Storie della STORIA DELL’ARTE Il Gotico eduta davanti alla finestra, Zelda si gode i raggi del sole S , quando i ragazzi entrano in libreria. «Che stai facendo, Zelda?», chiede Mia, avvicinandosi al tavolino. «È un puzzle 3D della Sainte-Chapelle… complicatissimo! Un’amica di ritorno da Parigi me lo ha portato in regalo, ma io sono una frana, non riesco a finirlo», risponde Zelda affranta. «Se ci fai vedere com’è l’originale, forse possiamo aiutarti…», propone Mia, già seduta e intenta a osservare i pezzi. «Con piacere!», esclama Zelda e mostra le foto che ha sul tavolo. Poi inizia a spiegare ai ragazzi di che cosa si tratta: «La è una delle architetture più spettacolari del , uno stile nato in Francia agli inizi del XII secolo». SAINTE-CHAPELLE Gotico Il sembra molto diverso dal Romanico… GOTICO «Hai detto bene, Leo! Le chiese gotiche si riconoscono per il forte . L’arco a tutto sesto, usato nelle chiese romaniche, viene sostituito dall’ e al posto delle pesanti mura precedenti, si preferiscono strutture leggere, coperte di grandi », dice Zelda, sempre ispirata. slancio verticale arco a sesto acuto vetrate colorate «E perché così tanti cambiamenti rispetto al Romanico?», domanda Mia. «Forse perché l’arte, in fin dei conti, è frutto del proprio tempo. Allora in Europa erano nate le prime grandi e ognuna voleva essere predominante. Francia e Inghilterra, ad esempio, combatterono per quasi un secolo l’una contro l’altra, in un conflitto che proprio per questo si chiama . monarchie Guerra dei Cent’anni  Asset ID: 179 ( )  sta-audlet-zelda-gotico80.mp3 Audiolettura , 1246−1248. Parigi. Interno della cappella superiore della Sainte-Chapelle Per intendi degli Stati con a capo un re, vero? Quindi i Comuni erano già finiti? MONARCHIE «Assolutamente no!», risponde Zelda. «I liberi continuarono a esistere. Nel tempo le città italiane affidarono il governo a persone che, sulla carta, erano in grado di garantire una certa serenità e imparzialità, i cosiddetti podestà, che dovevano essere di origine nobile. Nel loro incarico questi governanti erano aiutati e controllati da diverse assemblee formate dagli appartenenti a una nuova classe sociale, la , composta da ricchi mercanti e professionisti». Comuni borghesia «Quindi si raggiunse un equilibrio?», chiede Leo. «Equilibrio… insomma! Ci furono grandi scontri tra Papato e Impero e l’Italia si divise in maniera netta tra , sostenitori del papa, e , che erano dalla parte dell’imperatore. Queste fazioni si fecero guerra così tanto che, nel 1309, il papa fu costretto a trasferirsi ad , in Francia. E se a tutto questo aggiungete la terribile …». guelfi ghibellini Avignone epidemia di peste del 1348 «Altro che pace!», conclude Mia. Zelda ride: «Hai ragione, Mia. Però, la cultura e l’arte vissero momenti straordinari. L’Europa intera cambiò: furono costruite grandi cattedrali svettanti verso il cielo, vennero realizzati i primi palazzi pubblici e, dal Duecento, furono costruite le prime chiese e conventi francescani e domenicani . Non immaginate il peso che ebbero sull’arte san Francesco e san Domenico, fondatori dei primi ordini religiosi!». Davvero? E come si riconoscono da quelle dei secoli precedenti? LA PITTURA E LA SCULTURA GOTICHE «Per prima cosa la scultura riuscì finalmente a svincolarsi dall’architettura: non era solo una decorazione degli elementi architettonici ma tornò a essere autonoma, come quella antica. E questo avvenne grazie alla bottega di , dove studiò anche il figlio , un artista straordinario. Guardate questa che Giovanni realizzò agli inizi del XIV secolo. Non vi sembra che la figura della Vergine sia allungata, proprio come le cattedrali gotiche? La Madonna ha la schiena lievemente inarcata all’indietro e guarda intensamente il Bambino, che gioca con il suo abito. Il viso della Vergine è espressivo, il del suo corpo è e i suoi gesti sono naturali», risponde Zelda quasi emozionata. Nicola Pisano Giovanni Pisano MADONNA COL BAMBINO movimento sinuoso Ma io questa statua l’ho vista: si trova a Padova, in una chiesetta completamente ricoperta di affreschi! «Bravo!», esclama Zelda. «In effetti la di Giovanni Pisano si trova proprio nella , dove negli stessi anni lavorò anche , il pittore più rivoluzionario di tutti i tempi! Madonna Cappella degli Scrovegni Giotto , facciata, dal 1281. Palazzo Pubblico di Piacenza , , 1305−1306 ca., marmo. Padova, Cappella degli Scrovegni. Giovanni Pisano Madonna col Bambino Guardate questa sua opera. È una , cioè una . Che cosa vedete di diverso?», chiede Zelda indicando un’immagine su un volume di arte. Madonna in trono col Bambino e santi MAESTÀ Dopo averci pensato un po’, Mia esclama: «La Vergine ha un ! Si vedono i seni sotto il vestito e la gamba destra leggermente più avanti della sinistra. Però la Madonna sembra gigantesca rispetto agli altri!». vero corpo «Vero! Qui, per certi elementi, Giotto è ancora legato alla tradizione: per esempio dipinge i personaggi meno importanti più piccoli. Per altri aspetti però è molto innovativo: le sue figure sono naturali ed espressive e tenta anche di rappresentare lo spazio... qui, per esempio, disponendo i santi attorno al trono e raffigurando i gradini, riesce a rendere l’idea di profondità. Giotto fu un rivoluzionario e il suo stile influenzò molti artisti». «Quindi Giotto divenne un grande influencer?», chiede ridendo Leo. «Influencer?! Beh, in un certo senso… Dopo di lui, molti ne imitarono lo stile. Ma altri preferirono il linguaggio elegante, ricco di dettagli e di linee curve tipico della . Guardate il di : è una figura raffinata, vestita di stoffe preziosissime. Non trovate? Questo stile era molto amato nelle corti di tutta Europa e ispirerà il », dice Zelda, chiudendo il libro. «E ora ragazzi, aiutatemi a finire questo puzzle!!!». pittura di Siena GUIDORICCIO DA FOGLIANO S imone M artini Gotico internazionale La storia continua a pag. 214 , 1305 circa, tempera su tavola, 325×204 cm. Firenze, Gallerie degli Uffizi. Giotto, Madonna in trono con Bambino e santi , , 1330, affresco. Siena, Palazzo Pubblico. Simone Martini Guidoriccio da Fogliano