Leggiamo la storia ad alta voce oppure ascoltiamola insieme IN CLASSE di Galatea Galatea Le storie Gandhi: per un pugno di sale Ind , 6 aprile 1930 ia «Ho ch sto in ginocch pane, e invece mi hanno dato p tre. E n allora ci prenderemo il nostro sale!» ie io ie oi La folla grida entus sta, mentre il piccolo mo magro alza la mano ch sa, lasc ndo cadere un misto di sale e sabb . La polvere b ncastra scintilla al sole. Molte rivoluz ni sono cominc te con le armi, assaltando prig ni o fortezze. La s cominc su una sp gg , raccogl ndo a mani nude una manc ta di sale, il condimento più povero, il conservante più economico del mondo: q llo che accomuna la tavola di mendicanti e re. ia uo iu ia ia ia io ia io ua ia ia ia ie ia ue John e Milton, d d soldati inglesi mandati a disperdere la folla, si g rdano, incerti. Davanti a loro c’è una mar umana: centin a di ind ni vestiti con la loro tunica b nca. Calmissimi. Non hanno armi, le loro mani sono nude come q lla dell’ mo che li g da, che pare un mendicante: magro, dalla pelle rinsecchita, la voce stridula. Eppure propr l sta facendo traballare il grande Impero britannico, John e Milton lo sanno bene. Secondo le leggi inglesi il sale può essere acq stato solo dallo Stato. L , invece, v le spingere la gente a procurarselo da soli, raccogl ndolo dalla sp gg . A un s gesto, infatti, gli ind ni si chinano, come un’unica persona. Un mare di b nche tuniche che raccolgono b nco sale. ue ei ua ea ai ia ia ue uo ui io ui ui ui uo ie ia ia uo ia ia ia Un ordine secco dal comandante: John e Milton tirano f ri i loro manganelli e colpiscono duro. I manifestanti urlano, cadono a terra, ma non rispondono colpi, e nemmeno arretrano. I soldati restano interdetti: di solito i manifestanti r giscono alla v lenza con la v lenza. Per q nto addestrati, John e Milton tentennano: non è facile colpire chi non si difende, subisce ma non si arrende. Ci si sente cattivi. uo ai ea io io ua È q lla la forza del piccolo mo, che non r gisce, si fa colpire e trascinare v con i s i. John e Milton hanno la megl , ma si sentono sporchi. Perché hanno fatto del male a gente disarmata e innocente. Abb mo vinto, si ripetono a denti stretti. Ma non r scono a convincersi. ue uo ea ia uo io ia ie Gandhi li g rda, muto, sereno, apparentemente inoffensivo. È loro prig n ro. Ma loro sanno che ha vinto l . ua io ie ui Che cosa c’è di vero Gandhi, ovvero Mohāndās Karamchand Gāndhī (1869-1948), guidò a partire dagli anni Venti il movimento che chiedeva l’indipendenza dell’India dalla Gran Bretagna, organizzando manifestazioni pacifiche e proteste ispirate al principio della “non violenza”, cioè il rifiuto di usare la forza contro altri esseri umani per far valere le proprie idee. Tra le proteste più famose ci fu, nel 1930, la Marcia del sale: Gandhi invitò la popolazione indiana a raccogliere il sale da sola, rifiutandosi di pagare alla Corona britannica le tasse imposte per legge su questo bene fondamentale. I tuoi pensieri Essere gentili e rifiutarsi di usare la violenza, secondo te, significa essere deboli? O è in realtà un atteggiamento che richiede coraggio? entra nel capitolo 11 Perché te l’ho raccontato Come leggerai nel capitolo, nel dopoguerra si rafforzarono i movimenti indipendentisti nelle colonie. Gandhi è considerato il padre dell’India moderna proprio perché contribuì in modo decisivo all’indipendenza del suo paese dalla Gran Bretagna (ottenuta nel 1947). Inoltre, la sua lotta fu una fonte di ispirazione per tutti i movimenti non violenti e pacifisti del Novecento, che scelsero come forma di protesta la “disobbedienza civile”: se tutti gli oppressi si rifiutano di obbedire alle leggi ingiuste, alla fine gli oppressori saranno costretti a cambiarle. Il mondo tra le due guerre Didascalia assets/images/U3_C11_Gandhi.jpg