L’Esposizione universale di Parigi del 1900 Dalla metà dell’Ottocento nelle grandi città europee si tennero periodicamente grandi , che avevano lo scopo di e il ruolo dominante dei paesi occidentali nell’economia mondiale: la prima fu quella di Londra del 1851. Esposizioni universali esaltare lo sviluppo industriale L’Esposizione universale che si aprì a nell’aprile del era dedicata al “bilancio del secolo”, l’Ottocento. Iniziato con rivoluzioni, guerre e rivolgimenti sociali, sembrava ora terminare sotto i migliori auspici, con un periodo di pace, prosperità e progresso: il simbolo di questa nuova modernità fu la , progettata dall’ingegnere Gustave Eiffel appositamente per l’Esposizione. La maggior parte dei 40 paesi partecipanti era europea, ma erano presenti anche Cina, Giappone e Stati Uniti; , un numero altissimo, se consideriamo che la Francia allora contava 40 milioni di abitanti. Protagoniste dell’Esposizione furono : il telefono, il motore a scoppio, i raggi X, gli ascensori e anche le armi, come l’enorme cannone Krupp nel padiglione della Germania. Il , illuminato da 5000 lampade, celebrava l’energia elettrica, che permetteva anche ai visitatori di spostarsi su un marciapiede mobile, il . Parigi 1900 Torre Eiffel i visitatori furono 50 milioni le scoperte scientifiche e le invenzioni tecnologiche Pa lazzo dell’Elettricità tapis roulant Lo scrittore austriaco Stephan Zweig, dopo aver visitato l’Esposizione, scrisse: «Che cosa poteva interrompere questa crescita? L’Europa non era mai stata più forte, più ricca, più bella e non aveva mai creduto così fermamente in un futuro migliore». Cartolina che mostra la Torre Eiffel e i padiglioni dell’Esposizione universale di Parigi del 1900. Didascalia assets/images/BRDJ43.jpg