LEZIONE 23.1 cazion Tunisi e CIVI CA IL LUOGO Nel corso dell avanzata Uqba ibn Nafi stanzi accampamenti che nel tempo si svilupparono in vere e proprie citt : la collocazione di questi centri era fondamentale per avviare il processo di islamizzazione delle popolazioni autoctone: i Berberi. Giunti nella zona del Maghreb (attuali Marocco, Algeria, Tunisia e Libia) fin dall epoca neolitica, i Berberi erano un popolo dai tratti somatici europei, di pelle bianca, e per questo facilmente distinguibili dagli altri popoli africani e nord-africani. Noti agli antichi Egizi, ai Greci e poi ai Romani, i Berberi avevano dato vita intorno al III sec. a.C. a veri e propri Stati, come quello di Mauretania e quello di Numidia, che entrarono a far parte dell impero romano nel I secolo d.C. Successivamente, nel territorio dell Algeria settentrionale costituirono il regno dei Mauri e dei Romani, sfruttando la crisi e la successiva caduta dell impero romano d Occidente. Nel VII secolo opposero una strenua resistenza alla conquista araba. Di religione prevalentemente cristiana, e dunque naturali alleati dei Bizantini, i Berberi subirono pi volte gli attacchi di Uqba ibn Nafi , che fece inoltre catturare, nel 681, Kusayla, il sovrano del regno mauro-romano che aveva la sua capitale nella citt di Altava, nell odierna Algeria. Kusayla, che precedentemente si era anche convertito all islam pur di non fornire agli Arabi pretesti per l invasione, riusc tuttavia a fuggire e a porsi a capo di un agguerrita resistenza, formata da un robusto esercito di Berberi e Bizantini: nel 683, Kusayla Edu La resistenza dei Berberi La conquista araba nel Nord L antica citt di Thuni, nel Nord Africa, sorgeva nei pressi di Cartagine e, nel corso della terza guerra punica, fu abbattuta dai Romani. Il sito fu ricostruito e destinato, sotto Augusto, a fiorire come centro di produzione agricola e commerciale, grazie alla sua posizione elevata, idonea al controllo dei traffici mercantili navali e carovanieri. La citt si svilupp pienamente a partire dal IV secolo, come stazione di sosta lungo le strade romane che conducevano a Cartagine, ma sulla spinta della conquista araba del VII secolo, intraprese un percorso evolutivo che la condusse al massimo del suo splendore a cavallo dei secoli XIV e XV. Sotto il dominio arabo sorse quella che oggi la parte pi antica della citt , la Medina, fondata nel 698, a cornice della prima costruzione della principale moschea della citt : al-Zaytuna, o mo- schea dell Olivo. La Medina estese la sua area, nel corso del Medioevo, in un reticolato di strade (suq) che hanno rappresentato per molti secoli il cuore dell economia e dell artigianato dell intera regione, prima di essere riorganizzati in un sistema pi lineare. Il valore artistico di Tunisi si accrebbe soprattutto dopo il 1228, sotto la dinastia Hafside: la capitale del regno arricch il proprio paesaggio culturale con la proliferazione di monumenti che recano influenze arabe, bizantine e romane, divenendo il maggior centro culturale ed economico del Mediterraneo. Sotto il dominio arabo il sito ebbe un importanza vitale, dal punto di vista militare, per la sua vicinanza al canale di Sicilia. Successivamente la citt fu conquistata dagli Ottomani alla fine del XVI secolo. Dal 1881 al 1956 crebbe sotto il protettorato francese. FINO A NOI Oggi la Medina di Tunisi, per l ottimo stato di conservazione che la distingue da altre medine, inserita nel Patrimonio dell umanit dell Unesco. Attualmente la citt la capitale della Tunisia e, con oltre un milione di abitanti, il centro pi popoloso dello Stato. Tunisi un autentica metropoli e costituisce il baricentro culturale, commerciale e industriale della Tunisia. La citt comunica con il mar Mediterraneo attraverso un canale navigabile in cui trova sfogo anche l attivit del porto di La Goletta che, insieme a quello di Tunisi, vivacizza l attivit mercantile della capitale. Tunisi presenta anche una buona vocazione turistica, alimentata dal clima mediterraneo. La Medina di Tunisi. 271