Il dispotismo di Nerone Quando Claudio morì, nel 54 d.C., probabilmente avvelenato per una congiura ordita da Agrippina stessa, a soli 17 anni ereditò la guida dell’impero. L’ascesa al potere di Nerone non era malvista dai senatori, che vedevano nel giovane imperatore e nei suoi – il prefetto del pretorio e il filosofo stoico , importante intellettuale del tempo e suo precettore – una garanzia per il rispetto delle prerogative del senato e delle altre magistrature. Nerone (54-68 d.C.) consiglieri Afranio Burro Lucio Anneo Seneca p. 37 p. 38 Il personaggio Storia & Arte I primi cinque anni del regno di Nerone furono in effetti influenzati dall’equilibrio di Burro e Seneca; ben presto, però, come era già accaduto con Caligola, la moderazione lasciò il posto a un . Nerone assunse un e impose la . Dopo aver fatto eliminare la sua stessa madre, Agrippina, che aveva continuato a intessere intrighi anche dopo l’ascesa al trono del figlio, egli mise da parte anche i suoi migliori collaboratori. Seneca si ritirò a vita privata ma, denunciato come complice di una congiura ordita dalla famiglia dei Pisoni nel 65 d.C., fu costretto a suicidarsi. Negli stessi anni caddero vittime di Nerone anche la prima e la seconda moglie, e . Nerone fu addirittura sospettato di aver provocato il , scoppiato probabilmente per motivi accidentali, ma , che in questi anni conobbero le prime persecuzioni. la più importante delle quali fu quella ordita da Pisone nel 65 d.C., reagendo con feroci repressioni eseguite dal nuovo e potente prefetto del pretorio, . regime autoritario atteggiamento da sovrano orientale venerazione della sua persona Ottavia Poppea gravissimo incendio di Roma del 64 d.C. attribuito dalla propaganda imperiale ai cristiani Nerone sopravvisse a numerose congiure Tigellino L’incendio di Roma del 64 d.C., illustrazione del 1910. Accanto a questa politica di terrore, però, egli seppe anche esercitare . Per compiacere le masse proletarie di Roma venivano organizzati giochi circensi, feste pubbliche gratuite e spettacoli teatrali, nei quali Nerone stesso si esibiva come attore protagonista o atleta. Questi atteggiamenti spregiudicati ed esibizionisti non erano solo uno strumento di propaganda; Nerone nutriva una ed era un (durante il suo regno garantì infatti numerosi privilegi alla provincia greca). A lui si deve inoltre , attuata nel 64, la prima dopo secoli, che mirava a ridurre il peso della moneta d’oro (aureo) e a svalutare quella d’argento (denario), con il conseguente aumento delle emissioni monetali e dei commerci. Nondimeno, le sue abitudini e i suoi costumi lo resero . La sua politica dissennata, inoltre, provocò un , al quale egli cercò di porre rimedio . Queste iniziative gli procurarono però anche il risentimento dei cittadini italici e dei legionari. Il consenso di Nerone negli ambienti dell’esercito, del resto, era venuto meno quando egli , nel 67 d.C. Autore di vittorie militari in Oriente, dove aveva sconfitto i Parti e imposto il controllo di Roma sull’Armenia, Corbulone era stato eliminato proprio perché il suo successo personale era ritenuto pericoloso per il potere dell’imperatore. Il clima di tensione si concretizzò in , come quelle scoppiate in Britannia (61 d.C.) e a Gerusalemme (67 d.C.). Nel 68 d.C. si ribellarono anche , al comando delle legioni romane in Spagna, e Gaio Giulio Vindice, che guidava l’esercito in Gallia. Privo del sostegno dell’esercito, . Con la morte del suo ultimo esponente, . grande fascino su ampi strati della popolazione sincera ammirazione per le arti estimatore della cultura ellenica un’importante riforma monetaria sempre più inviso ai senatori grave dissesto economico delle finanze statali confiscando i beni degli avversari e aumentando i tributi alle province aveva costretto al suicidio Corbulone, suo valente generale numerose rivolte Servio Sulpicio Galba Nerone si rese conto di non avere più via di scampo e si suicidò si estingueva la dinastia giulio-claudia L’imperatore Nerone.