Il contesto storico Dalla guerra civile al principato 5. Le tappe del trionfo di Augusto Princeps Significa il primo e indicava il più autorevole tra i senatori; questo appellativo esprime chiaramente in che modo Augusto intende esercitare il proprio potere: seguire formalmente le regole della res publica, forzandole quando necessario in virtù di una superiorità che è al di sopra della legge. Nel 27 a.C. il Senato conferisce ad Ottaviano il titolo di Augustus; questo appellativo sta a significare che la figura di Augusto assume un aura di sacralità: a lui, infatti, è dovuto il rispetto che si deve a un salvatore della res publica. L appellativo a cui egli fa ricorso per definire il proprio ruolo è princeps. Nel 23 a.C. Augusto depone la carica di console, ricoperta dal 31 a.C. Il Senato gli attribuisce un imperium proconsulare maius et infinitum, che gli consente di intervenire in ogni provincia di Roma con un potere superiore a quello di tutti gli altri magistrati. Gli viene attribuita anche la tribunicia potestas, ossia acquista tutte le prerogative di un tribuno della plebe; in particolare, è inviolabile e può porre il proprio veto su qualsiasi provvedimento legislativo. Nel 13 a.C. diventa pontefice massimo. Nel 2 a.C. viene nominato pater patriae ( padre della patria ). Dal punto di vista ideologico, Augusto compie un opera di propaganda mirata a rafforzare l idea di sé come difensore e restauratore degli antichi valori repubblicani: compie una serie di interventi urbanistici, realizzando templi ed edifici pubblici; promulga leggi che favoriscono il ritorno ai valori del mos maiorum, promuovendo i matrimoni e la natalità e punendo adulteri e comportamenti ritenuti immorali; ristruttura l apparato amministrativo di Roma e delle province, creando un sistema efficiente e organizzato; favorisce la cultura e le arti, con l aiuto del suo fidato collaboratore Mecenate, indirizzando l attività degli artisti verso il sostegno alla sua opera politica (d p. 10). In politica estera, consolida i confini ed estende il dominio romano con alcune conquiste; l unico fronte su cui verrà duramente sconfitto è quello germanico, dove nel 9 d.C. le legioni guidate da Quintilio Varo vengono sbaragliate dall esercito di Arminio a Teutoburgo. 6. La prosecuzione del principato Poiché la figura del princeps non è assimilabile a una magistratura, l unico modo possibile per proseguire con il nuovo assetto politico è individuare un successore. La scelta di Augusto non è facile e viene funestata da diverse morti premature di eredi designati. Sarà infine Tiberio, figlio di un precedente matrimonio di sua moglie Livia, il successore al principato: nel 13 d.C., il Senato gli concede la tribunicia potestas e l imperium proconsulare maius. L anno successivo Augusto muore. 9