Commodo e la fine degli Antonini Alla morte di Marco Aurelio il potere passò nelle mani del figlio . La prassi della successione per adozione, che aveva garantito per buona parte del II secolo d.C. la stabilità delle istituzioni imperiali, si interruppe quindi in favore del . Al di là delle modalità con cui si arrivava al vertice dello Stato, comunque, da tempo l’impero romano aveva perso la compattezza acquisita all’epoca di Traiano. Commodo, dal canto suo, si rivelò da una crisi politica, economica e sociale sempre più evidente. Egli sottoscrisse un nuovo patto – sfavorevole per i Romani – con i Quadi e i Marcomanni, e conseguì parziali vittorie contro altre tribù germaniche, che però non furono determinanti per mettere in sicurezza i confini imperiali. Questi alienarono a Commodo il sostegno degli ambienti militari, e anche . All’opposto del padre, intellettuale austero e misurato, egli era infatti e viveva in modo dissoluto. Organizzando grandi feste e spettacoli di gladiatori, egli , mentre gli strati più poveri della popolazione vedevano crescere la loro miseria. Questa situazione, unita alle preoccupazioni dei senatori e dei comandanti militari, che nel ritorno alla successione dinastica vedevano i rischi di una ricaduta in un regime dispotico, fece crescere il risentimento nei suoi confronti fino a quando, organizzata dal prefetto del pretorio con il sostegno del senato . Come era già successo nel 69 d.C., il vuoto di potere che seguì alla morte dell’imperatore fece ricadere Roma in un’epoca di guerre civili. Commodo (180-192 d.C.) ritorno della successione dinastica del tutto inadeguato a governare un organismo statale complesso e compromesso insuccessi in politica estera il senato giudicò negativamente la sua figura dedito ai divertimenti sperperò le risorse del già disastrato fisco imperiale nel 192 d.C., una congiura ne provocò la morte Commodo. IN SINTESI Da Adriano a Commodo ADRIANO (117-138 d.C.) consolidamento dei confini dell’impero risanamento delle finanze riforma dell’amministrazione costituzione del consiglio imperiale romanizzazione forzata della Palestina ANTONINO PIO (138-161 d.C.) rafforzamento delle difese dell’impero risanamento del bilancio politica di assistenza alle fasce più deboli abolizione della discriminazione verso gli Ebrei MARCO AURELIO (161-180 d.C.) associa al potere Lucio Vero (161-169 d.C.) imperatore filosofo invasioni dei popoli germanici accordo di pace con le tribù straniere COMMODO (180-192 d.C.) figlio di Marco Aurelio fine del principato per adozione insuccessi in politica estera stile di vita dissoluto morte in una congiura GUIDA ALLO STUDIO Quale tipo di politica estera attuò Adriano? Quale atteggiamento adottò Adriano nei confronti degli Ebrei? In che cosa si distinguevano i caratteri di Marco Aurelio e di Commodo? Quali erano, alla fine del II secolo d.C., le principali minacce alla solidità dell’impero?