LEZIONE 16.1 L età di Nerva e Traiano VOCI DALLA STORIA I vantaggi dell adozione In questo brano lo storico Tacito ricostruisce il discorso rivolto dall imperatore Galba al suo successore designato, Pisone, esaltando i vantaggi della successione per adozione. Galba, nel 69 d.C., aveva per primo tentato di introdurre questo criterio, che si sarebbe affermato con successo solo a partire da Traiano. Se l immenso organismo dell impero potesse reggersi senza un capo, io sarei stato degno che a partire da me rinascesse la repubblica: ma ora da gran tempo siamo arrivati a tal punto, che la mia vecchiezza non può offrire al popolo romano nulla di più che un buon successore, e la tua giovinezza niente di più che un buon imperatore. Sotto Tiberio e Caio1 e Claudio noi siamo stati, per così dire, il patrimonio ereditario di una sola famiglia; ci terrà luogo di libertà il fatto che abbiamo incominciato a essere eletti e, finita la casa Giulio-Claudia, l adozione troverà volta per volta il migliore. Poiché essere generati e nascere da prìncipi è cosa fortuita, né più di tanto si considera; ma il giudizio per l adozione è libero e, se tu vuoi scegliere, ti fa da giudice la pubblica opinione. Ti stia dinanzi agli occhi Nerone, che, pur gonfio d orgoglio per il lungo succedersi dei Cesari, non Vindice2 ci ha scrollato dal collo con una provincia disarmata, né io con una legione, ma la sua bestialità e la sua lussuria stessa: e prima di lui non v era ancora stato esempio di un principe pubblicamente sentenziato. Noi, chiamati al potere in guerra e da parte dei ben pensanti, saremo oggetto d invidia, anche governando bene. Tuttavia non spaventarti, se in questo sconvolgimento del mondo intero due legioni tardano ad acquietarsi, neppure io sono arrivato al potere senza travagli, e una volta conosciuta la tua adozione io cesserò di sembrare vecchio, unica colpa che ora mi si appone. Publio Cornelio Tacito, Storie, I, 16, trad. di A. Arici, UTET, Torino 1959 1. Caligola. 2. Fu il comandante delle legioni in Gallia, che nel 68 d.C. diede inizio alle rivolte contro Nerone. STUDIO CON I TESTI Perché, secondo Galba, il principato per adozione sarebbe migliore? Perché Galba fa riferimento a Nerone? Perché Galba afferma che, dopo l adozione, cesserà di sembrare vecchio? La politica tollerante di Traiano Traiano (98-117 d.C.) fu il primo imperatore romano originario di una provincia. Egli, infatti, era nato in Spagna da una famiglia nobile di origine italica, che si era stabilita nella penisola iberica per espandere le proprie attività economiche. Traiano proseguì la politica di accordo con il senato iniziata dal suo predecessore e, grazie al suo atteggiamento tollerante, riuscì a garantirsi il consenso di tutti i ceti sociali. Egli creò appositi fondi di assistenza, gestiti dai funzionari imperiali a livello locale, per assicurare un aiuto statale ai nullatenenti. Per sostenere l agricoltura stabilì la concessione di prestiti agevolati ai contadini poveri. Per migliorare l efficienza dell amministrazione provinciale e limitarne gli sprechi istituì un sistema di controllo affidato ai funzionari statali. Promuovendo la diffusione della cultura romana nelle province, Traiano mirò inoltre a rafforzare l unità e la compattezza dell impero; allo stesso tempo, però, si preoccupò di favorire la ripresa economica dell Italia, svantaggiata dalla concorrenza delle province, imponendo ai senatori di investire una parte dei loro patrimoni nelle terre della penisola. L espansione territoriale I maggiori successi di Traiano riguardarono comunque la politica estera: la ripresa dell espansione territoriale, decisa dall imperatore al fine di reperire nuove risorse economiche, portò alla conquista di nuove terre in Europa e in Oriente. Tra il 101 e il 105 d.C. egli condusse una vittoriosa campagna militare in Dacia (una regione compresa nell attuale Romania, oltre il confine allora segnato dal Danubio), annettendola all impero. Tra il 105 e il 106 d.C. conquistò l Arabia nordoccidentale, favorendo così l incremento delle attività commerciali con il Vicino Oriente. Tra il 114 e il 116 d.C., Storia & Arte p. 56 55