LEZIONE 19.3 L impero romano d Oriente avvio all ippodromo di Costantinopoli, che non era soltanto lo spazio riservato alle corse dei cavalli e agli spettacoli pubblici, ma anche uno dei principali luoghi della vita politica della città, in cui la folla si divideva in fazioni contrapposte. Giustiniano, vedendo minacciato il suo trono, reagì con durezza. Migliaia di cittadini rimasero uccisi nella violenta repressione attuata dall esercito imperiale, la città fu incendiata e gli oppositori al regime di Giustiniano furono trucidati. La conquista bizantina dell Occidente Al culmine del suo potere, dopo aver soffocato le rivolte popolari e aver eliminato gli oppositori interni, Giustiniano intraprese una politica di espansione volta a riunificare i territori un tempo appartenuti all impero romano. In pochi anni questa politica aggressiva avrebbe permesso di estendere i domini di Costantinopoli su quasi tutte le coste del Mediterraneo. In Occidente i regni romano-germanici si trovavano in forte difficoltà. Le guerre per il controllo dei territori contesi e le difficoltà nel realizzare una piena integrazione tra Germani e Romani avevano infatti seriamente indebolito gli Stati sorti in seguito alla frammentazione politica dell impero d Occidente. Questa situazione spiega la rapida conquista bizantina dell Occidente da parte di Giustiniano. Egli affidò le operazioni militari al generale Belisario che, grazie al predominio marittimo della flotta e alla solida organizzazione del suo esercito, conquistò facilmente il regno dei Vandali in Africa. Da qui, Belisario poté rivolgere l attacco alla penisola iberica, dove tuttavia la strenua resistenza dei Visigoti limitò la sua avanzata alle regioni meridionali. La conquista delle coste africane, in ogni caso, rafforzò la supremazia marittima bizantina nel Mediterraneo. Il passo successivo fu l attacco al regno degli Ostrogoti, che erano entrati in una fase di instabilità politica e di declino dopo la morte del re Teodorico. La lunga guerra in Italia A Teodorico era succeduto, appena bambino, il nipote Atalarico e poi la madre di questi, Amalasunta, che aveva in parte ripreso la politica moderata del padre. L uccisione di Amalasunta da parte del cugino Teodato, tuttavia, fece precipitare la situazione. La persecuzione dei cattolici praticata dai dignitari di corte ariani fece perdere ai sovrani ostrogoti il sostegno della maggioranza della popolazione e compromise seriamente la tenuta del regno, esponendolo alle mire espansionistiche di Bisanzio. Nel 535 iniziò dunque la guerra greco-gotica, così chiamata perché contrappose i Bizantini, eredi della cultura greca, al popolo germanico insediato in Italia. Le truppe di Belisario penetrarono nella penisola dai Balcani, ma incontrarono una tenace resistenza da parte degli Ostrogoti nell Italia settentrionale. Nonostante avesse l appoggio della popolazione di origine romana e delle autorità ecclesiastiche, che consideravano l invasione come un opportunità per liberarsi dal dominio degli Ostrogoti e per sconfiggere definitivamente l arianesimo, l esercito bizantino rimase a lungo impegnato in una guerra difficile, che devastò la penisola provocando gravi distruzioni nelle città e nelle campagne. Sotto la guida del re Totila (541-552) gli Ostrogoti riuscirono a organizzare un efficace controffensiva. Il comando delle truppe bizantine fu affidato al generale Narsete, che sconfisse i nemici nel 552 a Gualdo Tadino (in Umbria) e nel 553 sui monti Lattari (presso l odierna Sorrento, in Campania). Nello stesso anno i Bizantini si imposero anche sulle ultime sacche di resistenza, ponendo fine alla guerra. Voci dalla storia p. 164 Dignitario di corte: persona rivestita di una dignità , cioè che ricopre incarichi di prestigio presso la corte per volere del sovrano. Il nuovo dominio bizantino L arrivo dei Bizantini in Italia non significò comunque la ricostituzione dell impero romano. La penisola fu ridotta a esarcato (dal greco éxarchos, comandante , governatore ): divenne cioè una provincia imperiale, con capitale Ravenna. Anche gli abitanti di origine romana e di religione cattolica furono sottomessi come sudditi, passando dal dominio ostrogoto a quello di Bisanzio senza che la loro situazione vedesse un miglioramento. Al contrario, mentre il potere bizantino si rivelava non meno autoritario del precedente, c era la crisi economica e sociale che, causata dalla guerra, aveva peggiorato 163
VOCI DALLA STORIA - Il potere tirannico di Giustiniano