GRAMMATICA AUDIOVISIVA L INQUADRATURA ciò che si vuole raccontare Come per la fotografia, in un opera audiovisiva (cinema, televisione, video) l inquadratura è la porzione di spazio inquadrata dall obiettivo della telecamera. Il regista sceglie il tipo di inquadratura in base allo scopo: per trasmettere l emozione di un personaggio, ad esempio, è preferibile inquadrare solo il viso; per descrivere un azione è necessario invece vedere anche l ambiente circostante. Le inquadrature sono classificate in base a due criteri: quelle riferite alla figura umana prendono il nome di piani; quelle riferite al luogo in cui avviene l azione si chiamano campi. In un prodotto audiovisivo, l insieme di inquadrature consequenziali che compongono un azione si dice scena; più scene che narrano un fatto o un episodio completo costituiscono una sequenza. I PIANI VICINISSIMO LA FIGURA Il particolare è la ripresa molto ravvicinata di una parte del corpo umano, per esempio una mano o gli occhi. Nella figura 1 il particolare mette in risalto lo sguardo del personaggio, sottolineandone le emozioni. Simile al particolare è il dettaglio, ovvero una ripresa molto ravvicinata di una parte di un oggetto inanimato, per esempio la maniglia di una porta. Il personaggio può essere ripreso per intero occupando verticalmente tutta (o quasi tutta) l inquadratura, o dalle ginocchia in su. Questa inquadratura si chiama piano americano perché veniva utilizzata nei film western americani per mostrare il volto del personaggio e la fondina della pistola alla cintura ( 3 ). 1 3 Clint Eastwood. IL VOLTO DELL ATTORE Il primissimo piano è una ripresa ravvicinata che inquadra solo il volto dell attore ( 2 ). Nel primo piano invece il personaggio viene ripreso dalle spalle in su. 2 Jack Nicholson in The Shining, regia di Stanley Kubrick (1980). 160 La comunicazione audiovisiva e multimediale Grammatica audiovisiva Jamie Foxx in Django Unchained, regia di Quentin Tarantino (2012).