LEZIONE 27.2 Le seconde invasioni barbariche e l incastellamento Le invasioni del IX e del X secolo Carta INTERATTIVA Amburgo Dublino Londra Colonia Parigi Lechfeld Ungari Danub Roma Bari Agropoli Siviglia Tangeri Algeri io Direzione delle scorrerie vichinghe Basi dei Vichinghi Otranto Costantinopoli Zone di attivit dei Vichinghi Direzione delle incursioni saracene Principali aree colpite dalle incursioni saracene Direzione dell invasione ungara Tunisi m a r M e d i t e r ra n e o Principali zone devastate dagli Ungari Rispondi alle domande Quali aree dell Europa furono colpite dalle incursioni saracene? Quali zone furono devastate dagli Ungari? In quali aree geografiche i Vichinghi posero le loro basi? In che modo la citt di Costantinopoli fu coinvolta dalle invasioni? POPOLI E LINGUE Le lingue del Nord La lingua parlata dai Vichinghi era una lingua definita dagli studiosi proto-norreno, diffusa in tutta la Scandinavia e poi nei territori conquistati a partire dal IX secolo. Da questa lingua antica si poi evoluto il norreno: una lingua germanica che ha numerosi elementi in comune con l inglese e con il tedesco e dalla quale si sono originati, attraverso diversi percorsi, il norvegese, lo svedese, il danese, l islandese e il faroese (parlato nelle isole Far Oer). Fino al XIII secolo i popoli del Nord condividevano un unico linguaggio, il norreno appunto, sebbene gi segnato dalla nascita di alcune varianti e dialetti, in particolare il norreno occidentale, parlato in Islanda e in Norvegia, e il norreno orientale, parlato in Danimarca e in Svezia. Esistono ancora molti punti di contatto tra l antica lingua dei Vichinghi e le lingue oggi parlate in Islanda e nelle isole Far Oer: la forma scritta ancora comprensibile, ma nel parlato vi sono molte differenze, specialmente nella pronuncia delle vocali. Influenze norreniche sono inoltre presenti nel gaelico scozzese, nei dialetti normanni, nel finlandese e nel russo. Dal punto di vista grammaticale, il norreno una lingua molto ricca e complessa. Come nel latino, i sostantivi hanno tre generi, ovvero maschile, femminile e neutro, e si declinano, come gli aggettivi e i pronomi, in quattro casi (nominativo, genitivo, dativo e accusativo), secondo nove declinazioni. Per avere un idea del grado di familiarit tra il norreno e alcune lingue non scandinave, come l inglese e il tedesco, sufficiente fare alcuni esempi: armr, braccio in norreno (arm in inglese e in tedesco); gestr, ospite (guest in inglese, Gast in tedesco); hjarta, cuore (heart in inglese, Herz in tedesco); f tr, piede (foot in inglese, Fu in tedesco); gefa, dare (give in inglese, geben in tedesco). 409