CAPITOLO 27 L EUROPA DEL FEUDALESIMO del Basso Medioevo il periodo che convenzionalmente prende avvio dall anno Mille i poteri universali della Chiesa e dell impero avrebbero continuato a contendersi la supremazia nel continente, fino al sorgere delle monarchie nazionali, con le quali si sarebbe aperta una nuova epoca nelle relazioni politiche e diplomatiche della storia europea. IL PERSONAGGIO Matilde di Canossa Matilde di Canossa, o Matilde di Toscana (1046-1115), rappresenta una clamorosa eccezione in un epoca storica in cui le donne faticavano moltissimo a emergere dall anonimato e a conquistarsi posizioni che andassero al di l del ruolo di mogli e madri. Nata in una potente famiglia feudale di origine longobarda, i Canossa, marchesi e duchi della Tuscia, era anche imparentata, per via materna, con la dinastia imperiale: Enrico IV era infatti suo cugino. Dopo la prematura morte del padre Bonifacio, vittima di una congiura di palazzo, e quella dei due fratelli maggiori, Matilde, rimasta unica erede, seppe non solo mantenere, ma addirittura ingrandire i possedimenti familiari. Nonostante il grado di parentela con gli imperatori, Matilde e sua madre si legarono soprattutto al papato, appoggiando i pontefici nella lotta per le investiture contro gli imperatori. Dal 1076, data di morte della madre, fino al 1115 fu unica sovrana di un territorio vastissimo, che occupava parti delle attuali Lombardia, Emilia-Romagna (dove si trova Canossa), Toscana e Alto Lazio: sotto di lei il dominio dei Canossa raggiunse la massima espansione. L evento storico per il quale maggiormente ricordata fu la grave umiliazione inflitta al cugino Enrico IV. Matilde si schier infatti al fianco di papa Gregorio VII, che nel 1076 aveva scomunicato l imperatore: nel gennaio 1077 si tenne un incontro tra i due proprio nel castello di Canossa, dove il pontefice era ospite di Matilde; prima di poter entrare per ottenere la revoca della scomunica, Enrico IV dovette rimanere per tre giorni e tre notti inginocchiato davanti al portale d ingresso del castello, con il capo coperto di cenere. Il conflitto tra papa e imperatore in realt prosegu anche negli anni successivi, nonostante il momentaneo compromesso raggiunto a Canossa, e Matilde ebbe di nuovo un ruolo da protagonista, raccogliendo armate che combatterono in vari scontri al fianco degli altri alleati del papa. Nel 1090, nella sua terza e ultima discesa in Italia, il potente esercito di Enrico IV venne sconfitto, stretto nella morsa di castelli, rocche e borghi fortificati che da sempre contraddistinguevano i domini dei Canossa. Il contrasto con l impero si san solo con Enrico V, terzogenito di Enrico IV, con il quale si giunse a un accordo. Alla morte di Matilde, causata dalla gotta, il suo immenso patrimonio feudale si disperse, anche perch non lasci eredi in vita: un unica figlia, Beatrice, frutto del suo primo, tormentato matrimonio con Goffredo il Barbuto, era morta pochi giorni dopo il parto; probabilmente non fu nemmeno consumato invece il suo secondo matrimonio con Guelfo V, erede del ducato di Baviera, quasi trent anni pi giovane di lei. La sua forza caratteriale e il suo coraggio l hanno resa una personalit spesso citata ed esaltata da storici, religiosi, poeti e letterati. La sua salma fu traslata nel Seicento a Roma, fino alla definitiva collocazione nella basilica di San Pietro, nella tomba scolpita da Gian Lorenzo Bernini. Enrico IV a Canossa invoca la contessa Matilde e l abate di Cluny perch intervengano in suo favore presso papa Gregorio VII. 420