LEZIONE 15.1 – IL MEDITERRANEO ROMANO NEL I SECOLO D.C. Roma consolidò la propria egemonia sui territori conquistati, che furono protagonisti di un . Il controllo del Mediterraneo ottenuto con la flotta e il dominio sulle coste garantito dalla presenza delle legioni consentirono l’inizio di un all’interno del mondo romano. L’assenza di nuove guerre, a sua volta, favorì i commerci, che fiorirono anche grazie a una rete stradale in grado di collegare tutte le province e, sul mare, alla protezione dalle incursioni dei pirati garantita dalle navi militari. Nel corso del I secolo d.C. intenso sviluppo economico lungo periodo di pace p. 13 p. 14 STUDIO SULLA CARTA Popoli e lingue Lo sviluppo economico e urbano Attraverso , oltre alle merci viaggiavano anche persone, culture, idee, conoscenze (per esempio quelle tecnologiche). I commerci, facendo circolare ricchezza e aumentando i consumi, costituirono uno stimolo per , che riguardò tutte le province romane. conobbero : le aree urbane si allargarono e divennero più ricche e le condizioni di vita dei loro abitanti migliorarono sensibilmente. furono fondate nelle province, delle quali nacquero numerosi avamposti fortificati che si sarebbero in seguito trasformati in importanti città. (l’attuale Vienna), (oggi Belgrado) e (Budapest), per esempio, sorsero tutte lungo la frontiera del fiume Danubio. Lo sviluppo economico e urbano della società romana del I secolo d.C. è testimoniato anche dalle . Strade, acquedotti, ponti e mura difensive trasformarono il paesaggio dei territori sottomessi, mentre nelle città sorsero imponenti impianti termali, anfiteatri e circhi per gli spettacoli pubblici. La costruzione di infrastrutture e di edifici pubblici, assieme alla diffusione di usi e costumi sempre più condivisi, contribuì a rendere uniforme il volto dell’impero sia in Oriente sia in Occidente: questo processo prende il nome di . le strade e le rotte marittime, sempre più estese, veloci e sicure l’incremento della produzione agricola e artigianale Le città un’intensa crescita demografica ed economica Nuove colonie lungo i confini Vindobona Singidunum Aquincum opere pubbliche edificate nelle province romanizzazione Il teatro di Leptis Magna, in Libia, fatto costruire nel I secolo d.C. Le attività produttive della penisola Nei primi secoli dopo la nascita di Cristo, la continuò a essere intensamente coltivata. Nonostante il frazionamento di parte della proprietà terriera voluto da Cesare e Ottaviano per distribuire terre ai veterani e mantenere il del ceto contadino, l’organizzazione delle attività agricole continuava a basarsi prevalentemente sulla presenza di latifondi, che venivano coltivati sia da manodopera servile, sia anche, a causa del dopo la fine delle guerre di conquista, da coloni. . Le ceramiche fabbricate ad Arezzo, per esempio, erano conosciute in tutto il Mediterraneo; in Campania si producevano raffinati oggetti di vetro e si lavoravano i metalli preziosi; nella Pianura Padana si sviluppò la produzione di tessuti. penisola italica consenso minore afflusso di schiavi Accanto all’agricoltura, anche le attività artigianali conobbero un intenso sviluppo : l’approvazione, mostrata nei confronti di qualcuno, che deriva dalla concordanza di idee e opinioni. In ambito politico il termine è sinonimo di sostegno e definisce l’approvazione verso l’azione di un certo personaggio politico. Consenso L’economia nelle province La ricchezza della penisola italica e della sua capitale, Roma, non sarebbe stata tale senza la . Dalle miniere della penisola iberica continuavano ad affluire verso l’Italia grandi quantità di minerali (argento, oro, ferro, piombo, rame e stagno). Dall’Europa centrale giungevano pelli, bestiame e schiavi. Dalle terre affacciate sul mar Baltico proveniva l’ambra (materiale costituito dalla resina fossile delle conifere diffuse in quelle aree), importata per la realizzazione di manufatti pregiati. Dall’Egitto, vero e proprio “granaio” di Roma, venivano importate grandi quantità di cereali, mentre dal resto dell’Africa settentrionale giungevano avorio, oro, incenso e schiavi, insieme agli animali feroci (per esempio i leoni) catturati nell’entroterra e utilizzati negli spettacoli pubblici organizzati per la plebe. Anche i dei territori sottomessi da Roma si intensificarono. Dalle isole britanniche entravano in circolazione nel Mediterraneo grandi quantità di stagno e ferro; dall’Asia si importavano gioielli e profumi, molto ricercati dai ceti sociali più ricchi, insieme a tessuti di lana, di lino e di seta. Quest’ultima proveniva addirittura dalla Cina, attraverso la via della seta. grande quantità di merci prodotte ed esportate dai territori delle province contatti commerciali con i popoli che vivevano oltre i confini