CAPITOLO 18 L EPOCA TARDOANTICA La riforma amministrativa di Diocleziano sanc il definitivo declassamento dell Italia da cuore dell impero a semplice diocesi, equiparata a tutte le altre. Questo comport il venir meno di ogni residuo privilegio goduto dagli Italici, ai quali venne esteso anche l obbligo di versare i tributi previsto per tutti gli altri territori imperiali. La riforma della burocrazia e il catasto Per rendere pi efficiente la complessa organizzazione dell amministrazione imperiale, il numero dei funzionari della burocrazia statale venne aumentato e la loro selezione fu legata pi strettamente al controllo dell imperatore. La creazione di un imponente apparato burocratico, organizzato su vari livelli gerarchici, comport per il prosciugamento delle finanze dello Stato. Diocleziano fu dunque costretto ad aumentare le tasse, attraverso una pesante riforma fiscale. Alle imposte sulle attivit artigianali e commerciali, tipiche delle citt , furono aggiunte anche quelle sulla produzione agricola delle campagne. Poich gli introiti fiscali variavano notevolmente di anno in anno, rendendo la gestione del bilancio statale incerta, Diocleziano introdusse un sistema che prevedeva una tassazione unificata sia delle terre, sia delle persone fisiche e fiss stabilmente l ammontare delle entrate annuali dovute da ogni territorio. Per garantire il pagamento delle nuove tasse, l imperatore organizz un sistema di registrazione degli abitanti e di tutte le propriet terriere, il catasto (dal greco kat stichon, registro ), termine che ancora oggi indica l inventario dei beni e delle propriet immobiliari sottoposti a tributi. Frammento dell editto dei prezzi, conosciuto anche come editto di Diocleziano. VOCI DALLA STORIA Eutropio esalta la figura di Diocleziano In questo brano lo storico latino Eutropio, vissuto nel IV secolo, esalta la figura dell imperatore Diocleziano e le sue scelte personali. Diocleziano fu un uomo astuto, perspicace e di ingegno assai sottile, inclinato a dar soddisfazione alla propria severit a prezzo della buona fama altrui. Fu tuttavia un principe operoso ed estremamente sollecito dello Stato; per primo introdusse nell impero romano le forme esteriori della regalit piuttosto che della libert romana e impose che lo adorassero, mentre prima di lui gli imperatori venivano soltanto salutati. Si fece ornare di gemme, vesti e calzature. Infatti prima di lui la sola insegna del potere era il mantello di porpora, mentre per il resto gli imperatori vestivano come gli altri. [ ] Quando per l et avanzata Diocleziano ebbe l impressione di non avere pi l energia sufficiente a governare lo Stato, sugger a Massimiano che si ritirassero entrambi a vita privata e affidassero a mani pi giovani e vigorose il peso del governo. Il collega gli diede retta a malincuore. Tuttavia nello stesso giorno deposero le insegne imperiali per diventare privati cittadini Diocle- 114 ziano a Nicomedia, Massimiano a Milano, dopo aver celebrato uno splendido trionfo su molti popoli. [ ] Lasciato il governo, Diocleziano invecchi in splendido ritiro in una villa non lontana da Salona, dando prova di singolare virt , per essere il solo che, dopo la fondazione dell impero romano, tornasse spontaneamente dai fastigi del potere alla condizione di semplice cittadino. Pertanto gli avvenne ci che in seguito non tocc pi ad alcun altro, di ricevere, pur essendo morto da cittadino privato, onori divini. Eutropio, Breviarium ab urbe condita, IX, capp. XXII e XXVI-XXVII, trad. di B.A. Calvi, SEI, Torino 1965 STUDIO CON I TESTI In quali comportamenti Diocleziano si distingue dagli imperatori che lo hanno preceduto? In che modo Diocleziano decise di porre fine al suo periodo di governo? Perch , a detta di Eutropio, vengono riconosciuti onori divini a Diocleziano?