai delle responsabilità? Didascalia assets/images/U2_C6_Keynes.jpg