L RA DI CIVICA LETTURA La parola a... #paroleperilfuturo Gino Roncaglia Vorrei provare a spiegare perch la lettura, insieme alla scrittura, resta una fondamentale competenza di cittadinanza. Gino Roncaglia professore di Editoria digitale, Digital Humanities e Filosofia dell informazione presso l Universit Roma Tre. Autore di numerosi saggi sui nuovi media con particolare riferimento al futuro del libro e della lettura e sulla storia della logica, fra gli esperti che hanno lavorato al Piano Nazionale Scuola Digitale e collabora da tempo con Rai Cultura. Fra i suoi libri pi recenti, L et della frammentazione. Cultura del libro e scuola digitale (seconda edizione accresciuta, Laterza 2020) e La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro (Laterza 2010). 206 L uomo ha imparato a scrivere e a leggere partendo da interazioni e relazioni legate al mondo fisico. Secondo le ipotesi oggi pi accreditate, infatti, la scrittura sarebbe nata dalla progressiva evoluzione del sistema dei contrassegni d argilla (clay tokens), utilizzati nell antica Mesopotamia per rappresentare transazioni commerciali: un po per volta sarebbe nata l abitudine a raggruppare i contrassegni corrispondenti a una transazione in una palla d argilla, che sarebbe poi diventata una tavoletta incisa, i cui segni si sono man mano evoluti trasformandosi in sistemi alfabetici. Con la nascita della scrittura e della lettura abbiamo esternalizzato , affidandole a supporti fisici, parte delle nostre interazioni e della nostra stessa memoria. Un lavoro complesso anche dal punto di vista neurologico: non a caso per imparare a leggere e scrivere serve un addestramento lungo e specifico, attraverso cui collegare le aree del cervello legate al linguaggio e le aree del cervello legate al riconoscimento visivo di forme e figure. Ben presto i testi prodotti sono diventati non solo deposito di memoria (e transazioni) di uno o di pochi individui, ma deposito di memoria collettiva, in forma di leggi, credenze, narrazioni, argomentazioni. E la capacit di leggere si trasformata in uno strumento di accesso alla complessit del mondo. Le forme della testualit sono rimaste sempre legate alla natura e alle caratteristiche dei supporti usati, e alle modalit del loro uso. Cos uno dei primi testi narrativi della storia dell umanit , l Epopea di Gilgamesh, ha una struttura a episodi anche perch era scritto su tavolette d argilla, che ne suggerivano anche fisicamente l articolazione in capitoli . La produzione organizzata di testi si sviluppa nell Alto Medioevo negli scriptoria dei monasteri, vere e proprie officine di scrittura, nelle quali gli amanuensi trascrivono e illustrano i testi, e alle quali corrispondono pratiche di lettura, conservazione e diffusione legate prima all ambiente monastico e poi, a partire dalla fine dell XI secolo, alle prime universit . Ma con l invenzione della stampa a caratteri mobili, a partire dalla met del XV secolo, che la diffusione dei testi pu fare un vero e proprio salto quantitativo e qualitativo: i libri diventano pi diffusi ed economici, il numero di copie si moltiplica, e il pubblico dei lettori man mano si allarga. La capacit di leggere diventa progressivamente un essenziale competenza di cittadinanza, indispensabile per conoscere il mondo fisico e sociale che ci circonda. Oggi, con l avvento dell ecosistema digitale, le forme e i contenuti dell attivit di