L autore Livio restaurazione dei valori tradizionali che trapela dai libri superstiti della sua opera. Per superare questa apparente contraddizione è importante ricordare che Augusto, più che come erede di Cesare, si presenta come restauratore della repubblica e portatore di una nuova pace interna, aspetti che ben si conciliano con l impostazione moralistica di Livio. L idealizzazione del passato, in Livio, è però esplicitamente contrapposta alla convinzione della decadenza del presente, e questo costituisce un indubbio fattore di divergenza rispetto agli orientamenti della cultura ufficiale . 3. Lo stile Uno stile ciceroniano Lo stile di Livio si oppone decisamente a quello del suo predecessore Sallustio. Lo storico padovano predilige infatti, soprattutto nelle parti artisticamente più elaborate, un periodare ampio e articolato, con frequente ricorso alle subordinate e ai costrutti participiali, molto vicino a quello ciceroniano. Tale stile appare sostanzialmente in linea con quello che lo stesso Cicerone aveva sostenuto fosse il più adatto alla storiografia, tanto che il retore Quintiliano, nella seconda metà del I secolo d.C., lo definirà con l espressione lactea ubertas ( soave abbondanza ). Disomogeneità stilistiche Data l ampiezza dell opera, tuttavia, lo stile di Livio non risulta sempre uniforme e non mancano momenti in cui lo storico adotta una forma più asciutta e sintetica. Il tono è particolarmente solenne ed elevato nella Praefatio e in alcune parti considerate di maggiore impegno stilistico, come i discorsi e gli episodi più drammatici. Fra la prima decade e le successive si notano inoltre delle differenze stilistiche e lessicali: per il racconto degli avvenimenti più antichi Livio ricorre frequentemente a forme arcaiche, ai verbi frequentativi (che intensificano l azione espressa dal verbo indicando un azione che si ripete), a vocaboli ed espressioni poetiche. Tutto questo diventa molto più raro nei libri successivi, e in particolar modo negli ultimi. Di tale circostanza si possono dare due diverse spiegazioni: 1. potrebbe trattarsi di una precisa scelta stilistica da parte di Livio, che potrebbe aver voluto raccontare la storia della Roma arcaica con un linguaggio, appunto, più arcaico e solenne; 2. l autore potrebbe essere stato influenzato dalle fonti usate di volta in volta. Nel complesso si può affermare che la lingua utilizzata dallo storico è quella urbana, con qualche espressione colloquiale. 91