LA PITTURA DEL PRIMO RINASCIMENTO PIERO DELLA FRANCESCA (1412/1420-1492) il pittore matematico Le opere di Piero della Francesca hanno un aspetto solenne e monumentale grazie allo studio della geometria e all’uso della prospettiva. ARTISTA E STUDIOSO Piero nasce a Borgo Sansepolcro, nei pressi di Arezzo. Aiutando il padre nella sua attività di mercante, acquisisce grande dimestichezza con i calcoli e si appassiona alla , materia su cui scrive anche alcuni . matematica trattati Trasferitosi a Firenze da giovane, studia pittura e conosce le opere di Brunelleschi (p. 220) e Masaccio (p. 234). Rientrato a Sansepolcro, svolge qui gran parte della sua carriera, anche se è più volte chiamato a lavorare presso importanti corti italiane, come quella di , duca di Urbino. Federico da Montefeltro Piero della Francesca muore il 12 ottobre 1492, giorno della scoperta dell’America. UNA MADONNA SOLENNE Nella sua città natale Piero realizza una grande opera composta da più pannelli di legno ( ) per i confratelli della Misericordia, un’istituzione dedita all’assistenza e al trasporto dei malati. polittico Nel pannello centrale è dipinta la , una rappresentazione di tradizione medievale, in cui Maria apre le braccia ad allargare il manto sotto al quale trovano rifugio i fedeli inginocchiati. Anche lo e le , maggiori rispetto a quelle degli altri personaggi, sono elementi tradizionali, probabilmente richiesti dalla committenza. Completamente nuova, invece, è la , in particolare quella di Maria che emerge con forza dal fondo piatto, quasi come fosse un’architettura. La sua deriva, oltre che dalle dimensioni maggiori, dalla sua perfetta simmetria, dalla e dal che comunica. Questi caratteri conferiscono alla Vergine un’apparenza severa e distaccata. ▶ Madonna della Misericordia sfondo dorato grandi dimensioni della Vergine monumentalità delle figure solennità geometria delle forme senso di immobilità , , pannello del Polittico della Misericordia, 1445-1462, olio su tavola, 81×52,5 cm. Sansepolcro (Arezzo), Museo Civico. Piero della Francesca Madonna della Misericordia OSSERVA L’OPERA ✓ Il fondo oro e la gerarchia dei personaggi ✓ Le forme geometriche ✓ Il volume delle figure pagina 241 UNA PERFETTA PROSPETTIVA Dipinta in origine per una chiesa di Urbino, la è oggi conservata a Milano (nella Pinacoteca di Brera, appunto). ▶ Pala di Brera Al centro, la in trono tiene sulle sue ginocchia il . La Vergine, come da tradizione, è più grande dei santi e degli angeli che la circondano: se la si immagina in piedi, appare evidente come le sue dimensioni siano maggiori rispetto a quelle degli altri personaggi. Madonna Bambino addormentato Davanti a lei, inginocchiato sulla destra, è rappresentato il committente dell’opera, , duca di Urbino. L’uomo, valoroso condottiero, indossa una , dipinta secondo i modi della pittura fiamminga (p. 242). Federico da Montefeltro lucente armatura La scena si svolge all’interno di una , disegnata con un’attenta prospettiva; qui la luce, che entra da sinistra, crea sapienti giochi di ombre. Sullo sfondo, la nicchia semicircolare ha la forma di una , al centro della quale, in asse con il volto della Vergine, è appeso un . Questo elemento assume diversi significati simbolici: l’uovo potrebbe alludere alla nascita, mentre lo struzzo rimanda forse all’emblema dei Montefeltro. chiesa rinascimentale conchiglia uovo di struzzo Anche in quest’opera è evidente la perfetta della composizione e l’ , che assumono un aspetto solenne. costruzione geometrica immobilità delle figure Probabilmente la pala è stata commissionata dal duca intorno al 1473 per ricordare la scomparsa di sua moglie, Battista Sforza, morta l’anno precedente dando alla luce il figlio Guidobaldo. Video – La di Piero della Francesca Sacra Conversazione , , 1472-1474, tempera e olio su tavola, 251×172 cm. Milano, Pinacoteca di Brera. Piero della Francesca Pala di Brera OSSERVA L’OPERA ✓ La perfetta prospettiva ✓ La luce sull’armatura ✓ La conchiglia e l’uovo UN DOPPIO RITRATTO Per Federico da Montefeltro, Piero della Francesca dipinge anche i due , raffiguranti il committente e la moglie Battista Sforza. ▶ Ritratti dei duchi d’Urbino Come nelle , i coniugi sono rappresentati in di , in pose ferme e decise, l’uno di fronte all’altra. medaglie antiche primo piano profilo Il è vestito di e indossa un cappello cilindrico dello stesso colore, che si staglia con forza sullo sfondo del cielo. Il suo volto, dalla pelle olivastra, è rappresentato con : si vedono le rughe, i nei e il curioso profilo del naso, forse dovuto a un incidente che, durante un torneo, gli aveva causato anche la perdita dell’occhio destro. Probabilmente è per questo motivo che l’artista sceglie di ritrarre il profilo sinistro. duca rosso grande realismo La , dagli abiti e dall’acconciatura estremamente eleganti, ha la pelle bianchissima, una caratteristica che, oltre a rappresentare una moda del Quattrocento, potrebbe anche alludere alla scomparsa della donna, morta a soli 26 anni, ancor prima dell’esecuzione del ritratto. duchessa Battista Alle spalle dei coniugi si apre un che rappresenta i territori del ducato ed è descritto con grande , alla maniera fiamminga. ampio paesaggio attenzione al dettaglio , , 1473-1475 ca., tempera e olio su tavola, 47×33 cm ciascuno. Firenze, Gallerie degli Uffizi. Piero della Francesca Ritratti dei duchi d’Urbino OSSERVA L’OPERA ✓ Le pose di profilo ✓ Il realismo dei particolari ✓ L’ampio paesaggio