Storie della STORIA DELL’ARTE L’alto Medioevo ual è il modo migliore per trascorrere un pomeriggio di pioggia? Andare in libreria da Zelda ovviamente! Q Appena entrati, Zelda accoglie calorosamente Mia e Leo: «Ciao ragazzi, come sono contenta di rivedervi! È un po’ che non passavate a trovarmi, pensavo di avervi spaventati con i Romani!». I ragazzi ridono, ci vuole ben altro per spaventarli!!! Certo che no, Zelda! L’estate scorsa a Roma io sono scesa perfino sottoterra a visitare le , i primi cimiteri dei cristiani. Tu lo sapevi che erano anche luoghi segreti di ritrovo? CATACOMBE «È vero, Mia. Nella Roma imperiale dei primi secoli ai cristiani non era permesso di professare liberamente la propria religione, non potevano pregare e compiere riti pubblicamente. Per questo i fedeli si dovevano nascondere, e quando morivano, venivano sepolti in luoghi non visibili, le catacombe appunto», risponde Zelda. Asset ID: 177 ( ) sta-audlet-zelda-alto-med60.mp3 Audiolettura Leo è pensieroso. «Ma quindi c’è stata un’epoca in cui i cristiani non erano liberi… di essere cristiani?», chiede. Zelda si siede e inizia a raccontare: «Esattamente, Leo, le cose non erano come oggi. Vedi, fino a quando l’ non emanò nel l’ , un provvedimento con il quale venne concessa la libertà di culto a tutti i cittadini, i cristiani erano perseguitati, torturati e uccisi: non erano affatto liberi di essere cristiani, come hai detto tu. Ma dopo l’editto, appena fu possibile professare la propria religione, i cristiani vollero edificare i loro luoghi di culto. Sorsero allora le della Storia, che riprendevano la forma delle antiche basiliche romane, ed è così che nacque l’ ». imperatore Costantino 313 d.C. Editto di Milano prime chiese ARTE PALEOCRISTIANA Quindi è stata il centro anche di questa nuova arte? ROMA «Sicuramente il nuovo linguaggio artistico si manifestò inizialmente a Roma. Ma ben presto si diffuse in tutto il territorio romano con differenti caratteristiche. E tra le opere più spettacolari di quest’epoca, ci sono gli edifici religiosi di , la città che dal 402 divenne capitale dell’Impero. Sapete... alla fine del IV secolo, l’Impero romano era stato diviso in due parti: l’ con capitale Costantinopoli, l’antica Bisanzio, e l’ , con capitale prima Milano e poi Ravenna. L’Impero d’Occidente, però, durò pochissimo, perché nel cadde sotto la pressione delle popolazioni germaniche. E nacquero così i », spiega Zelda. RAVENNA Impero romano d’Oriente Impero romano d’Occidente 476 Regni romano-barbarici Quindi il periodo di splendore di Ravenna fu molto breve... Zelda sembra cercare le parole adatte: «In effetti, si potrebbe pensare così. In realtà, Ravenna rimase un centro culturale di altissimo livello anche dopo il 476. Sotto l’imperatrice la produzione artistica della città aveva già visto la fioritura della tecnica del , ma con la conquista della città da parte di , re degli Ostrogoti, e poi con l’arrivo di , imperatore d’Oriente, Ravenna raggiunse livelli artistici davvero stupefacenti. Si parla, per questo secondo periodo, di , nome che richiama Bisanzio». Galla Placidia mosaico Teodorico Giustiniano ARTE BIZANTINA Davanti alle facce stupite dei ragazzi, Zelda prende un libro dallo scaffale alle sue spalle: «Guardate questa : fa parte di un mosaico nella basilica ravennate di e illustra bene lo stile di quest’epoca. Le figure sono viste di fronte, i loro corpi immobili sembrano senza volume e appiattiti sul fondo dorato, in cui non c’è alcun elemento naturalistico. Il fondale è impreziosito dalle “gemme” bianche e turchesi del trono. Tutto in quest’opera è volutamente lontano dal mondo reale e suggerisce una ». MADONNA COL BAMBINO IN TRONO Sant’Apollinare Nuovo dimensione ultraterrena «Per questo la Madonna e il Bambino hanno gli occhi così sbarrati?», domanda Leo. «Esattamente. Dovendo far apparire “divine” le figure, i mosaicisti diedero loro espressioni rigide e fisse, come si faceva in quegli stessi anni in Oriente. Aspettate» e sfoglia un po’ di pagine del libro. «Ecco! Osservate questo . Anche queste due sono simboli: sono ». MOSAICO DEL MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA COLOMBE simboli di purezza e di pace «Ma quanto erano complessi questi mosaici! Durò a lungo questo stile?», chiede Mia, mentre intreccia i suoi capelli. «I mosaici bizantini furono realizzati per molti secoli, ma poi vennero affiancati da tecniche ben diverse sia nell’esecuzione, sia nei materiali utilizzati. Già i Longobardi, per esempio, introdussero l’ , cioè la pittura su muro», risponde Zelda. affresco , particolare, VI secolo, mosaico. Ravenna, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Arte bizantina. Madonna in trono col Bambino , particolare, V secolo, mosaico. Ravenna, Mausoleo di Galla Placidia. Arte bizantina. Due colombe si abbeverano a una coppa I ? E chi erano? Gli antichi abitanti della Lombardia? LONGOBARDI La libraia ride di gusto: «Proprio così, Leo! Il popolo germanico dei dal VI secolo invase l’Italia, stanziandosi all’inizio nella zona della pianura padana, e proprio da loro deriva il nome Lombardia! I Longobardi si convertirono al cristianesimo e introdussero un . Erano abilissimi nella , in particolare di e di . Nelle loro tombe sono stati ritrovati straordinari oggetti preziosi, come questa : una loro tipica spilla, realizzata in oro con decorazioni di pietre e smalti colorati». Longobardi linguaggio artistico nuovo, semplice e decorativo lavorazione dei metalli armi oreficerie FIBULA A “S” Almeno i Longobardi avranno governato a lungo! O arrivò un altro popolo ancora? Zelda sorride e risponde: «Fu un’epoca complessa che vide il susseguirsi di tanti popoli diversi nella Penisola e si concluse con la proclamazione del , riunito sotto la corona di , re dei Franchi. Con lui ci fu un periodo di grande splendore, una vera e propria che incontrò la . Osservate questa : sembra un antico imperatore romano, non trovate?». Sacro Romano Impero CARLO MAGNO rinascita della grande tradizione classica cultura cristiana STATUETTA EQUESTRE DI CARLO MAGNO Zelda chiude il libro. I ragazzi sono stanchi ma soddisfatti: il noioso pomeriggio di pioggia si è trasformato in un vero viaggio nel tempo! La continua a pag. 144 storia , inizio del VII secolo, argento dorato, pietre dure e smalti, h 4,4 cm. Cividale del Friuli (Udine), Museo Archeologico Nazionale. Arte longobarda. Fibula a S , IX secolo, bronzo dorato, h 23,5 cm. Parigi, Musée du Louvre. Arte carolingia. Statuetta equestre di Carlo Magno