LEZIONE 14.1 – La guerra civile Lo scontro tra Cesare e Pompeo Nel , dai Parti nella battaglia di Carre: a spartirsi il potere restavano solo e . Il , temendo che l’eccessivo potere acquisito da Cesare in Gallia potesse minacciare le istituzioni repubblicane, (52 a.C.) e affidandogli la custodia dello Stato. 53 a.C. Crasso era stato ucciso Cesare Pompeo senato appoggiò Pompeo, nominandolo console unico Nel , dopo aver terminato la riorganizzazione amministrativa della nuova provincia gallica, Cesare tentò di ricandidarsi come console, in modo da evitare di presentarsi a Roma da privato cittadino e cadere così nelle mani dei suoi avversari politici. Il senato gli impose di sciogliere il suo esercito, minacciando di dichiararlo nemico pubblico in caso di rifiuto. Per tutta risposta, e la notte del 10 gennaio del 49 a.C. stabilito da Silla presso il Rubicone, cioè il confine tra l’Italia romana e la provincia della Gallia Cisalpina. Fu in quest’occasione che egli pronunciò la celebre frase : con questo atto, infatti, Cesare si poneva consapevolmente in aperto contrasto con il senato e con le leggi dell’ordinamento repubblicano. La scelta di violare apertamente la legge che proibiva l’ingresso armato all’interno dei confini dell’Italia diede di fatto il via a una . L’avanzata dei cesariani, che potevano contare su un esercito ben addestrato e rafforzato dai contingenti arruolati nei territori della Gallia, fu inarrestabile e . 50 a.C. Cesare scese in Italia alla guida delle sue legioni varcò il pomerium , “Il dado è tratto” Alea iacta est nuova guerra civile, che contrappose i seguaci di Cesare e di Pompeo costrinse Pompeo alla fuga Preso il potere a Roma, Cesare si occupò dapprima di combattere i pompeiani stabilitisi in Spagna; poi inseguì il rivale, fuggito in Grecia, e vinse le sue truppe nella , in Tessaglia. , sperando così di ingraziarsi i favori di Cesare che, con la sua flotta, era ormai padrone incontrastato del Mediterraneo. Al suo arrivo in Egitto, tuttavia, dato che nessun cittadino romano doveva essere ucciso senza il suo consenso, , di cui si era innamorato. Anche questa regione, ricca di cereali, entrò così stabilmente nella sfera di influenza romana. battaglia di Farsalo (48 a.C.) Pompeo cercò allora rifugio presso il re dell’Egitto Tolomeo XIII; questi, però, lo uccise Giulio Cesare destituì Tolomeo dal trono e lo affidò alla sorella, Cleopatra Subito dopo Cesare guidò le legioni contro il re del Ponto, , che aveva approfittato della guerra civile romana per estendere i propri domini sulle coste del mar Nero. Cesare si impose nella , rafforzando il dominio di Roma anche sull’Asia Minore. Farnace, figlio di Mitridate battaglia di Zela (47 a.C.) Gli ultimi seguaci di Pompeo furono infine decimati a , e a Le guerre civili tra cesariani e pompeiani avevano quindi coinvolto tutte le terre che si affacciavano sul Mediterraneo. Alla fine del conflitto, Cesare restava padrone unico di una vastissima area e, in patria, poteva portare a compimento il suo progetto di imporsi a capo dello Stato romano. Tapso, in Africa, nel 46 a.C. Munda, in Spagna, nel 45 a.C. Voci dalla storia p. 493 Il luogo p. 494 Cesare attraversa il Rubicone, dipinto del XV secolo. TRECCANI leparolevalgono – Educazione civica # Guerra civile Con il termine “guerra civile” si indica . Uno dei primi e più celebri esempi storici di guerra civile è quello costituito dai : prima lo scontro tra i seguaci di Mario e di Silla, poi quello tra Cesare e Pompeo e infine la guerra tra Ottaviano e Antonio contro i cesaricidi e quella combattuta tra Ottaviano e Marco Antonio. Nei primi tre casi, la lotta fu tra una parte che spingeva per la conquista del potere di un capo carismatico (Mario, Cesare e Ottaviano) e un gruppo contrapposto che, almeno in linea teorica, voleva difendere la repubblica (Silla, Pompeo e i cesaricidi Bruto e Cassio). un conflitto combattuto tra cittadini di uno stesso Stato, divisi in gruppi o fazioni contrapposte conflitti interni alla repubblica romana scoppiati nel I secolo a.C. Fino a noi Nel corso della storia si sono combattute molte guerre civili, finalizzate alla ma anche, in molti casi, al , oppure mosse da . La , anche detta , fu combattuta come reazione all’indipendenza che gli Stati del Sud avevano proclamato per protestare contro la politica economica e sociale voluta dal governo di Washington. Fu un conflitto molto sanguinoso, che si intrecciò alla drammatica tematica dello schiavismo e che ha lasciato tracce durature nella società americana. Un altro caso celebre di guerra civile fu , tra i difensori della repubblica e i nazionalisti guidati dal generale Francisco Franco.  