Il contesto letterario La letteratura del principato 44 a.C.-14 d.C. 1. Il contesto culturale L epoca d oro di Augusto L età augustea è un momento di eccezionale fioritura della letteratura e dell arte: Mecenatismo Il termine deriva dalla figura di Gaio Cilnio Mecenate, che ha promosso e sostenuto la produzione artistica dell epoca. Ovidio Dopo essere stato il poeta di maggior successo a Roma, nell 8 d.C. Ovidio viene mandato in esilio, probabilmente anche perché una sua opera (l Ars amatoria) era in contrasto con i princìpi morali sostenuti da Augusto. 10 la cultura e il potere politico hanno trovato un equilibrio, conciliando la celebrazione del princeps e della sua politica con l espressione di profonde istanze personali, etiche e civili; i tre più grandi poeti latini, Virgilio, Orazio e Ovidio, hanno prodotto le loro opere nell arco di questi pochi decenni. Augusto realizza una politica di mecenatismo culturale che investe tutti gli ambiti artistici, dall architettura alla scultura, alla letteratura. Attraverso questi mezzi, il princeps: si presenta come colui che ha restaurato la pace dopo decenni di guerre civili e ha difeso i valori tradizionali di Roma; promuove l idea che Roma abbia una missione civilizzatrice nei confronti dei popoli sottomessi, nella convinzione che l impero abbia un ruolo provvidenziale. Il rapporto con gli intellettuali Gli autori augustei condividono con il princeps gli ideali di fondo della sua politica, in particolare il desiderio di pace. Nello stesso tempo, esprimono il disagio per la perdita della libertà politica e concentrano la propria attenzione sui sentimenti individuali, come l amore e la sofferenza. L esempio più immediato è la vicenda di Enea e Didone narrata nell Eneide (d pp. 28-29): affinché Roma possa essere fondata e diventare grande, Enea è costretto ad abbandonare Didone, spingendola al suicidio. D altra parte il rapporto tra il princeps e gli intellettuali non è sempre stato semplice: il caso più significativo è quello di Ovidio (d p. 70). Mecenate e gli altri patroni delle lettere Gaio Mecenate (ca 69-8 a.C.) appartiene a un antica e nobile famiglia etrusca; dopo essere stato consigliere di Ottaviano durante le guerre civili, sceglie di abbandonare la politica attiva e di creare intorno a sé un circolo letterario di cui fanno parte, tra gli altri, Virgilio, Orazio e Properzio. In questo ruolo, spinge i poeti di cui è patrono verso una poesia impegnata sul piano ideologico e stilistico, in linea con gli ideali promossi da Augusto.