L’ORA DI CIVICA COSTITUZIONE TRECCANI #paroleperilfuturo La parola a… Gianfranco Pasquino Vorrei provare a spiegare perché le costituzioni democratiche non sono semplicemente documenti giuridici. Gianfranco Pasquino, è Professore Emerito di Scienza politica presso l’Università di Bologna. Direttore della rivista «il Mulino» dal 1980 al 1984, è stato tra i fondatori della «Rivista Italiana di Scienza Politica» e condirettore dal 2001 al 2004. Di recente ha pubblicato (Utet 2021) e (Utet 2022). Condirettore con Norberto Bobbio e Nicola Matteucci del (Utet 2016, quarta edizione), ha curato il volume (Treccani 2022). Dal luglio 2005 è Socio dell’Accademia dei Lincei e dal 2011 fa parte del Consiglio Scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. Libertà inutile. Profilo ideologico dell’Italia repubblicana Tra scienza e politica. Una autobiografia Dizionario di Politica Fascismo. Quel che è stato, quel che rimane . Come afferma Giovanni Sartori, uno dei più importanti politologi italiani, nel suo testo , una costituzione è una struttura della società organizzata «allo scopo di limitare l’arbitrarietà del potere e di sottometterlo al diritto». Questo tipo di costituzione può essere definita . Esistono anche costituzioni , cioè raccolte di «regole che organizzano ma l’esercizio del potere politico in un determinato Stato» e ovvero pseudo-costituzioni che «non vengono osservate» nelle «loro fondamentali caratteristiche garantiste». Le costituzioni sono patti fra i cittadini e fra i cittadini e le istituzioni. Regolamentano i diritti e i doveri dei cittadini, i loro rapporti con le istituzioni, le modalità di funzionamento delle istituzioni e le loro interrelazioni Elementi di teoria politica garantista nominali non limitano costituzioni-facciata . Qui la costituzione, intesa come l’insieme delle norme giuridiche che regolano l’ordinamento dello Stato, si basa sulla consuetudine (si è sempre fatto così), sulle leggi approvate dal Parlamento e sulle decisioni della magistratura. Tutte le costituzioni sono documenti scritti, ma la madre di tutte le democrazie, il Regno Unito, non ha una costituzione scritta Una accurata e convincente lettura e interpretazione delle costituzioni si può ottenere non considerandole mai esclusivamente documenti giuridici. In buona sostanza, . le costituzioni sono piuttosto documenti al tempo stesso storici e politici, vale a dire che è importante conoscere tanto il momento, la fase in cui furono redatte, quanto la storia di chi le ha scritte, i Costituenti Per i coloni degli , per esempio, fu indispensabile che la loro forma di governo e dunque la loro carta costituzionale desse per consentire alle singole colonie di mantenere le reciproche identità e diversità. La prima repubblica presidenziale, nata nel 1776, doveva infatti tenere testa a una monarchia imperialista di lunghissimo corso. Ci riuscì e la sopravanzò. Stati Uniti grande legittimità al presidente, per segnare la cesura con la monarchia inglese, da cui si rendevano indipendenti, e che la forma di Stato fosse federale L’esperienza politica e la biografia personale dei Costituenti italiani li portò, alla fine della Seconda guerra mondiale, tra il 1946 e il 1948, alla stesura di una costituzione democratica intesa a impedire il ritorno di qualsiasi movimento autoritario dopo l’esperienza del fascismo. . La democrazia fu garantita a costo di qualche inevitabile inefficienza, instabilità governativa e lentezza decisionale. Molto è riformabile, ma i riformatori non si sono ancora mostrati all’altezza del compito. I Costituenti elaborarono un testo di impianto pluralista, perché frutto di un incontro fra partiti portatori di ideologie diverse; progressista in materia di diritti, civili, politici, sociali; presbite, cioè capace di guardare lontano Anche in , divisa in due Stati al termine del secondo conflitto mondiale, si rese necessario elaborare una nuova costituzione: la Legge fondamentale della Repubblica federale tedesca (la Germania dell’ovest), varata nel 1949, che sarebbe poi divenuta la Carta costituzionale della Germania unita nel 1990. Proprio perché erano stati travolti dal nazismo, i Costituenti tedeschi si sentirono costretti a innovare per giungere a una forma di governo democratica, rappresentativa e stabile, anche grazie all’ . Germania introduzione del voto di sfiducia costruttivo, che impedisce al parlamento di votare la sfiducia del Cancelliere in carica senza prima eleggere un successore La ha avuto diverse costituzioni, l’ultima è quella del 1958, che ha portato alla nascita della Quinta repubblica. Con questa Costituzione si diede vita a una nuova forma di governo, passando da una democrazia parlamentare a una . L’esempio francese è stato apprezzato e tradotto in pratica in non pochi sistemi politici dell’Europa centro-orientale, dell’Africa di lingua francese e persino di Taiwan. Francia democrazia semipresidenziale, imperniata su un presidente eletto direttamente dai cittadini . Ne fanno le veci i Trattati, il più recente essendo quello di Lisbona in vigore dal 2009, e il cosiddetto (“l’acquisito comunitario”), cioè la raccolta, in costante evoluzione nel corso del tempo, di tutte le norme comunitarie in vigore (direttive, regolamenti, raccomandazioni, risoluzioni, accordi internazionali e così via), che gli Stati membri dell’Unione devono accettare e rispettare. L’Unione Europea, straordinario progetto di unificazione politica federale di ventisette Stati membri (con molti Stati candidati in attesa) non ha ancora compiuto il salto a una Costituzione europea acquis communautaire 27 dicembre 1947: il Presidente Enrico De Nicola firma la Costituzione della Repubblica Italiana. E domani? Le Costituzioni dei sistemi politici democratici danno corpo e sostanza a una politica che mette al centro le condizioni di vita dei cittadini, allo scopo di migliorarle nel confronto e nel contrasto, nella competizione di idee, programmi persone. . A tal proposito lo studioso tedesco Dolf Sternberger (1907-1989), ripreso da Jürgen Habermas (1929), ha parlato di “patriottismo costituzionale”: alle quali i cittadini risponderanno con identificazione, apprezzamento, solidarietà. Pertanto, le Costituzioni democratiche meritano di ricevere il sostegno dei cittadini, perché essere cittadini significa sentirsi apprezzati e protetti dalla Costituzione identità e lealtà possono essere suscitate dalle costituzioni democratiche Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, nel discorso tenuto in seguito all’approvazione della Costituzione della Repubblica italiana, affermava: «L’Assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un solenne patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa lo affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore».