Lo sviluppo sostenibile I Paesi sviluppati di fronte alla crisi Ad accelerare il sorpasso dell Occidente avanzato (soprattutto degli Stati Uniti e dei Paesi dell Unione europea) da parte delle grandi economie asiatiche di Cina e India potrebbe contribuire la grave crisi economica che ha colpito la maggioranza dei Paesi sviluppati del mondo a partire dal 2008. Con il processo di globalizzazione, che di fatto ha unito le realt economiche di gran parte dei Paesi del mondo in un unico mercato economico e finanziario, le difficolt economiche di un determinato Paese possono scatenare una reazione a catena con effetti all altro capo del pianeta: quanto accaduto in seguito alla crisi finanziaria nata negli Stati Uniti alla fine del 2007, che in breve tempo si allargata a molti Paesi europei e del resto del mondo. Diversi Stati sono entrati in recessione, cio il loro Pil diminuito rispetto a quello degli anni precedenti, un fenomeno che ha causato un calo dei consumi interni, un rallentamento delle attivit produttive e un aumento della disoccupazione. La recessione ha avuto gravi conseguenze anche sulle finanze pubbliche dei Paesi pi colpiti: gli Stati hanno aumentato il proprio debito pubblico e alcuni (tra cui Irlanda, Portogallo e Grecia), non essendo in grado di restituire i prestiti ai creditori e non volendo dichiarare bancarotta, sono stati costretti a chiedere aiuto finanziario a organizzazioni internazionali come l Unione europea e il Fondo monetario internazionale. Nei Paesi pi colpiti dalla crisi, tra cui gli stessi Stati Uniti, Portogallo, Spagna e Grecia, si sono svolte manifestazioni di protesta, degenerate anche in scontri violenti, causate dalle difficolt da parte di ampie fasce della popolazione per il taglio dei servizi pubblici, l aumento delle tasse e la mancanza di lavoro. I casi di India e Cina Hanno invece risentito in misura molto minore degli effetti della crisi i cosiddetti Paesi emergenti, cio quei Paesi un tempo in via di sviluppo che negli ultimi anni hanno sperimentato una forte crescita economica, come quelli del cosiddetto gruppo dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Mentre i Pil dei Paesi dell Unione europea, degli Stati Uniti e del Giappone diminuivano a causa della recessione, o al STUDIO SULLA CARTA Le variazioni del Pil dei Paesi del mondo nel 2013 espresse in punti percentuali meno di 0% tra 0% e 1% tra 1% e 2% tra 2% e 4% tra 4% e 6% oltre 6% dati non disponibili 291