LEZIONE 23.4 LE SOCIET TRIBALI Lo sviluppo sostenibile p. 286 Pastori in transito nel territorio desertico del Sahel. Una storia difficile da ricostruire Nel corso della sua storia il continente africano ha conosciuto dei modelli di sviluppo differenti da quelli vissuti nel mondo occidentale. A differenza delle zone del continente finora esaminate, durante l Alto Medioevo l Africa subsahariana non ha però visto l avvicendarsi di grandi imperi. Alcune importanti civiltà stabilitesi in questi territori, tuttavia, avrebbero influenzato a lungo la cultura africana. Non è facile ricostruire la storia altomedievale dell Africa centrale e meridionale, quella porzione cioè del continente posta al di sotto del cosiddetto Sahel, la fascia di territorio compresa tra il deserto del Sahara a nord, la savana sudanese a sud, l oceano Atlantico a ovest e il mar Rosso a est. Per il periodo antecedente all arrivo delle potenze coloniali europee, che sarebbe avvenuto solo in età moderna (secoli XV-XIX), quelle zone dell Africa sono quasi del tutto prive di memoria scritta e, per ricostruirne il passato, ci si affida per lo più al lavoro degli archeologi. Ciò che accomunava una porzione di territorio tanto vasta era comunque la presenza di tribù, intese come strutture fondamentali dell ordine sociale. Caccia, agricoltura e pastorizia sono state da sempre le principali attività economiche per una zona amplissima, che vedeva la presenza di differenti ecosistemi, dai deserti alle praterie, dalle savane alle foreste. Religioni tradizionali, politeiste e animiste, già diffuse nell Alto Medioevo, caratterizzano ancora oggi molti popoli dell Africa centro-meridionale. #leparolevalgono Tribù Una tribù è una società umana caratterizzata al suo interno da una relativa omogeneità a livello culturale e linguistico, anche se non necessariamente coincidente con un unico territorio. Ciascun gruppo etnico che forma una tribù si dota di caratteri di riconoscibilità (lingua e assetto sociale) nel confronto con altre tribù, perché queste ne riconoscano e ne accettino l esercizio dei diritti territoriali. La coesione di una tribù, sia sedentaria sia nomade, è riconosciuta a partire dalla figura di un capostipite comune che, solitamente, ha origini mitiche. Abbiamo visto come le tribù siano state presenti in molti contesti geografici e temporali. L esempio più famoso è quello delle 12 tribù in cui era diviso il popolo ebraico, ma anche nell Atene classica i cittadini erano divisi in 10 tribù, secondo la riforma di Clistene, poi cresciute fino al numero di 12 e poi di 13. Anche la Roma delle origini, quella in lotta con le altre popolazioni italiche e poi con gli Etruschi per il dominio sull Italia centrale, era divisa in tribù. Uno dei principali meriti storici di Maometto fu proprio quello di aver unito sotto un unica bandiera, quella dell islam, tante tribù divise e spesso in lotta tra loro. Dal punto di vista dell antropologia, solitamente una tribù è organizzata in villaggi; è dedita all agricoltura o alla pastorizia; non interpreta pienamente il concetto di proprietà privata. Una delle specificità di questa organizzazione politica è la mancanza di una divisione in classi sociali: pertanto, la tribù manca di un potere centrale. La figura del capo tribù non esercita mai un potere coercitivo, né sanzionatorio; semmai prescrittivo. Ai capi tribù viene affidata la responsabilità di risolvere pacificamente eventuali contrasti interni o fra tribù. La società tribale si fonda su nuclei di discendenza legati tra loro, orizzontalmente, da uno spirito egualitario: il legame di parentela, basato su una discendenza comune, cementa la lealtà di gruppo, lo spirito solidale e il senso di appartenenza. Inoltre, attraverso i rapporti genealogici si rafforzano le alleanze con altre tribù. Attualmente, le collettività di tipo tribale non esistono se non inserite in un contesto politico statale che le governa indirettamente. 283