CAPITOLO 16 L ETÀ AUREA DELL IMPERO Affresco raffigurante Cristo e gli apostoli proveniente dalla Catacomba di Domitilla. nei gesti pratici e nelle azioni quotidiane, egli accentu il carattere morale del messaggio religioso, fondandolo sull amore verso Dio e verso il prossimo, anche verso il nemico. Ges annunciava inoltre l avvento del regno di Dio, condannando la superbia dei potenti e invitando ciascuno al pentimento per i propri peccati. Per questo motivo (e per i miracoli che secondo i suoi seguaci avrebbe compiuto, come le guarigioni dei malati e la resurrezione di defunti) egli venne identificato con il Messia, cio l inviato di Dio che secondo la Bibbia doveva liberare gli Ebrei dalla condizione di schiavit . Il termine Messia fu tradotto in greco con la parola Christ s (cio l unto , il consacrato dal Signore ), da cui l appellativo Cristo associato a Ges . Il messaggio religioso di Ges , che si discostava dalla tradizione e si rivolgeva agli ultimi e ai poveri, provoc timori di rivolta sociale e non piacque a una parte delle autorit giudaiche, che videro in lui una minaccia all ordine costituito. In questo clima, il Sinedrio, il supremo consiglio d Israele (una sorta di senato ebraico), lo fece arrestare e processare per il reato di bestemmia, poich si era dichiarato Figlio di Dio . Egli fu quindi condotto dinanzi al tribunale romano l unico che potesse eseguire una condanna a morte con l accusa di essersi proclamato re dei Giudei , affermazione che offendeva l autorit dell imperatore, sotto la cui giurisdizione rientrava la Giudea. Il procuratore Ponzio Pilato, pur non avendo riscontrato alcuna violazione delle leggi romane, cedette alle pressioni esercitate dal Sinedrio e condann Ges . Dopo essere stato brutalmente frustato e umiliato, Ges fu sottoposto alla pena della crocifissione, il supplizio inflitto dai Romani ai criminali peggiori, che prevedeva una lunga agonia e la morte per asfissia. Tre giorni dopo la sepoltura, tuttavia, i suoi discepoli affermarono di averlo visto risorto; da quel momento iniziarono la loro predicazione, che si sarebbe diffusa al di fuori della Palestina. L organizzazione dei primi cristiani Comunione dei beni: pratica in uso presso i cristiani delle origini, che consisteva nel mettere i propri beni a disposizione della comunit . 72 L annuncio della resurrezione di Ges la buona novella e il suo messaggio morale vennero diffusi dagli apostoli (dal greco ap stolos, inviato ) dapprima tra gli Ebrei di Gerusalemme, poi nelle comunit ebraiche sparse nel mondo, infine presso gli altri popoli. La forza del primo cristianesimo fu la sua organizzazione in comunit di credenti che, insieme, costituivano la Chiesa. Le comunit erano guidate dai presb teri (dal greco presb teros, che significa pi anziano e da cui deriva l italiano prete ), che presiedevano alla cerimonia cristiana principale, la Cena del Signore o Eucaristia (cio ringraziamento ). Gi alla fine del I secolo d.C. ogni comunit aveva inoltre a capo un vescovo (ep scopo, sorvegliante ), responsabile della predicazione e della celebrazione dei sacramenti. Il vescovo era coadiuvato dai di coni ( servitori ), che si occupavano di prestare soccorso ai poveri, alle vedove, agli orfani e che amministravano i patrimoni delle comunit , derivati dalla comunione dei beni.