Bisanzio, la nuova Roma Tra le riforme di Costantino vi fu anche il (l’odierna Istanbul), che egli ribattezzò . Le ragioni del trasferimento erano di natura economica, strategica e politico-religiosa. trasferimento della capitale imperiale da Roma a Bisanzio Costantinopoli (“città di Costantino”), nel 330 p. 121 STUDIO SULLA CARTA Il luogo Del tutto risparmiata da incursioni di popolazioni bellicose, la penisola anatolica, nei pressi della città di Bisanzio, prosperò grazie agli con l’Oriente. La posizione geografica di Costantinopoli, infatti, all’incrocio tra le vie marittime che collegavano l’Egeo e il mar Nero, favoriva un più efficiente controllo sulle attività mercantili, che garantivano , determinando, di fatto, un forte squilibrio finanziario ai danni dell’Occidente. Si trattava di traffici di merci preziose e ricercate (profumi, gioielli, spezie e tessuti pregiati) che provenivano dall’Asia e soddisfacevano la domanda di beni di lusso delle classi sociali più ricche delle regioni occidentali del Mediterraneo. Più facilmente difendibile, rispetto a Roma o a Milano, dalle minacce dei popoli che premevano lungo i confini dell’Europa centrale, Costantinopoli assicurava poi una . Infine, il trasferimento della capitale da Roma organizzate dalla nobiltà romana, ostile all’imperatore perché rimasta in gran parte fedele ai culti pagani. Lo spostamento della capitale comportò anche un profondo cambiamento culturale. Dal momento che nelle regioni orientali si parlava il , esso divenne la . intensi scambi commerciali entrate fondamentali per il bilancio statale maggiore sicurezza alla sede imperiale eliminava i rischi di congiure politiche greco lingua ufficiale dell’impero I commerci nell’impero nel III secolo d.C. Osserva la carta e rispondi alle domande Da quali aree geografiche provenivano gli schiavi venduti nell’impero romano? Quali aree dell’impero erano maggiormente coperte da grandi strade militari e commerciali? Quali città erano toccate dalle principali rotte marittime?