LEZIONE 18.5 LE INVASIONI E LA FINE DELL IMPERO D OCCIDENTE La separazione tra impero d Occidente e d Oriente attuata da Teodosio aggrav la gi critica situazione delle regioni occidentali, sottoposte alla crescente pressione dei popoli germanici e private del sostegno militare ed economico della parte orientale. Tra il V e il VI secolo, per di pi , le autorit politiche dell impero d Oriente non esitarono a spingere gli invasori verso occidente per allontanare il rischio dell occupazione dei loro territori. Stilicone al vertice dell impero Una moneta d oro risalente all epoca dell imperatore Onorio che raffigura la personificazione di Roma. Epurazione: azione che consiste nel purificare , nel liberare da ci che impuro . In ambito storico, indica l eliminazione di personaggi considerati ostili a chi detiene il potere. I saccheggi e le devastazioni Gli Stati europei: la Spagna p. 135 VIDEO I Goti fino al sacco di Roma del 410 Quando Onorio divenne imperatore, nel 395, aveva solo undici anni ed era dunque inadatto a governare uno Stato afflitto da innumerevoli problemi. In conformit con le decisioni testamentarie del padre Teodosio, egli fu affiancato da Stilicone, generale dell esercito imperiale di origine germanica che aveva scalato la gerarchia militare grazie alle sue spiccate capacit di comando. La sua figura, che testimoniava l importanza ormai fondamentale dei mercenari germanici nella difesa dell impero, suscit per un vasto malcontento tra i soldati e i funzionari di origine romana, contrari all assegnazione di un potere cos vasto a un capo straniero. Questa ostilit di parte dell esercito e della classe dirigente nei confronti di Stilicone indebol ulteriormente la gi incrinata compattezza dell impero romano d Occidente; egli riusc per a rafforzare la propria autorit grazie alla vittoria sui Visigoti (nel 401), i quali, dopo aver stipulato un accordo diplomatico con l impero d Oriente, avevano rivolto i loro attacchi alla penisola italica. Un altro importante successo fu ottenuto da Stilicone contro gli Ostrogoti, la cui avanzata in Italia fu bloccata nei pressi di Fiesole (nel 405). I successi militari fecero per anche aumentare il risentimento dei funzionari romani nei suoi confronti. Temendo che Stilicone acquisisse un potere eccessivo, fecero credere a Onorio che egli tramasse per organizzare un colpo di Stato e lo convinsero a farlo uccidere (nel 408). La morte di Stilicone ebbe conseguenze politiche e militari rilevanti. La sua uscita di scena, infatti, fu il preludio di un epurazione attuata dai comandanti militari nei ranghi dell esercito imperiale. I mercenari germanici arruolati come ufficiali furono destituiti e ferocemente perseguitati. Il risultato fu il passaggio di migliaia di soldati tra le file degli invasori, arricchendole del notevole patrimonio di conoscenze strategiche acquisito militando nelle truppe imperiali, con il conseguente aggravamento della situazione militare dell impero d Occidente. Le invasioni dei Germani, fino ad allora bloccate o almeno arginate dalla difesa militare dei confini e dagli accordi diplomatici, non trovarono pi ostacoli, e la penisola italica fu devastata da incursioni violente e distruttive. Nel 408 i Visigoti guidati da Alarico, provenienti dalla penisola balcanica, calarono in Italia e assediarono Roma, ormai priva di difese militari. Al rifiuto da parte delle autorit cittadine di pagare ingenti somme di denaro, i Visigoti entrarono in citt e la sottoposero a un terribile saccheggio (410). Abbandonata l Italia, essi si stabilirono, sotto la guida del successore di Alarico, Ataulfo, nella Gallia meridionale e fondarono un regno indipendente, che si estese progressivamente fino alla Spagna. 131