L’ORA DI GEOGRAFIA – IL CONTINENTE EUROPEO Lingue e religioni in Europa Le lingue indoeuropee La lingua e la religione sono, oggi come nei secoli passati, i fattori più importanti che contribuiscono a formare l’ , influenzandone profondamente la storia, la cultura, l’arte e molti aspetti della vita quotidiana. Nella storia europea non sono purtroppo mancati, e in alcuni casi si manifestano ancora oggi, attriti, tensioni e vere e proprie tra gruppi residenti nella stessa regione o in regioni confinanti. Nonostante ciò, rispetto alle altre zone del mondo, nei Paesi europei le diversità linguistiche e religiose sono ben tollerate, e in molti casi sono tutelate dagli stessi governi tramite apposite leggi. identità di un popolo guerre causate da differenze linguistiche e religiose , a testimonianza delle complesse vicende storiche dei molti popoli che hanno abitato e che abitano oggi il nostro continente. La maggioranza delle lingue europee appartiene alla . Si tratta di un gruppo di lingue che, secondo gli studiosi, deriva da una radice comune: la lingua parlata dai popoli che intorno al 2000 a.C. migrarono dalle steppe dell’Asia, stabilendosi in parte nella valle dell’Indo e in parte nell’Europa meridionale e occidentale. Tra le lingue indoeuropee parlate in Europa (non considerando quindi quelle diffuse in Asia e in particolare nel subcontinente indiano, come l’hindi) si distinguono tre gruppi linguistici principali, o “sottofamiglie”: le lingue neolatine, le lingue germaniche e quelle slave. In Europa si parlano decine di lingue diverse e alcune centinaia di dialetti famiglia linguistica indoeuropea Le sono la traccia lasciata dalla conquista romana dell’Europa. Derivano infatti dalla fusione del latino, parlato dai Romani, con le lingue dei popoli assoggettati. lingue neolatine Le derivano dalle lingue degli antichi popoli germanici stanziati fin dal I millennio a.C. nell’Europa centrosettentrionale. Le si sono diffuse in seguito all’espansione di antichi popoli provenienti dalle pianure dell’attuale Russia verso le aree dell’Europa orientale, allora quasi completamente disabitate. Comprendono russo, bielorusso, ucraino, ceco, slovacco, polacco, bulgaro, sloveno, serbo-croato e macedone. In Europa si parlano inoltre lingue indoeuropee appartenenti a “sottofamiglie” oggi meno diffuse, come l’ , le , parlate in Irlanda, Scozia, Galles e Bretagna, e le , così chiamate perché parlate in Lettonia e Lituania, Paesi che si affacciano sul mar Baltico. lingue germaniche lingue slave albanese lingue celtiche lingue baltiche Le lingue in Europa  pagina 167  Le “isole” e le minoranze linguistiche Nel continente europeo sopravvivono però anche e che sono degli idiomi appartenenti a questa famiglia. Si tratta del , parlato nella regione dei Paesi Baschi tra il Nord della Spagna e il Sud della Francia; del , parlato in Turchia e in alcune aree dell’Europa orientale; e delle lingue appartenenti alla famiglia ugrofinnica, così chiamata perché comprende l’ e il , oltre all’ . Il basco, in particolare, è una lingua di grande interesse per gli studiosi perché non appartiene ad alcuna delle famiglie linguistiche conosciute. L’ipotesi prevalente è che si tratti dell’unica sopravvissuta delle antichissime lingue parlate in Europa prima dell’arrivo degli indoeuropei, e per questo viene considerata l’unica rappresentante dell’ipotetica famiglia delle lingue pre-indoeuropee. lingue che non derivano dall’indoeuropeo probabilmente più antiche basco turco ungherese finlandese estone In quasi tutti i Paesi europei esistono , cioè gruppi di individui che parlano, storicamente, una lingua diversa da quella usata dalla maggior parte della popolazione. In molti casi queste minoranze sono oggigiorno riconosciute ufficialmente e nelle regioni dove queste sono particolarmente consistenti può essere adottato il , cioè l’impiego di due lingue ufficiali. Vi sono poi Paesi definiti , dove la popolazione è quasi equamente divisa in due o più gruppi che parlano lingue diverse, tutte riconosciute ufficialmente. Infine, oltre alle lingue parlate in un Paese, sono sempre più numerose le “ ” che vi si trasferiscono da altri Stati e continenti. Tra le lingue di origine non europea parlate oggi con maggior frequenza nei Paesi europei ci sono l’ e il . minoranze linguistiche bilinguismo plurilingui lingue importate dagli immigrati arabo cinese Vecchie e nuove religioni , divisa in tre confessioni principali: quella cattolica, l’ortodossa e quella protestante, a sua volta suddivisa in più confessioni. Esistono inoltre altre confessioni cristiane, a cui aderiscono un numero minore di persone, come i testimoni di Geova e i mormoni. La religione più diffusa in Europa è il cristianesimo In Europa sono praticate anche le altre due grandi religioni monoteiste, l’ e l’ . Piccole comunità ebraiche sono presenti in quasi tutta l’Europa, anche se oggi gli ebrei sono meno numerosi di un tempo, in seguito al genocidio perpetrato dalla Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale e all’emigrazione, negli anni precedenti o seguenti il conflitto, soprattutto negli Stati Uniti e in Israele. , gli aderenti all’islam. Agli abitanti di Paesi dove l’Islam è diffuso da secoli, come l’Albania, la Macedonia e la Bosnia-Erzegovina, nei quali questa religione è un’eredità della secolare dominazione dell’impero ottomano, si sono aggiunti negli ultimi anni gli immigrati arrivati in Europa dai Paesi a maggioranza musulmana. In tempi recenti è aumentato anche il numero di coloro che si avvicinano a religioni o forme di spiritualità provenienti dall’Oriente, come il e l’ . ebraismo islam È in crescita invece il numero dei musulmani buddismo induismo Un fenomeno importante è infine l’aumento di coloro che non aderiscono ad alcuna religione, a loro volta suddivisi in , che credono nell’esistenza di una divinità ma non appartengono ad alcuna religione organizzata, , che non credono nell’esistenza di una divinità ma nemmeno la escludono, e , i quali credono che non esista alcun dio. aconfessionali agnostici atei Le religioni in Europa GUIDA ALLO STUDIO Qual è la principale famiglia linguistica europea? Che cosa sono le minoranze linguistiche? Quali sono le religioni più diffuse in Europa?