Mussolini cercò di ottenere il controllo della soc tà attraverso la “fascistizzaz ne” delle masse, c è un nelle manifestaz ni pubbliche e nelle parole d’ordine del regime. Il controllo del regime sulla soc tà iniz va già dalla dove, a partire dal , fu imposto il ( Le stor di Galat , p. 172). Era scritto da tori scelti dal regime fascista, e q ndi nelle s pagine si trovavano solo idee che esaltavano il fascismo e la figura di Mussolini e che presentavano le g rre come necessar per affermare la potenza della naz ne; a q sto scopo fu introdotta anche una n va mater di stud : . Il fascismo aveva una vis ne molto tradiz nale del r lo femminile: la donna era vista q si unicamente come , custode della casa e d valori della famigl ; il s compito era per l’esercito e per il mondo del lavoro. Una ser di provvedimenti facilitò il licenz mento delle donne che si sposavano e ridusse il numero di occupaz ni aperte alle donne. Una legge, in particolare, le escluse dall’insegnamento della stor e della filosof n lic , perché il loro intelletto era considerato inadatto ad affrontare mater così complesse. La fu sottoposta al rigido controllo del regime. L’Uffic stampa della presidenza del Consigl inv va alle redaz ni d g rnali le cosiddette , c è precise istruz ni, scritte su carta velina, che indicavano q li notiz andavano pubblicate e con q le ril vo; q sto controllo fu p perfez nato attraverso il , istit to nel 1937. La “fascistizzazione” delle masse 3 LE ASSOCIAZIONI DEL PARTITO FASCISTA ie io io c oi nvolgimento sempre magg io re degli ital ia ni io A q sto scopo, fra gli anni Venti e gli anni Trenta furono cr te numerose assoc z ni, dipendenti dal Partito fascista, che avevano il compito di propagandare gli id li del regime e di organizzare il tempo libero degli ital ni, con particolare attenz ne g vani e alle donne: l’ , che si occupava d g vani fino 18 anni, i , i , le , che si rivolgeva alle donne contadine, e l’ , che svolgeva attività assistenz li e organizzava per i lavoratori gite e v ggi per l’Ital . ue ea ia io ea ia io ai io Opera naz io nale Balilla ei io ai Gruppi universitari fascisti Fasci femminili Mass ai e rurali Opera naz io nale dopolavoro ia ia ia Il fascismo e la sc uo la ie ia sc uo la elementare 1930 “Libro unico di Stato” ie ea au ui ue ue ie io ue uo ia io “Cultura militare” Il fascismo e le donne io io uo ua mogl ie e madre ei ia uo contrib ui re alla potenza della patr ia generando figli ie ia io ia ia ei ei ie IL CONTROLLO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE stampa io io ia io ei io “veline” io io ua ie ua ie ue oi io ministero della Cultura popolare ui Oltre alla stampa, per rendere gli ital ni sempre più convinti sostenitori del fascismo il regime sfruttò anche i moderni mezzi di comunicaz ne: la rad e il cinema. Graz alla , gestita a partire dal 1928 dall’ (Ente ital no diz ni rad foniche), antenata della R , i discorsi di Mussolini entravano nelle case degli ital ni e, tramite altoparlanti, venivano diffusi nelle p zze. L’ produceva i che negli anni Trenta venivano pr ettati prima d film nelle sale cinematografiche e che esaltavano le imprese del fascismo e di Mussolini. ia io io ie rad io E ia r ia au io io ai ia ia Istituto Luce cineg io rnali oi ei studio con metodo studio con metodo Lo spunto digitale L’ ha un archivio con molti e cinegiornali realizzati a partire dal 1924. Puoi vederne alcuni a questo link: Istituto Luce filmati storici sul fascismo gtvp.it/SSIG-storia3-C7-01 Comprendo nel testo che cosa si intende per . Sottolinea fascistizzazione delle masse Copertina di un quaderno delle scuole elementari, con un ritratto e una frase di Mussolini. Didascalia assets/images/GettyImages-521174447.jpg