LEZIONE 26.2 Cavalieri e vassalli nell Europa dei Franchi Struttura piramidale: a forma di piramide, cioè con una base larga che va via via restringendosi verso l alto fino al vertice. In riferimento al sistema vassallatico, indica la presenza di molti vassalli che facevano capo alla figura del sovrano. lingua franca era invece vasso (dall antico celtico gwas, ragazzo , servo ), da cui il termine vassallo (diminutivo di vasso ) e vassallaggio . Un vincolo di fedeltà identico a quello che legava il vasso al sovrano era esteso dai vassi agli altri nobili a loro subordinati, grazie allo stesso sistema di cessione temporanea delle terre. Costoro erano chiamati vassalli (appunto piccoli vassi ). Come in una lunga catena, la società franca si reggeva su legami di lealtà che, a partire dalla ristretta cerchia dei vassi più vicini al sovrano, si allargavano in una struttura piramidale fino a estendersi su tutti i territori del regno, creando una rete di alleanze basate sul possesso della terra. Il vassallaggio fu il fondamento della relativa stabilità della monarchia franca. Infatti, da sistema di relazioni sociali proprio dell aristocrazia, esso divenne in seguito anche il perno dell organizzazione politica del regno franco e, nelle sue varie evoluzioni, la base dei rapporti sociali vigenti in Europa per buona parte dell età medievale. Il sistema vassallatico si reggeva però sulla costante espansione territoriale: quando terminarono le conquiste, i sovrani non ebbero più le disponibilità fondiarie necessarie per ricompensare i loro cavalieri e le tendenze autonomistiche dei nobili tornarono a incrinare la compattezza del regno. VOCI DALLA STORIA I vincoli tra i cavalieri e il sovrano In questo brano, tratto da un capitolare emanato agli inizi del IX secolo, si descrivono gli obblighi militari dei possessori di terre nei confronti del re. Ogni uomo libero che ha quattro mansi coltivati, o di suo o in beneficio da qualcuno, provveda al suo equipaggiamento e si unisca all esercito [ ]. A chi ha tre mansi di suo si aggiunga colui che ne ha uno e collabori con lui perché egli possa provvedere per entrambi. A colui che ha solo due mansi di suo si aggiunga un secondo che ne ha ugualmente due e uno di essi, usufruendo dell aiuto dell altro, raggiunga l esercito. A colui che ha solo un manso di suo si aggiungano altri tre che abbiano ugualmente un manso solo e collaborino con lui perché egli solo raggiunga l esercito; gli altri tre, che hanno prestato il loro aiuto, rimangano a casa. Vogliamo e comandiamo che i nostri missi [i missi dominici, inviati dal sovrano franco per controllare i territori dei suoi cavalieri] si informino scrupolosamente su coloro che l anno scorso, quando è stato convocato l esercito, non hanno tenuto conto di quell ordine che avevamo emanato in termini analoghi ai precedenti riguardo agli uomini liberi e ai più poveri; e chiunque venga scoperto non aver aiutato il suo pari a raggiungere l esercito secondo il nostro comando o a non essere venuto personalmente, assolva pienamente il nostro comando e dia piena garanzia di assolverlo secondo la legge. Monumenta Germaniae Historica, Capitularum regum Francorum, Legum Sectio II, I, Boretius, Hannover 1883 L investitura di un cavaliere, miniatura del XII secolo. STUDIO CON I TESTI Quanti mansi deve possedere un uomo libero per unirsi all esercito? Che cosa deve fare se ne possiede meno della soglia stabilita? Quale incarico è assegnato ai missi dominici? 371
VOCI DALLA STORIA - I vincoli tra i cavalieri e il sovrano