L’ARTE ci parla di... MODE E TENDENZE Come essere all’ultimo grido nel Seicento! Le opere d’arte ci aiutano a scoprire costumi, usanze e tendenze di un’epoca. Prima dell’invenzione della fotografia, infatti, il ritratto è l’unico mezzo per tramandare la memoria di una persona e per ricordare il suo ruolo sociale e la sua importanza a chiunque lo osservi. Ecco perché abiti, acconciature e gioielli sono descritti con grande attenzione. Pizzi, parrucche e trucchi Grande protagonista nell’abbigliamento del XVII secolo è senz’altro il , che arricchisce le scollature e i polsini con trame e ricami elaborati, come testimonia il di Rembrandt, in cui la trasparenza e i trafori del pizzo, con la loro preziosità, dimostrano la ricchezza della famiglia a cui appartiene la giovane donna. pizzo ▶ Ritratto di Maria Trip Ma un’altra moda è peculiare dell’epoca: la Francia, la nuova potenza a dettare il gusto, impone l’uso della , in un primo momento pensata per mascherare la calvizie, ma poi scelta come dell’aristocrazia. Le parrucche sono di grandi dimensioni, una vera e propria cascata di riccioli che arriva fino a metà schiena. Inizialmente sono scure (i capelli neri sono considerati i più belli). parrucca status symbol Verso la fine del secolo e poi nel Settecento si preferiranno parrucche bionde, grigie e infine , anche incipriate. bianche Osserva, per esempio, il , che indossa una lunga parrucca castana: sembra quasi che siano i suoi capelli! ▶ Ritratto del Gran Principe Ferdinando de’ Medici Si diffonde anche la moda dei , che con la loro sagoma scura fanno risaltare il candore della pelle, come si vede nel . Per farli si ritaglia del taffettà, un tessuto pregiato, a forma di cerchio, di stella, di luna, di mosca o di altri piccoli animali. A seconda poi della posizione in cui vengono incollati, i nei rappresentano sentimenti ed emozioni diverse. nei posticci ▶ Ritratto di Isabella Farnese , , 1639, olio su tela, 107x82 cm. Amsterdam, Rijksmuseum. Rembrandt Ritratto di Maria Trip I polsini richiamano la decorazione del collo e sono ripiegati sulla manica formando un alto risvolto. , , particolare, 1690, olio su tela, 85,5x73 cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina. Niccolò Cassana Ritratto del Gran Principe Ferdinando de’ Medici , , particolare, 1718-1722, olio su tela, 82x62 cm. Madrid, Museo Nacional del Prado. Miguel Jacinto Melendez Ritratto di Isabella Farnese, regina di Spagna Bernini alla corte del Re Sole influencer Anche gli artisti possono dettare il gusto. È quello che capita a (p. 325). La sua fama è così grande che perfino Luigi XIV, il re Sole, fa di tutto per convincere l’artista, non più giovanissimo, a raggiungerlo a Parigi, dove dovrà fornirgli preziosi suggerimenti per l’ampliamento della residenza reale. Gian Lorenzo Bernini Bernini accetta e, durante il soggiorno francese, viene incaricato anche di eseguire proprio un . ▶ Ritratto di Luigi XIV Filippo Baldinucci, storico dell’arte seicentesco, racconta che dame, cavalieri e aristocratici fanno continuamente visita allo scultore ed egli fatica a concentrarsi sul lavoro! Un giorno, mentre il re posa pazientemente per il suo ritratto, Bernini gli si avvicina, e per nulla intimorito, gli scosta alcune ciocche di capelli dalla fronte dicendogli: «Vostra maestà è un re che può mostrare la fronte a tutto il mondo». E dal momento che il re detta il gusto, la nuova pettinatura ha immediato successo tra i cortigiani. E, in onore al suo creatore, viene chiamata “alla Bernini”. , , 1665, marmo, 80x95,5 cm. Versailles (Francia), Musée National Château de Versailles. Gian Lorenzo Bernini Ritratto di Luigi XIV COMPETENZE IN GIOCO La moda è sempre stata seguita e amata da molte persone. Un tempo erano gli artisti come Bernini a indicare le nuove tendenze. Fai finta di essere uno di loro! Dopo aver fatto una ricerca sui costumi e sull’abbigliamento del XVII secolo, immaginati nel Seicento e disegna il tuo autoritratto. Che parrucca sceglieresti? Dove metteresti il pizzo?