IMMAGINI DALLA STORIA L’arte primitiva Le pitture rupestri sono . Si tratta di dipinti, alcuni dei quali risalenti a 30 000 anni fa, ritrovati usate come rifugi; nella maggior parte dei casi vi sono . Le pitture erano realizzate nelle zone più profonde e inaccessibili delle caverne, difficili da raggiungere e da illuminare: non erano dunque concepite per essere ammirate. Dipingere le pareti faceva forse parte delle dedicate alle divinità della natura venerate nelle comunità paleolitiche, ma gli scopi e il significato di queste rappresentazioni restano ancora in gran parte un mistero. Alcuni studiosi le pongono in relazione alla ; altri interpretano le figure di animali come segni di un’appartenenza a un clan. È anche possibile che queste immagini avessero una : raffigurando la cattura delle prede, gli esseri umani tentavano di imporre la propria volontà alle forze della natura per favorire l’esito positivo delle battute di caccia. le più antiche forme di arte realizzate dall’umanità sulle pareti di grotte raffigurati animali selvatici ed episodi di caccia pratiche magiche e religiose nascita del pensiero simbolico funzione propiziatoria     Immagini interattive Una in cui è raffigurato un uomo che affronta un grosso bovino. La caccia era in genere molto pericolosa e gli esseri umani si riunivano in gruppi. (Grotte di Lascaux, Francia, 17 500 a.C. circa). scena di caccia Le erano ottenute poggiando un palmo sulla parete e insufflando i pigmenti colorati tramite una cannula. Si otteneva così un’impronta in negativo, che era poi possibile riempire con una tinta uniforme. (Cueva de las Manos, Argentina, 11 000-7500 a.C. circa) impronte di mani Una pittura rupestre che mostra una scena di : gli abitanti delle grotte di Lascaux (Francia) non avevano ancora domesticato questo animale. (Grotte di Lascaux, Francia, 17 500 a.C. circa). caccia a un cavallo Scene di in cui si vede anche un cane. (Tadrart Acacus, Libia, 10 000 a.C. circa) caccia con archi e frecce Tra le prede più ambite dai cacciatori paleolitici vi erano i : la loro cattura forniva grandi quantità di carne molto nutriente. (Grotte di Lascaux, Francia, 17 500 a.C. circa). bisonti I colori della natura Le pareti delle grotte erano dipinte con quattro colori fondamentali: nero, bianco, giallo e rosso. I pigmenti naturali venivano preparati mescolando l’acqua con alcuni tipi particolari di terra, materiali naturali o rocce frantumate e ridotte in polvere. Dal carbone, per esempio, si otteneva il nero, dall’argilla il rosso. Per stendere i colori, gli uomini primitivi utilizzavano in genere pennelli rudimentali creati con peli di animali, ma in alcuni casi usavano direttamente le mani. Poiché molte di queste raffigurazioni sono poste nelle parti alte delle grotte, secondo gli archeologi gli uomini del paleolitico costruivano impalcature di legno simili ai ponteggi oggi utilizzati in edilizia. Le pitture rupestri, inoltre, si trovano spesso nei punti più profondi e interni delle caverne; per illuminare le zone più buie venivano utilizzate torce o lampade che bruciavano grasso animale. STUDIO CON LE IMMAGINI Osservando le immagini, è evidente la superiorità fisica degli animali rispetto ai cacciatori. Come pensi abbiano risolto questo problema gli uomini della Preistoria? Quale uso del cavallo facevano, secondo te, gli abitanti delle grotte di Lascaux? In una delle immagini è rappresentato un altro animale oltre a quelli cacciati. Qual era la sua funzione?