CAPITOLO 16 L ETÀ AUREA DELL IMPERO Nelle province, la conversione al cristianesimo fu frequente tra le classi escluse dalle cariche pubbliche (riservate ai senatori e ai cavalieri) e oppresse dai pesanti tributi imposti dall amministrazione imperiale; l adesione al cristianesimo assumeva per loro un valore di riscatto dalle ingiustizie. In questa situazione, il messaggio potenzialmente rivoluzionario del cristianesimo minacciava le gi instabili fondamenta delle istituzioni romane. Di conseguenza le persecuzioni si intensificarono e divennero pi cruente, con l uccisione dei fedeli, la distruzione dei luoghi di culto e dei libri sacri e la confisca dei beni (che non solo mettevano in crisi le comunit , ma fornivano anche risorse utili a tamponare i dissesti finanziari dello Stato). Tuttavia, la diffusione del cristianesimo, che aveva raggiunto ormai livelli notevoli, non si arrest . Le persecuzioni, in una certa misura, ottennero addirittura esiti opposti a quelli sperati, rinsaldando le comunit di fedeli e ampliando progressivamente il numero dei convertiti. Dalla clandestinit all ufficialit Immagini dalla storia p. 76 Il monogramma di Cristo, formato dalle lettere dell alfabeto greco Chi e Ro, su una scultura del IV secolo. Grazie al loro forte senso di appartenenza comunitaria i cristiani riuscirono a sopravvivere alle persecuzioni. Se nei primi tempi le cerimonie rituali si svolgevano in case private e le sepolture dei defunti erano situate spesso nelle catacombe, con la progressiva cristianizzazione dell impero si costruirono nuovi edifici di culto, chiese e basiliche. Solo a partire dal VI-VII secolo d.C., quando i culti pagani erano stati da lungo abbandonati, si utilizzarono gli antichi templi, adattati e riconsacrati per il culto cristiano. Agli inizi del IV secolo d.C. il cristianesimo era ormai praticato in vasti strati della popolazione e nella classe dirigente dell impero, tanto che nel 313 d.C., come vedremo, fu ammessa la libera professione di tutte le religioni diffuse nell impero, compresa quella cristiana. IN SINTESI Nuove religioni Contaminazioni tra culture diverse (sincretismo romano) Culti orientali Mitraismo (province orientali) Culto di Iside e Osiride (Egitto) Culti misterici (Asia Minore) Culto di Baal (Fenicia) Cristianesimo Legato alla figura di Ges di Nazareth Organizzazione in comunit di credenti Vescovo a capo di ogni comunit Diffusione del cristianesimo Grande diffusione nelle province, tra le classi escluse dalle cariche pubbliche Forte senso di appartenenza comunitaria Persecuzioni dei fedeli fino al 313 d.C. GUIDA ALLO STUDIO Quale atteggiamento mantenevano i Romani nei confronti delle culture dei popoli sottomessi? Quali religioni di origine orientale si diffusero nell impero romano? Quali erano le novit del messaggio di Ges rispetto alla religione ebraica? Quali classi sociali erano attratte dal messaggio di Ges ? Perch ? Per quali motivi le autorit imperiali organizzarono le persecuzioni delle comunit cristiane? 74