Il primato culturale arabo Il contributo arabo allo sviluppo della cultura mediterranea ed europea, oltre che orientale, fu enorme anche sotto il profilo filosofico, scientifico e medico. Si deve agli Arabi, per esempio, la diffusione nel bacino del Mediterraneo, e successivamente nel resto d’Europa, del , le cui cifre sono dette per l’appunto numeri arabi, sebbene essi lo avessero appreso e rielaborato in seguito ai contatti commerciali con l’India. Lo stesso vale per il . Dai contatti con la Cina i mercanti arabi appresero invece , che grazie alla loro mediazione culturale furono in seguito introdotte in tutta l’area mediterranea e in Europa. La fioritura della cultura araba continuò anche dopo l’ della potenza imperiale islamica, fino all’anno Mille e oltre. Nel campo della matematica, per esempio, devono molto agli Arabi gli (il termine algebra, , fu introdotto dal il matematico Al-Khuwarizmi, vissuto nel IX secolo, dal cui nome deriva anche il termine “algoritmo”). In ambito filosofico, grande fu l’influenza di (1126-1198), uno dei maggiori interpreti del pensiero di Aristotele. Nella medicina, infine, si ricorda il nome di (980-1036), anch’egli erede della cultura greca e delle opere di Ippocrate e Galeno. sistema di numerazione ancora oggi utilizzato in gran parte del mondo concetto matematico di zero l’uso della bussola, della carta e della polvere da sparo apogeo studi di trigonometria e di algebra al-giabr Averroè Avicenna Storia & Tecnica : riferito all’orbita apparente del Sole intorno alla Terra, indica il punto in cui il Sole si trova alla maggior distanza da essa. In senso figurato, significa il momento di massimo sviluppo di una civiltà. Apogeo Gli Arabi furono infatti determinanti non solo per la diffusione in Occidente di conoscenze apprese dall’Oriente, ma anche per la . Essi copiarono e tramandarono numerose opere degli autori antichi, soprattutto greci, che erano andate perdute in Europa durante le invasioni germaniche. Alcuni califfi stabilirono addirittura rapporti diplomatici con gli imperatori bizantini per ottenere, in cambio di preziosi doni, le opere dei filosofi, dei matematici e dei medici greci dell’età classica, che i funzionari statali si occupavano poi di far copiare e diffondere tra gli intellettuali delle varie regioni dell’impero. trasmissione della cultura classica Iniziale miniata con il ritratto di Averroè. STORIA & TECNICA Le scoperte arabe Lo splendore della cultura musulmana nell’Alto Medioevo è testimoniato dalle numerose opere architettoniche giunte fino a noi. Notevoli furono anche i progressi raggiunti in campo scientifico, in particolare nella chimica, nella medicina, nell’astronomia e nella matematica. A differenza dei Greci e dei Romani, per i quali gli studi scientifici avevano soprattutto implicazioni filosofiche e teoriche, gli Arabi si servirono delle loro scoperte per elaborare numerose applicazioni pratiche. Si deve a loro, per esempio, l’introduzione nel Mediterraneo della , più maneggevole in caso di tempesta rispetto alla vela quadrata utilizzata fino ad allora, che essi adottarono in seguito ai contatti con l’Estremo Oriente. Nel campo della navigazione gli Arabi introdussero anche il , uno strumento portatile usato per orientarsi durante la navigazione mediante la misurazione dell’altezza degli astri sull’orizzonte. vela triangolare timone e l’astrolabio Un astrolabio di fattura araba conservato al Museo di arte islamica di Doha.