CAPITOLO 22 L ESPANSIONE ARABA Gli Om yyadi ottennero grandi successi anche in Oriente, conquistando vasti territori fino al fiume Indo. L unica vera resistenza alla loro espansione fu rappresentata dall impero bizantino, che, per quanto indebolito e minacciato nel cuore stesso dei suoi possedimenti la capitale Costantinopoli fu assediata senza successo prima nel 674 e poi nel 717 , riusc a resistere alla pressione araba, sbarrando il passo all invasione islamica dell Europa orientale. Il successo dell islam IL PERSONAGGIO Gli storici hanno discusso sulle cause dell espansionismo arabo e sulle ragioni del successo che accompagn la diffusione dell islam in cos vasti territori. Le conquiste territoriali rappresentarono probabilmente una valvola di sfogo per tensioni che avrebbero altrimenti indebolito il califfato: l annessione di terre straniere impegn infatti le bellicose trib di beduini verso l esterno, neutralizzando l insorgere di conflitti intestini alla societ araba. Alla base dell espansionismo arabo ci furono comunque potenti motivazioni religiose, in primo luogo il desiderio di diffondere l islam oltre la penisola arabica e di convertire i popoli non musulmani alla vera fede come lo stesso Maometto aveva esortato Al , il genero di Maometto Nel mondo islamico il califfo (khal fa, in arabo) letteralmente il successore di Maometto, con funzione di leader politico e spirituale della comunit islamica universale. Al ibn Ab T lib (599-661), genero e cugino di . Maometto, fu il quarto califfo, tra il 656 e il 661. Al era imparentato con Maometto per via paterna: i rispettivi padri erano fratelli, ma Al era circa trent anni pi giovane del cugino. In et giovanile Al abbracci la dottrina proposta da Maometto e, secondo gli sciiti, fu il suo primo proselito. Il legame tra i due cugini fu rafforzato dal vincolo matrimoniale che un Al a Fatima, la figlia di Maometto, ma nonostante la familiarit e la sincera adesione di Al alle campagne promosse in nome dell islam, il profeta non mostr mai, nei confronti del genero, segnali di particolare favore. Piuttosto, Maometto appariva condizionato dalle influenze che su di lui esercitavano la giovane moglie Aisha, il suocero Abu Bakr e il discepolo Omar. In ragione di tali pressioni, alla morte del profeta, Al fu escluso dalla successione e dall attivit politica della comunit islamica. Ferito nell orgoglio, Al si rese il cardine di una fervida corrente oppositiva: si fronteggiavano cos , dal lato di Al , i medinesi, i fedeli che storicamente avevano sostenuto Maometto nei momenti di incertezza; e, dall altro lato, la fazione meccana, formata dalla classe dirigente, di recente conversione, appoggiata dal califfato. In questo contesto si profilarono le due correnti degli sciiti, guidati da Al , e dei sunniti. La tensione tra gli schieramenti esplose nel 656, quando Medina fu teatro dello scontro che implic l assassinio del terzo Al ibn Ab T lib. . 252 califfo Othm n e la nomina di califfo ad Al , da parte dei notabili locali. Tuttavia, la nuova posizione non fu, per Al , condizione di pace e sicurezza: la vedova di Maometto, Aisha, sollev alla Mecca una rivolta che coinvolgeva movimenti politici di ben pi ampio raggio. Infatti, mentre Egitto e Iraq erano lacerati dai contrasti tra le due fazioni, la Siria, governata da Mu wiyah, adirato per l assassinio del congiunto Othm n, abbatt contro Al un poderoso e temibile esercito, pronto a distruggere l uomo che il siriano riteneva responsabile dell uccisione del parente. Sebbene Al stesse riportando incoraggianti vittorie in Iraq e in Egitto, tuttavia il califfo fu sconfitto sul fronte siriano: la fortuna avversa cost ad Al l abbandono della maggior parte dei suoi compagni di fede, che si raccolsero nella setta dei kh rigiti. Fu proprio la mano di uno di questi ad assassinare Al , ormai prossimo alla rovina, nel 661.