Le industr tr nanti della Seconda rivoluz ne industr le, in particolare q lle chimiche, elettriche e dell’acc , rich devano per essere avv te , che i singoli imprenditori non possedevano. così dal mercato. La Seconda rivoluz ne industr le portò gli Stati a camb re le loro politiche economiche. Durante la Prima rivoluz ne industr le la Gran Bretagna aveva adottato un attegg mento , basato c è sulla fra le naz ni. Lo sviluppo industr le fu ovunq favorito dallo Stato, non solo con l’introduz ne di tariffe protez nistiche, ma anche con , soprattutto in q i settori considerati strategici per la naz ne, come l’ . Graz a q sti sostegni, per esemp , negli Stati Uniti, in German e in Russ la produz ne di acc mentò di tre volte fra il 1890 e il 1910; da q l momento . La necessità di avere a disposiz ne grossi capitali per cr re imprese che avrebbero portato g dagni solo dopo molto tempo creò un , a c gli imprenditori potevano rivolgersi per . la parola Il è una dottrina economica che si è affermata nella prima metà dell’Ottocento in Inghilterra, dove era nata la Prima rivoluzione industriale. Si basa sulle teorie dell’economista britannico (1723-90), secondo il quale una delle condizioni irrinunciabili del progresso è la libertà. Egli era convinto che la singola impresa, cercando di realizzare il proprio profitto, realizzi indirettamente anche il bene della collettività; quindi deve essere lasciata libera di agire e gli interventi statali devono essere ridotti al minimo. I pilastri del liberismo sono la fra gli imprenditori, l’ e il . liberismo Adam Smith libera concorrenza abolizione dei dazi doganali libero scambio fra le nazioni Dagli anni Ottanta dell’Ottocento, molti Stati in via di industrializzazione abbandonarono il liberismo per adottare il , che punta invece a “proteggere” la produzione nazionale dalla concorrenza attraverso . Imponendo dazi doganali elevati sulle merci importate dalle altre nazioni, lo Stato fa sì che i prodotti importati abbiano un prezzo più alto dei prodotti nazionali, che dunque verranno preferiti dai consumatori. protezionismo un intervento dello Stato I grandi gruppi industriali, il ruolo dello Stato e le banche 6 Nascono grandi gruppi economici ie ai io ia ue iaio ie ia notevoli capitali Molte imprese piccole e med ie scomparvero In diversi casi le industr che agivano nello stesso settore produttivo si fusero fra loro allo scopo di ridurre i costi, di battere la concorrenza e di stabilire i prezzi di vendita. Si formarono così , i cosiddetti , che arrivarono a dominare interi settori, cr ndo una sit z ne di . Negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, per esemp , la controllava la q si totalità della produz ne di petrol . Nel 1890 il governo americano cercò di introdurre delle , imitato anche da altri p si, ma q si sempre con scarsi risultati. ie grandi gruppi economici trust ea ua io monopol io io Standard Oil ua io io leggi antimonopol io ae ua L’adoz io ne del protez io nismo io ia ia io ia ia liberista io libera circolaz io ne delle merci io Nella seconda metà dell’Ottocento, invece, con la comparsa di n ve potenze industr li e un più amp intervento dello Stato nell’econom , il liberismo fu progressivamente sostit to dal . Fra il 1879 e il 1892 i governi di German , Russ , Ital , Stati Uniti e Franc , allo scopo di proteggere la produz ne naz nale. Q sta politica economica veniva incontro s agli interessi degli industr li s a q lli degli agricoltori, che erano stati colpiti dalla concorrenza del grano estero durante la “Lunga depress ne”. uo ia io ia ui protez io nismo ia ia ia ia introdussero dazi doganali sull’importaz io ne di prodotti da altri p ae si io io ue ia ia ia ue io In questa vignetta americana il monopolio dei grandi gruppi economici è raffigurato come una bestia con tante teste che mangia molto ma produce pochissimo latte, cioè non porta benefici all’economia degli Stati Uniti (qui rappresentati dalla figura dello zio Sam, a destra). situazione in cui una sola impresa produce e vende un determinato bene, senza altre imprese concorrenti; può perciò decidere sia il prezzo di vendita sia la quantità di beni offerta. monopolio: tasse imposte dallo Stato sui beni e sui prodotti importati da altri Stati. dazi doganali: Il sostegno dello Stato all’industr ia ia ue io io ai uti economici diretti alla grande industr ia ue io industr ia siderurgica ie ue io ia ia io iaio au ue l’acc iaio divenne il simbolo della potenza industr ia le di una naz io ne Lo Stato sostenne lo sviluppo industr le anche prom vendo, come vedremo nel capitolo 3, l’ : la conq sta di n vi territori, oltre ad mentare il prestig naz nale, forniva infatti mater prime e assicurava n vi mercati. ia uo espans io ne colon ia le ui uo au io io ie uo Il r uo lo delle banche e le soc ie tà per az io ni io ea ua legame sempre più stretto tra industr ia e banche ui ch ie dere denaro in prestito Un altro modo con c un’impresa poteva raccogl re il denaro necessar era trasformarsi in una . Q sto tipo di soc tà è formato da più persone, che mettono ins me i propri capitali costit ndo un capitale comune. Ogni soc , in camb del , riceve un certo numero di , c è diventa propr tar di una parte dell’az nda. ui ie io soc ie tà per az io ni ue ie ie ue io io capitale versato az io ni io ie io ie Una veduta delle acciaierie Krupp a Essen, in Germania, a fine Ottocento. I Krupp controllavano il settore siderurgico tedesco e possedevano anche fabbriche di armi. studio con metodo Colgo le relazioni Rispondi. - Perché molti Stati aumentarono la produzione di ? acciaio studio con metodo Comprendo nel testo con colori diversi i due modi con cui un’impresa poteva che le serviva. Sottolinea trovare il capitale Didascalia assets/images/DD6187.jpg Didascalia assets/images/3128530.jpg