IL BAROCCO IN ITALIA GIAN LORENZO BERNINI (1598-1680) il protagonista del Barocco Architetto, scultore e pittore dotato di una grande abilità tecnica e di una straordinaria fantasia, Gian Lorenzo Bernini è considerato il padre del Barocco italiano. Una lunga carriera di successo Gian Lorenzo Bernini nasce a Napoli, ma ha origini toscane: il padre Pietro, scultore, è nato vicino a Firenze e in giovane età si è trasferito nella città partenopea in cerca di lavoro. Nel 1606, quando Gian Lorenzo ha otto anni, il padre si sposta ancora, portandolo con sé, e questa volta sceglie , attirato dalla possibilità di trovare impiego nei grandi cantieri in città. Roma Gian Lorenzo è quindi un figlio d’arte: inizia a scolpire il marmo nella e già giovanissimo acquista la fama che conserverà per tutta la sua lunga vita. Muore a Roma a ottantadue anni, dopo aver cambiato, con le sue numerosissime opere, il volto della città e avere indicato una nuova via nell’arte. fin da bambino bottega del padre Le statue “in azione” All’età di vent’anni Gian Lorenzo Bernini è già un artista affermato e inizia a ricevere importanti commissioni: tra queste gli viene affidata l’esecuzione di un    che il giovane scultore realizza in modo rispetto agli artisti del passato. ▶ David del tutto nuovo Bernini non rappresenta una figura ferma in posa come avevano fatto Donatello (pp. 229, 231) o Michelangelo (p. 273), ma sceglie di realizzare un raffigurando nel suo volto il proprio autoritratto. eroe in azione David è rappresentato esattamente nel momento in cui : si è tolto la pesante armatura, che ha lasciato ai suoi piedi insieme al suo strumento musicale (la cetra), ha caricato la fionda, ruota il busto per prendere slancio e si concentra sul nemico strizzando gli occhi e serrando la bocca. sta per lanciare la pietra Tra poco colpirà Golia! , , 1623-1624, marmo, h 243 cm. Roma, Galleria Borghese. Gian Lorenzo Bernini David OSSERVA L’OPERA ✓ Il movimento della figura ✓ I muscoli tesi ✓ L’espressione del volto  pagina 326 Il capolavoro giovanile Il senso di movimento del si trova anche in    , opera considerata il capolavoro giovanile di Bernini. Il gruppo scultoreo racconta una : il dio Apollo, innamorato della ninfa Dafne che non ricambia il suo amore, tenta di catturarla per farla propria ma, appena la sfiora, la giovane disperata si trasforma in una pianta di alloro. David ▶ Apollo e Dafne storia mitologica Bernini rappresenta il momento in cui il dio ha appena raggiunto la ninfa: la sua mano stringe la vita di Dafne che, spaventata, si volta indietro mentre grida per la paura. Il corpo della giovane inizia a trasformarsi in un tronco d’albero, dai piedi escono le radici e dalle mani germogliano le foglie, talmente sottili che sembrano vibrare al vento. Bernini, che all’epoca della realizzazione della scultura è poco più che ventenne, riesce a rendere nel duro marmo la , la dei capelli e l’ del volto dei protagonisti. L’effetto finale è , una caratteristica tipica dell’arte barocca. morbidezza delle carni leggerezza espressività capace di stupire ,  , 1622-1625, marmo, h 243 cm. Roma, Galleria Borghese. Gian Lorenzo Bernini Apollo e Dafne OSSERVA L’OPERA ✓ I panneggi, le foglie e i capelli mossi dal vento ✓ La resa di materiali diversi con il marmo ✓ Le figure in movimento SCOPRI DI PIÙ Il movimento della composizione Il gruppo è organizzato secondo una che va verso l’alto: parte dal piede sollevato di Apollo e prosegue lungo il corpo di Dafne fino alla sua mano destra, ormai ricoperta di foglie. Viene così reso con efficacia un deciso   che sembra sfidare la fissità e il peso del marmo. linea curva movimento  pagina 327 Una maestosa opera nel cuore di San Pietro Tra le più importanti realizzazioni di Bernini vi è il    , un’enorme struttura in bronzo dorato posta a copertura dell’altare maggiore. ▶ Baldacchino della Basilica di San Pietro La scultura è alta oltre 28 metri, quasi come un palazzo di dieci piani, ed è composta da quattro grandi , cioè con il fusto a spirale, che sostengono una copertura in bronzo da cui pendono frange simili a quelle della stoffa dei baldacchini processionali. Sopra ciascuna colonna si trova la statua di un , alle cui spalle partono delle , cioè elementi decorativi curvi, che si uniscono al centro della copertura. Queste volute sono state disegnate da Francesco Borromini (p. 332), un altro grande architetto del Barocco, che è stato uno dei molti collaboratori di Bernini. colonne tòrtili angelo volute ,  , 1624-1633, bronzo, legno, marmo, h 28,7 m. Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. Gian Lorenzo Bernini Baldacchino OSSERVA L’OPERA ✓ Le colonne avvitate su se stesse ✓ Le frange in alto “mosse” dal vento ✓ Il bronzo scuro e dorato a contrasto con il bianco della chiesa Grandi effetti scenografici Molte opere del Bernini contribuiscono a dare un nuovo “volto” alla città di Roma, tra queste la    . La grande vasca ellittica ha al centro uno scoglio, che forma una grotta aperta su quattro lati e che sostiene la copia romana di un antico obelisco egiziano. La roccia è decorata da vegetazione, animali reali e fantastici e da quattro grandi figure maschili che rappresentano i maggiori fiumi dei continenti allora conosciuti: il per l’Europa, il per l’Asia, il per l’Africa e il per l’America. L’opera nel suo insieme, completata da , ha un grande tipico dell’arte barocca. ▶ Fontana dei Quattro Fiumi Danubio Gange Nilo Rio de la Plata giochi d’acqua effetto scenografico   Video – Bernini, Fontana dei Quattro fiumi ,  , 1648-1651, travertino, marmo, granito, bronzo. Roma, . Gian Lorenzo Bernini Fontana dei Quattro Fiumi Piazza Navona OSSERVA L’OPERA ✓ I particolari naturali (la roccia, la vegetazione e gli animali) ✓ Le rappresentazioni dei fiumi ✓ L’effetto scenografico