ieri e oggi Il suffragio universale maschile fu raggiunto nella maggior parte degli Stati occidentali fra il 1848 (in Francia) e il 1912. Le donne invece, per vedersi finalmente riconosciuto il diritto di voto dovettero attendere ancora a lungo: nella maggior parte dei paesi, ( tabella a lato). Il voto alle donne. dopo la fine della Prima guerra mondiale In le donne, che rappresentavano il 53% delle persone con diritto di voto, votarono per la prima volta al , quando il nostro paese, appena uscito dal fascismo e dalla Seconda guerra mondiale, fu chiamato a decidere la forma istituzionale da adottare: monarchia o repubblica? Fin dall’Unità d’Italia le donne chiedevano di poter diventare “cittadine” a tutti gli effetti e partecipare alla vita del paese non solo lavorando e pagando le tasse, ma anche votando. Il 2 giugno fu un giorno memorabile: molte di loro entrarono nei seggi elettorali vestite a festa, con la sensazione di contare finalmente qualcosa. Italia referendum del 2 giugno 1946 Sui 556 deputati dell’Assemblea costituente, eletta nel 1946 per scrivere la Costituzione della nuova Italia, le donne erano solo 21. È un numero esiguo, ma il contributo delle “madri costituenti” fu importante: la Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, . In altri articoli ribadisce inoltre la parità fra uomo e donna nel matrimonio, la tutela della maternità, il diritto della donna ad avere la stessa retribuzione dell’uomo se svolge lo stesso lavoro. Molti di questi principi hanno dovuto attendere anni prima di trovare attuazione nella realtà, permettendo per esempio alle donne di diventare poliziotte e magistrate, professioni a lungo rimaste esclusivamente “maschili”. Proprio per colmare questi ritardi è nato nel il , con il compito di eliminare ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne, in particolare sul lavoro. La donna nella Costituzione italiana. stabilisce all’articolo 3 l’uguaglianza di tutti i cittadini «senza distinzione di sesso» 1997 Ministero per le pari opportunità Il è stato definito per i grandi passi avanti compiuti sulla strada delle pari opportunità, a partire dalla battaglia per il voto delle suffragette di inizio secolo fino ai movimenti femministi degli anni Settanta. Il cammino verso la piena parità di diritti, tuttavia, non è ancora concluso. La strada per la parità di genere è ancora lunga. Novecento “il secolo delle donne” Nel la dell’Onu ha sancito l’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna. Nonostante questo, ancora oggi donne, bambine e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze, soprattutto negli : spesso sono escluse dall’istruzione, sono costrette a matrimoni combinati, non hanno un lavoro dignitoso ed equamente retribuito che permetta loro di essere indipendenti, non possono accedere a cure mediche adeguate. 1948 Dichiarazione universale dei diritti umani Stati più poveri del Sud del mondo Ecco perché nell’ c’è un obiettivo dedicato proprio a questo tema: l’ , che ha come scopo «la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze (compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci) e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione». L’intera società e non solo le donne, sottolinea l’Onu, trarrà beneficio dal raggiungimento di una reale parità di genere. Agenda 2030 dell’Onu Obiettivo 5-Parità di genere dal diritto di voto alle pari opportunità La cittadinanza femminile: Anno Nazione 1906 Finlandia 1907 Norvegia 1915 Danimarca, Islanda 1918 Germania, Austria, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia, Regno Unito, Irlanda 1919 Paesi Bassi, Lussemburgo 1920 Stati Uniti 1921 Svezia 1931 Spagna 1944 Francia 1946 Italia 1948 Belgio 1952 Grecia 1971 Svizzera 1976 Portogallo Donne italiane al voto per la prima volta al referendum del 2 giugno 1946. Estensione del diritto di voto alle donne nei paesi occidentali La cittadinanza femminile: dal diritto di voto alle pari opportunità Ieri e Oggi obiettivo 5 parità di genere Rifletti e discuti Oggi le donne hanno acquisito una maggiore indipendenza rispetto al passato, tuttavia la parità di genere non è ancora un obiettivo del tutto raggiunto, anche in quei paesi (come l’Italia) in cui è riconosciuta dalla legge. Secondo te, in quali campi le donne faticano ancora a ottenere una ? reale parità con gli uomini Donne al voto in India nel 2021. Didascalia assets/images/02396594.jpg Didascalia assets/images/shutterstock_1946409370.jpg