LEZIONE 12.4 – L’influenza della Grecia su Roma Il dominio sul Mediterraneo determinò l’afflusso a Roma di ricchezze tanto ingenti che dal 167 a.C. , poiché per il mantenimento dello Stato erano sufficienti le risorse sottratte alle province. Insieme alle merci, arrivavano però a Roma anche le . La cultura greca e le tradizioni dei popoli orientali, in particolare, giunsero a influenzare profondamente l’arte, la letteratura e la mentalità romane. i cittadini romani furono esentati dal pagamento delle tasse influenze culturali delle civiltà sottomesse I pregiudizi nei confronti dell’Oriente I timori espressi da Catone il Censore sulla penetrazione della cultura greca presso i Romani si rivelarono in parte fondati, almeno dal punto di vista di chi esaltava gli antichi valori della sobrietà e della tradizione. si diffuse infatti . Tra i cittadini delle classi più ricche un certo gusto per il lusso, per i cibi costosi, i vestiti raffinati e le opere d’arte pregiate provenienti dalla Grecia La lotta contro la degenerazione dei costumi raggiunse l’apice nel 186 a.C., quando un provvedimento esecutivo del senato, il , vietò ogni manifestazione di culto rivolta a Bacco (il Dioniso dei Greci). I rituali compiuti dai seguaci di questa religione alternativa ai culti ufficiali, riservata agli    , si svolgevano in luoghi segreti ed erano considerati immorali e altamente pericolosi per la coesione sociale. Con il decreto il senato intendeva : i Baccanali avevano infatti trovato ampio seguito presso la plebe romana e il senato temeva che nascondessero trame sediziose contro l’ordine costituito o che potessero corrompere i costumi tradizionali con la diffusione di comportamenti sconvenienti e licenziosi. Il senatoconsulto prevedeva addirittura la pena di morte e la confisca dei beni per chi avesse celebrato questi culti in pubblico o in privato. In netto contrasto con la tradizionale tolleranza religiosa dei Romani, questo provvedimento testimoniava il grado di preoccupazione che i Baccanali avevano generato nel senato, dove si era creato un e tendenzialmente viziato da . senatoconsulto contro i Baccanali ▶ iniziati salvaguardare l’ordine pubblico clima culturale intriso di sospetto pregiudizi nei confronti delle culture di origine orientale chi è stato ammesso in un gruppo, di solito religioso-misterico, attraverso una cerimonia, detta di iniziazione, che prevede pratiche rituali segrete. Iniziato: Sileno che porge da bere a un satiro in un affresco della Villa dei Misteri di Pompei.  pagina 441  La diffusione della cultura ellenica La risaliva in realtà all’ , ai rapporti tra Roma e le colonie della Magna Grecia. La stessa origine dell’alfabeto latino, pur attraverso la mediazione etrusca, è riconducibile al mondo greco, e le leggi delle Dodici tavole (V secolo a.C.) si ispiravano alle norme dei legislatori ellenici. penetrazione della cultura greca nella società romana epoca arcaica , nonostante le preoccupazioni degli estimatori delle virtù arcaiche di Roma, la diffusione dell’arte e della cultura greche ebbe un notevole impulso e contribuì in modo determinante allo sviluppo culturale della civiltà romana. In questo periodo furono (l’ , l’ , le tragedie e le commedie) e vennero allestite le , sul modello dei successi del teatro greco. Nel II secolo a.C. tradotte in latino tutte le principali opere della letteratura greca Iliade Odissea prime rappresentazioni teatrali Anche nel campo delle arti figurative l’influenza del mondo greco ebbe un grande impatto: acquistati dai ricchi collezionisti della nobiltà romana o giunti a Roma come parte dei bottini di guerra, divennero un . i dipinti e le statue realizzati dagli artisti greci modello estetico da imitare Storia & Arte Un mosaico romano che raffigura maschere sceniche e strumenti musicali. STORIA & ARTE  L’arte greca conquista i Romani Un celebre passo del poeta latino ( , Il, 1, 156) recita: . Ovvero, letteralmente: «La Grecia, conquistata (dai Romani), conquistò il feroce vincitore e introdusse le arti nel Lazio agreste». Il poeta intendeva affermare che, anche se Roma riuscì a sottomettere con la forza delle armi la Grecia, quest’ultima ebbe il sopravvento in campo culturale, riuscendo a rendere civile il proprio conquistatore, che prima di entrare in contatto con il mondo ellenico era rozzo e incolto. Orazio Epistole Graecia capta, ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio Il pensiero espresso da Orazio, vissuto nel I secolo a.C., dimostra che e dei debiti culturali di Roma nei suoi confronti. Ogni aspetto dell’arte e della cultura romane subì in effetti una profonda influenza dei modelli greci. per la realizzazione delle proprie opere. presso i Romani era ben radicata la consapevolezza della superiorità intellettuale del mondo greco Gli scultori latini, in particolare, si ispirarono ai modelli dell’arte classica Un esempio dell’influenza reciproca tra modelli greci ed esigenze figurative romane è la scultura nota come , ritrovata nell’omonima isola greca e risalente al I secolo d.C. Essa raffigura il nobile, il cui nome ci è ignoto, che l’aveva commissionata. Il suo volto è ritratto in modo realistico per garantirne la riconoscibilità, secondo il canone artistico tipico del mondo italico, mentre il corpo richiama nelle forme e nella postura le statue greche di epoca classica, che esaltavano gli ideali eroici e la perfezione estetica della figura umana. Pseudo-atleta di Delo Lo Pseudo-atleta di Delo, che combina un volto realistico e un corpo idealizzato.  pagina 442  I circoli culturali filoellenici Le influenze greche arricchirono il patrimonio culturale delle élite romane, contribuendo a creare una classe dirigente in grado di reggere il confronto con gli intellettuali che giungevano a Roma dai territori sottomessi e di recepire gli aspetti positivi che l’apertura ai nuovi influssi culturali comportava. Esempio di questo nuovo atteggiamento fu la consuetudine, diffusa tra le famiglie nobili culturalmente più aperte, di adottare come dei propri figli . Essi venivano in genere liberati e, acquisita la condizione di liberti, erano ospitati dalle famiglie romane in cambio delle loro attività di insegnamento. insegnanti e precettori privati intellettuali greci giunti a Roma come schiavi In questi ambienti sorsero . Il più rilevante fu , frequentato da intellettuali come lo storico (liberto degli Scipioni) e il filosofo stoico . Al suo interno fu promossa anche l’attività letteraria di importanti poeti e commediografi romani, come Lucilio e Terenzio. importanti circoli culturali filoellenici quello degli Scipioni Polibio Panezio Il primato culturale che, a partire dal II secolo a.C., il mondo greco esercitò sulla società romana è testimoniato anche da altri aspetti. Tra la nobiltà si diffuse l’abitudine di e di usare il latino solo per gli atti pubblici ufficiali, mentre un lungo , considerata il più importante centro culturale del mondo allora conosciuto, divenne una , che potevano così approfondire i propri studi e ampliare i propri orizzonti culturali. parlare correntemente la lingua greca soggiorno ad Atene tappa obbligata nell’istruzione dei giovani membri delle famiglie nobili STUDIO ATTIVO L’influenza della Grecia su Roma GUIDA ALLO STUDIO Perché il senato vietò i Baccanali? In quali ambiti la cultura greca influenzò la società romana? Quali ambienti si dimostrarono più aperti alle influenze elleniche? Con quali risultati?