conquista del potere raggiungimento di libertà e diritti motivi ideologici e politici guerra civile americana guerra di secessione (1861-1865) quella combattuta in Spagna (1936- 1939 ) , interpretata cioè non solo come un movimento di liberazione dell’Italia contro gli occupanti tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, ma come una guerra interna che vide combattere italiani su entrambi gli schieramenti (da una parte le forze che si riconoscevano ancora nell’ideologia fascista e che appoggiavano gli occupanti nazisti e dall’altra gli antifascisti appartenenti a diversi schieramenti politici).  In Italia, alcuni storici hanno parlato di guerra civile a proposito della Resistenza (1943-1945) Ha invece avuto motivazioni etniche e di odio razziale una delle più sanguinose guerre civili della storia, e la morte, secondo alcune stime, di oltre un milione di persone. quella combattuta in Ruanda tra i Tutsi e gli Hutu, che ha avuto il suo momento più drammatico nel 1994, con un vero e proprio genocidio  pagina 493  VOCI DALLA STORIA  Le ultime fasi del conflitto con Pompeo Il , la seconda opera di Cesare dopo il , è una testimonianza che il condottiero ha lasciato sulle vicende riguardanti la guerra civile. Nel seguente passo, Cesare, sulle tracce di Pompeo, descrive lo stato d’animo del suo esercito nelle fasi conclusive del conflitto. De Bello Civili De Bello Gallico E ormai il frumento incominciava a maturare e la speranza stessa aiutava a sopportare la carestia, poiché i nostri confidavano di avere entro breve tempo abbondanza di cibo; e durante le veglie e nei dialoghi si sentiva dire spesso dai soldati che, piuttosto che lasciarsi sfuggire di mano Pompeo, avrebbero mangiato la corteccia degli alberi. Con piacere venivano anche a sapere dai disertori che i cavalli dei nemici venivano tenuti in vita, ma che il restante bestiame era tutto morto e che i nemici stessi non erano più in buona salute, tormentati come erano dalla mancanza di spazio, dal puzzo nauseabondo proveniente da una moltitudine di cadaveri, dalle fatiche quotidiane, loro che non erano avvezzi a lavorare, e dall’assoluta mancanza di acqua. Infatti tutti i fiumi e i ruscelli che si dirigevano al mare Cesare o li aveva fatti deviare o li aveva sbarrati con grandi lavori ed essendo le valli, a causa delle asperità dei luoghi, strette e di difficile transito, egli le aveva sbarrate, piantando per terra dei pali e ammassando contro di essi della terra per trattenere l’acqua. E così i nemici erano per necessità costretti a cercare luoghi bassi e paludosi ove scavare dei pozzi e questa fatica si aggiungeva ai lavori quotidiani. Ma quelle sorgenti si trovavano troppo lontane da alcuni presidi e, inoltre, per il caldo velocemente si prosciugavano. Al contrario l’esercito di Cesare godeva ottima salute, aveva acqua in grande abbondanza e vettovaglie di ogni genere, ad eccezione del frumento, in grande quantità. Stando così le cose, vedevano ogni giorno la situazione migliorare e, col maturare del grano, aumentare la speranza. Cesare, , libro III, par. 49 De Bello Civili STUDIO CON I TESTI Quali notizie ottiene Cesare dai disertori di Pompeo? Quale strategia aveva adottato Cesare per sfiancare l’esercito di Pompeo? Qual era lo stato d’animo dei soldati di Cesare?  pagina 494  IL LUOGO – Educazione civica Farsalo Farsàlo è una città situata nella , in Grecia. La tradizione vuole che qui sorgesse la , la capitale dei Mirmidoni citata da Omero, governata da Peleo, padre di Achille. La città antica fu edificata su un altipiano tra le montagne Narthakios ed era in costante competizione con Larissa per l’egemonia della Tessaglia. Nella seconda metà del V secolo a.C. Farsalo prevalse, ma fu poi sottomessa a Larissa e a Fere negli anni successivi. Nel IV secolo a.C. la città vide riconoscersi un certo valore in una prima fase del , che seppe ricompensarla per aver contribuito alla sottomissione della Tessaglia. Tuttavia, il rapporto con i sovrani macedoni si ribaltò nel momento in cui la città gestì in modo maldestro la sua posizione mediana nel conflitto che contrapponeva i Macedoni agli Etoli nel II secolo a.C. Al termine delle guerre macedoniche Farsalo fu inglobata, insieme al suo territorio, nei possedimenti della repubblica romana; in seguito . Tessaglia sudorientale leggendaria Ftia governo di Filippo II accusò duramente gli effetti della seconda guerra civile Fino a noi Farsalo oggi è un comune di circa 24 000 abitanti, che si inerpica sulle pendici del monte che un tempo era chiamato Narthakios, oggi detto Kassidiares, e alla sua destra scorre un emissario del fiume Phersalitis. Dell’antico splendore della città micenea restano oggi in piedi solo le mura di cinta e una cripta funeraria. Veduta aerea della città di Farsalo, in Tessaglia. In primo piano, la collina dell’antica acropoli. STUDIO ATTIVO La guerra tra Cesare e Pompeo GUIDA ALLO STUDIO Quale atteggiamento assunse il senato nei confronti di Cesare? In che modo Cesare affrontò Pompeo dopo aver preso il potere a Roma? In che modo Cleopatra divenne regina d’Egitto? Come si concluse la guerra civile contro i pompeiani?