IL MANIERISMO GIULIO ROMANO (1499-1546) architetto e pittore Attivo alla corte dei Gonzaga a Mantova, Giulio Romano è capace di stupire e sorprendere con le sue decorazioni ad affresco. IL PROMETTENTE ALLIEVO DI RAFFAELLO è detto Giulio Romano dalla città in cui nasce alla fine del XV secolo. Giulio Pippi Entrato giovanissimo nella bottega di , grazie alle sue straordinarie doti diventa ben presto uno dei collaboratori più fidati del maestro, tanto da essere chiamato ad affiancarlo alla decorazione delle Stanze Vaticane (pp. 282-283). Raffaello Nel 1524, a soli venticinque anni, Giulio si trasferisce a Mantova alla corte di , dove resta sino alla morte, avvenuta nel 1546. Federico Gonzaga  pagina 295  PALAZZO TE, UNA NUOVA CONCEZIONE DI VILLA A Mantova, alla corte dei Gonzaga, Giulio Romano lavora come architetto e pittore e, in questa doppia veste, realizza uno degli edifici rinascimentali più famosi,   , così chiamato perché sorge sull’isolotto del Tejeto, sul fiume Mincio. ▶ Palazzo Te Trattandosi di una villa destinata allo svago del signore, collocata in un paesaggio piatto e paludoso, l’architetto progetta una struttura innovativa: un che si sviluppa su , con un ampio . palazzo a pianta quadrata un solo piano cortile centrale Sul lato est, un grandioso loggiato, conosciuto come la , si apre su un , circondato ai lati dalle scuderie e chiuso al fondo da una bella di gusto classico. Loggia di Davide giardino esedra  Asset ID: 381 ( )  sta-vidrac-palazzo-te-giulio-roma240.mp4 , , dal 1526. Mantova. Giulio Romano Palazzo Te Pianta di Palazzo Te. OSSERVA L’OPERA ✓ Lo sviluppo su un solo  piano ✓ Il loggiato che si apre  sul giardino ✓ L’esedra di gusto  classico una grandiosa decorazione Completata l’architettura del palazzo, Giulio Romano si dedica anche alla sua decorazione, dimostrando una grande capacità di sperimentare soluzioni innovative. Tra gli ambienti più rappresentativi è la sala affrescata in cui è raffigurata   , un episodio mitologico che racconta il tentativo fallimentare di queste creature di assaltare l’Olimpo per cacciare Zeus. Giulio Romano qui immortala il momento in cui il dio si scaglia contro gli usurpatori. ▶ La caduta dei Giganti L’ degli affreschi è davvero impressionante: sulle pareti, uomini giganteschi, dalle espressioni feroci e terrorizzate, precipitano travolti da rocce, colonne e muri di pietra che cadono dall’alto, mentre sullo sfondo si intravedono lontani paesaggi. effetto scenografico e illusionistico , , 1531-1536, affresco. Mantova, Palazzo Te, Sala dei Giganti. Giulio Romano La caduta dei Giganti OSSERVA L’OPERA ✓ L’espressività  dei Giganti ✓ L’effetto  illusionistico ✓ I colori cupi I sono figure massicce, dalle proporzioni michelangiolesche e dai volti quasi deformi. Ma quello che colpisce maggiormente è la , che ci porta “dentro” il racconto. Quando siamo nella sala, infatti, assistiamo “davvero” alla caduta dei Giganti e sembra che le pareti ci stiano crollando addosso! Giganti composizione