L'ARTE ci parla di... INVENZIONI E INNOVAZIONI La nascita degli occhiali Nel Duecento e nel Trecento, domenicani e francescani richiedono agli artisti molti affreschi che narrano storie di Cristo, dei santi e anche degli esponenti del loro ordine. Osservando con attenzione questi “racconti” di vita si possono trarre preziose informazioni sulla quotidianità e sugli oggetti del Medioevo. I PRIMI OCCHIALI NELL’ARTE Intorno alla metà del XIV secolo, nella Sala capitolare del Convento di San Nicolò a Treviso, Tomaso Barisini, noto come (1326-1379), raffigura quaranta illustri domenicani in un ciclo di affreschi. Tomaso da Modena Tra i frati intenti a leggere e copiare i testi sacri c’è il   , il quale tiene sul naso il primo paio di occhiali da vista rappresentato in un’opera d’arte. ▶ Cardinale Ugo di Provenza Come mai prima della seconda metà del Trecento gli occhiali non sono mai stati raffigurati da nessun artista? È possibile che questo accessorio sia comparso proprio allora? , , 1352 ca., affresco. Treviso, Convento di San Nicolò, Sala capitolare. Tomaso da Modena Cardinale Ugo di Provenza CHI HA INVENTATO GLI OCCHIALI L’ideazione degli occhiali da vista risale al basso Medioevo, ma a un’epoca precedente quella dell’affresco. La diffusione di questo oggetto sarebbe infatti da attribuire a , un domenicano di Pisa che, alla , avrebbe appreso da un misterioso maestro la tecnica di lavorazione del vetro per fabbricare le lenti e poi l’avrebbe divulgata in Toscana. frate Alessandro della Spina fine del Duecento L’invenzione degli occhiali fu particolarmente apprezzata tra i religiosi, per i quali leggere e copiare i codici antichi era un’attività fondamentale. COMPETENZE IN GIOCO Come erano fatti gli occhiali un tempo? I primissimi erano costituiti da due lenti convesse montate all’interno di cerchi di legno o di corno e fissate da un chiodo. Nel tempo sono stati più volte rappresentati nell’arte, soprattutto per connotare studiosi e scienziati. Divertiti a cercarne altri in questo volume. Ti diamo un indizio: sono presenti in un’importante opera di Caravaggio, pittore del Seicento. Quale?