Storie della STORIA DELL’ARTE Il Cinquecento arsi appuntamento nella forse non è stata una buona idea”, pensa Zelda, cercando “D Cappella Sistina i suoi amici tra la folla dei turisti. Ecco finalmente Silvia e Vanessa, le sue migliori amiche fin dai tempi del liceo, con i loro figli, proprio quei due ragazzini che ormai sono diventati assidui frequentatori della sua libreria! «Zelda, cara! Ti stiamo aspettando da un bel po’!», la accolgono scherzando le sue amiche. «Non ditemi nulla. Sono sempre in ritardo! Ciao a tutti, come state?». «Noi benissimo! Aspettavamo te per commentare questa meraviglia», dice Cosimo, il papà di Leo, indicando il di . «Leggevo qui nella mia guida che le figure nude furono coperte da un certo Braghettone». GIUDIZIO UNIVERSALE Michelangelo I ragazzi scoppiano a ridere. «Il Braghettone!», ripetono. E giù a ridere. Anche Zelda ride. «Braghettone è il soprannome dell’artista che fu chiamato a dipingere le “braghe”, cioè i calzoni, ai nudi dell’affresco. In realtà si chiamava Daniele da Volterra. Fu un’epoca difficile il Cinquecento». Difficile il ? Perché? Cinquecento E Zelda inizia a spiegare: «Beh, in Germania nel 1517 aveva avviato la , un movimento religioso che si opponeva alla Chiesa di Roma, alla sua condotta e alla sua dottrina, e che aveva trovato subito grande consenso in tutta Europa. Il papa reagì aprendo il , una specie di grande riunione delle alte gerarchie della Chiesa che aveva l’obiettivo di riformare la religione cattolica: si parla di . Una volta chiuso il Concilio, nel 1563, dopo quasi 20 anni di lavori, si iniziò a controllare ogni aspetto della vita religiosa, compresa l’ , che da quel momento dovette seguire regole ben precise e anche forme di censura. Per questo furono coperte tutte le nudità del che Michelangelo aveva dipinto prima del Concilio». Martin Lutero Riforma protestante Concilio di Trento Controriforma arte Giudizio Universale «Insomma, un altro secolo di limitazioni! E immagino di …», dice Mia. guerre «In effetti, fin dall’inizio del Cinquecento l’Italia diventò terreno di conquista di e , le più grandi potenze di allora. I diversi Stati in cui era frammentato il nostro territorio cambiarono più volte i patti di alleanza e questa debolezza portò al , quando le truppe mercenarie dei lanzichenecchi, al seguito di , marciarono sulla nostra capitale per saccheggiarla. Volevano punire il papa che si era schierato con i francesi». Francia Spagna Sacco di Roma Carlo V d’Asburgo Zelda continua: «Il Cinquecento però fu anche il secolo della “rivoluzione” di che per primo mise in discussione la teoria geocentrica, cioè contestò che la Terra fosse al centro dell’Universo. E fu il secolo dei grandissimi maestri: , , , ...». Copernico Leonardo Michelangelo Raffaello Tiziano E del di Michelangelo che cosa ci dici? Giudizio Universale «Beh... osservate la forza prorompente che emanano questi corpi, il senso drammatico che Michelangelo riesce a dare al racconto attraverso i gesti e le espressioni dei volti... la sua arte influenzò tutti gli artisti delle generazioni successive!». «Scusatemi», li interrompe Silvia, «ma se non vogliamo perderci la mostra, è il caso di avviarci!».  Asset ID: 181 ( )  sta-audlet-zelda-cinquec100.mp3 Audiolettura , , 1536-1541, affresco. Città del Vaticano, Palazzi Vaticani, Cappella Sistina. Michelangelo Giudizio Universale Dopo la corsa in metropolitana, il gruppetto si ritrova nella prima sala della mostra . Leo si dirige verso un grande dipinto: è la di , un’opera molto famosa che rappresenta il momento in cui Cristo si mostra a tre discepoli, avvolto in una luce divina sul Monte Tabor. I Grandi maestri del Cinquecento TRASFIGURAZIONE Raffaello Rispetto al , qui mi sembra tutto molto più… . La scena è affollata, ma anche molto . Giudizio Universale tranquillo equilibrata «Hai ragione, Leo», conferma Zelda. «Sai, ho sempre pensato che Raffaello fosse un predestinato! Venne introdotto nel mondo dell’arte dal padre che era un importante pittore di Urbino alla fine del XV secolo. Giunse poi a Firenze dove conobbe Michelangelo e Leonardo da Vinci. Dal primo imparò a disegnare e a usare , dal secondo apprese l’uso dello e la capacità di rendere l’ , l’aria». corpi potenti colori brillanti sfumato atmosfera «In quest’opera sperimenta un nuovo tipo di della scena, divisa in due parti,  composizione che ebbe un successo straordinario per secoli», continua la libraia estasiata. «Come ha detto Leo, tutto è perfettamente in equilibrio : nelle pose, nei sentimenti e nei gesti. Anche i colori sono accostati in maniera armonica, accesi da una luce chiara e luminosa!». Ehi, ma il dipinto accanto ha una composizione simile! Il cartellino dice: di . ASSUNTA Tiziano Zelda fa un cenno di approvazione: «Giusto, Mia! E infatti queste due opere sono spesso messe a confronto! Sono state eseguite negli stessi anni ed entrambe hanno un carattere volutamente . Ma all’equilibrio di Raffaello, Tiziano oppone la , l’agitazione. Non solo. Rispetto a Raffaello, i suoi sono , con tonalità più calde. Tiziano è un veneziano e la scuola veneta usava solo il colore per creare la composizione». teatrale concitazione colori più accesi «Zelda, vieni qua!», chiama Leo, che se n’è già andato in un’altra stanza. Zelda e Mia lo raggiungono. «Ma pensa che cosa hanno portato in mostra! L’ di ! Non ci posso credere!», esclama Zelda stupita. ERCOLE E IL CENTAURO NESSO Giambologna «Giambologna fu uno scultore fiammingo che lavorò a lungo a Firenze. Amava moltissimo le anatomie potenti e muscolose di Michelangelo, e infatti, guardate... anche i corpi di Ercole e del centauro sono energici e forti, ma non li trovate persino un po’ esagerati?». «Direi di sì!», esclama Leo. «La testa del centauro è piegata così tanto all’indietro che sembra spezzarsi da un momento all’altro!». «Sai, Leo, proprio questa “ ” è tipica dei come Giambologna. Quegli artisti che si ispirarono alla “maniera” di scolpire e di dipingere dei grandi maestri del Rinascimento, cioè Michelangelo, Raffaello e Leonardo, esasperandone però i tratti». esagerazione manieristi Non male questi manieristi. “Com’è piacevole visitare mostre con gli amici!”, pensa Zelda. “Starei a parlare per ore dei manieristi…”. Ma è tardissimo, devono correre alla stazione se non vogliono perdere l’ultimo treno! La   continua a pag. 308 storia , , 1516−1520, olio su tavola, 405×278 cm. Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticana. Raffaello Trasfigurazione , , 1516−1518, olio su tavola, 690×360 cm. Venezia, Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Tiziano Assunta , , 1598, marmo. Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi. Giambologna Ercole e il Centauro Nesso